Il GravaStar Venus è la seconda generazione di altoparlanti Bluetooth sviluppati da GravaStar, sebbene meno appariscente del G1 (GravaStar Mars), segue ancora quel particolare stile sci-fi, mecha e cyberpunk tanto voluto dal fondatore dell’azienda. Non solo ha un bell’aspetto e un’egregia qualità costruttiva ma offre al contempo anche un suono di ottimo livello (senza distorsioni anche a volumi elevati).
L’aspetto da aracnide è stato abbandonato e l’intero dispositivo risulta essere più piccolo e compatto. Questo cambio di design è stata una decisione saggia poiché l’obiettivo è quello di soddisfare un pubblico più ampio e non solo amante della fantascienza e simili.
Noi di 4news.it abbiamo messo a dura prova questo “piccolo” altoparlante (in versione Shadow Black), ecco cosa ne pensiamo!
Confezione di vendita
La confezione in cui è allocato Venus è davvero carina e differente rispetto al consueto. È una scatola in cartone di alta qualità con una custodia esterna che presenta un design grafico che richiama Blade Runner e Akira. All’interno, troviamo il manuale utente e il cavo USB-C (un cavo intrecciato con un connettore angolato USB-C a USB-A) per la ricarica. A parte, è possibile acquistare una custodia per il trasporto e una base di ricarica.
Qualità costruttiva e design
Dopo aver aperto la scatola e aver visto per la prima volta il Gravastar Venus, siamo rimasti incredibilmente sorpresi. Il motivo? Come molti di voi sapranno, le aziende tendono a propendere per un design estetico piuttosto che funzionale. Ci aspettavamo qualcosa di plasticoso e non duraturo. Il Venus, invece, è stato costruito come un vero e proprio carro armato; è ben assemblato, pesante e quasi tutto è fatto di una lega di zinco densa e pesante (materiale utilizzato anche con gli auricolari Sirius Pro). La scelta è quanto mai azzeccata, in quanto si percepisce di avere fra le mani un prodotto premium che la maggior parte di noi preferisce quando si tratta di dispositivi elettronici.
Il GravaStar Venus misura soltanto 7,1 x 6,0 x 8,0 cm, e può essere posizionato in qualsiasi punto della stanza. Poiché ha un subwoofer integrato, è consigliabile metterlo in prossimità di un muro per ottenere una migliore qualità dai bassi. Inoltre, è meglio tenerlo in una posizione sopraelevata; sarebbe stato comodissimo se quei tre piccoli piedini avessero consentito una qualche forma di regolazione della posizione. A proposito di piedini, GravaStar ha aggiunto dei cuscinetti in silicone per garantire che l’altoparlante sia sempre stabile su qualsiasi superficie. Nella parte superiore della calotta, c’è una piccola maniglia metallica che è possibile usare per collegare l’altoparlante allo zaino, ma il dispositivo è effettivamente stato progettato per sopravvivere alle condizioni esterne? Sembra decisamente solido e la lega di zinco dovrebbe proteggerlo dagli urti e anche da eventuali schizzi d’acqua.
Le due orecchie di plastica nella parte superiore hanno uno scopo aggiuntivo, oltre che puramente estetico. Qui è dove l’utente può alzare o abbassare il volume e, se vengono premuti contemporaneamente entrambi i pulsanti per un secondo, l’anello LED frontale cambierà colore.
Ci sono anche due pulsanti più grandi, quello di sinistra con l’icona a forma di punto può essere utilizzato per accendere o spegnere GravaStar Venus; una breve pressione metterà anche in pausa un brano o lo riprenderà. Il secondo pulsante permette di accoppiare l’altoparlante al Bluetooth (con un semplice clic singolo), ma può anche essere utilizzato per connetterlo a un altro altoparlante GravaStar Venus (in modo tale da avere un suono stereo).
Hardware e connettività
Il GravaStar Venus ha una potenza di 10 W e si avvale di driver full range (da 44 mm) con subwoofer. Supporta il Bluetooth 5.0 e la copertura è di circa 9/10 metri. Fate attenzione alla tipologia di sorgente utilizzata in quanto potreste andare incontro a distorsioni piuttosto fastidiose. Con il PC, non emetteva un bel suono, mentre con Samsung S22 Ultra, il suono è risultato essere pulito e immersivo.
Qualità del suono
Trattandosi di uno speaker piccolino, il suono non può di certo essere da audiofili. Di fondamentale importanza, è la posizione del proprio altoparlante, perché la superficie, il tipo di pareti, l’altezza, possono fare la differenza nella qualità del suono. Quindi, abbiamo tenuto il GravaStar Venus vicino ad un muro (circa 15/20 cm), in modo tale che il suono “rimbalzasse” sul muro stesso, poiché i bassi vengono propagati dal retro di Venus e abbiamo ascoltato alcune canzoni. Indipendentemente dal genere, rock, metal, elettronico, pop (escludendo il genere classico in cui abbiamo riscontrato una perdita di pienezza e profondità) il device si è comportato meglio di quanto ci aspettassimo. I bassi sono incisivi al punto giusto (ovviamente non riescono a riempire una stanza) e la voce cantata è risulta essere sempre pulita e priva di distorsioni (anche a volume massimo). Meno bene sui medi, a volte leggermente “slavati”, ma nel complesso riuscendo comunque a rappresentare un buon suono.
Durata della batteria
Il GravaStar Venus è dotato di una batteria di 1.500 mAh, ed è quindi in grado di riprodurre musica per circa dieci/dodici ore. Una durata sbalorditiva considerando l’amperaggio. E dobbiamo dire che le stime sono reali. Davvero una piacevole sorpresa.
Commento finale
GravaStar Venus è stato davvero una piccola grande sorpresa. Un dispositivo compatto, solido, ben costruito e dall’audio veramente incredibile senza distorsioni anche a volume più alto. Non abbiamo avuto problemi ad utilizzarlo come altoparlante da camera da letto o addirittura da soggiorno, e tutti quelli che l’hanno sentito sono rimasti colpiti dalla qualità. Ed è questo di cui la maggior parte delle persone ha bisogno. La durata della batteria è molto buona considerando le dimensioni dell’altoparlante; quindi, se siete alla ricerca di un altoparlante Bluetooth dal design unico, GravaStar Venus è un’opzione che dovreste prendere assolutamente in considerazione. Potete acquistarlo sul sito ufficiale di GravaStar oppure su Amazon.it