Recensione Bioshock 2


Piccola, sono mister Bolla. Vieni con me ?

Ambientato dieci anni dopo rispetto gli eventi narrati nel primo capitolo, i veri possibili ponti narrativi con quest’ultimo sono stati completamente tagliati. Se non fosse per le continue citazioni nei confronti di alcuni dei protagonisti del prequel, sarà come vivere infatti una storia totalmente differente, quasi fosse un episodio della saga sviluppato a parte sfruttante solamente luoghi e persone. Sta di fatto che questa volta impersonerete il primo modello di Big Daddy mai esistito e sarete coinvolti per l’intera durata dell’avventura nella ricerca della “sorellina” rapita dalla crudele dottoressa Lamb, che ha nel frattempo conquistato il dominio di Rapture. bioshock-2-playstation-3-ps3-005_150_84_87

Ora, a parte tutte le solite analisi che attueremmo per una produzione qualsiasi – e Bioshock, avete capito, non è una produzione qualsiasi – dobbiamo dire che purtroppo il difetto più grande di questo seguito è proprio il suo episodio originale.

I più svelti avranno certamente intuito che ripetere il senso di sorpresa e stupore che Bioshock era stato in grado di offrire non era solo una impresa difficile, ma quasi presuntuosa ed impossibile. La sceneggiatura preparata infatti dagli sviluppatori di Marin non è affatto brutta, anzi. E’ un buona compagna di avventura, capace di regalare dei tocchi niente male nel finale, ma manca, purtroppo, di carisma. Quel carisma inossidabile che indubbiamente il prequel era riuscito a trasmettere.

Forse, la reale mancanza di questo successore sono dei personaggi fortemente caratterizzati. Non incontrerete mai infatti dei protagonisti che siano in grado di essere ricordati come Andrew Ryan, mitico fondatore della città sottomarina, Fontaine e altri nel primo episodio. E se è pur sempre possibile parlare di una trama piacevole e in grado di intrattenere bene il giocatore, non possiamo al contempo affermare come il paragone con Bioshock sotto questo profilo sia impietoso.

bioshock-2-playstation-3-ps3-026_150_84_87bioshock-2-playstation-3-ps3-004bioshock-2-playstation-3-ps3-016

Queste sensazioni di “deja-vu” naturalmente andranno a coinvolgere anche il comparto ludico. Bioshock 2 offre, come per il predecessore, una struttura di gioco classica per un FPS che dona al contempo una buona libertà di movimento al giocatore. Sebbene persistano (e anzi in questo seguito sono piuttosto accentuati) i percorsi linearizzati per il prosieguo dell’avventura, il gioco dà comunque la possibilità di prendersi il tempo che occorre, magari spendendolo in una esplorazione accurata dei cunicoli semi-distrutti di Rapture alla ricerca delle ultime ed importanti risorse rimaste per il potenziamento di armi e plasmidi. Infatti, nonostante impersoniate un Big Daddy, scoprirete presto che l’abuso di ADAM (la misteriosa sostanza capace di donare straordinari poteri a chi ne fa uso) ha trasformato i già mal conciati ricombinanti (gli ex-cittadini di Rapture) in macchine da guerra da non sottovalutare, capaci di sferrare colpi in grado di far del male anche al di sotto del vostro poderoso scafandro.

Oltre al solito arsenale piuttosto tipico di qualsiasi sparatutto in prima persona, i giocatori avranno la possibilità di potenziare i propri plasmidi, i poteri donati appunto dalla sostanza ADAM citata in precedenza, e le armi di diversa natura che incontrerete nel percorso o che ruberete ai Big Daddy sconfitti. La varietà di armamenti con la possibilità di accoppiare entrambi gli attacchi per devastanti combo, conferisce a Bioshock 2 un gameplay unico, capace di sposare come pochi sanno fare il modo di giocare di qualsiasi utente.


Tutti i nostri video sono disponibili su 4NewsTV

Prendendo in prestito dai giochi di ruolo qualche piccolo elemento avrete possibilità di potenziare molti degli elementi utili al combattimento attraverso alcune macchine disseminate nel gioco. Si passa dal miglioramento delle armi in proprio possesso di cui abbiamo detto prima – tra le quali spicca naturalmente la trivella tipica dei guardiani di Rapture – al miglioramento dei plasmidi, per la maggior parte riciclati dal primo episodio, sino all’incremento delle proprie caratteristiche fisiche in relazione alla barra di salute e di “eve”.

L’esplorazione citata all’inizio del paragrafo avrà una forte importanza su quest’ultimi aspetti elencati. Tutto infatti dovrà essere raccolto ed utilizzato per potenziare le vostre abilità di combattimento, specialmente se decidete di cimentarvi con il livello di difficoltà più alto disattivando addirittura le camere della vita: il miglior modo – a nostro parere – di godersi appieno l’esperienza ludica di Bioshock 2. In questo senso Bioshock 2 diventa una sfida incredibilmente ardua, che metterà alla prova il più smaliziato dei videogiocatori, trasformandosi in alcuni punti in un’ impresa titanica.

Bioshock2_002Abbiamo apprezzato poi, la maggiore iterazione con le piattaforme di sicurezza. 2k Marin ha infatti introdotto un nuovo mini-gioco che permette di controllare a distanza tutte le postazioni chiamate ad eliminare intrusi non graditi – vedasi telecamere a circuito chiuso e gli immancabili mini-robot volanti armati di mitragliatrice. Questo permette in qualche modo di elevare leggermente la componente tattica dei combattimenti, che rimarranno ad ogni modo inflazionati verso la violenza gratuita e gli attacchi brutali.

Prendere il possesso di una telecamera a distanza vi darà ad esempio il controllo virtuale di una piccola porzione di territorio, dato che qualunque nemico passerà da quelle parti sarà inevitabilmente visto dai circuiti elettronici che lanceranno naturalmente l’allarme sicurezza.

Un espediente utile in molte circostanze, specialmente alla presenza di numerosi avversari a schermo o durante la raccolta dell’ADAM da parte della vostra sorellina di turno. Il ruolo di Big Daddy vi “costringe” infatti ad un rapporto totalmente diverso – più umano e meno artificiale – con le povere bambine di Rapture. bioshock-2-playstation-3-ps3-009Quando riuscirete infatti a sconfiggere alcuni dei vostri “colleghi” potrete decidere se portare in braccio la piccola ed accompagnarla verso la raccolta di ADAM da un massimo di due cadaveri, oppure prosciugarla subito e guadagnare così della sostanza extra con un pizzico di karma negativo in più. Se avrete optato per la prima scelta, la sorellina vi guiderà passo per passo verso la propria preda e da quel momento in avanti sarà compito vostro proteggerla fino alla morte durante il processo di raccolta. Infine, giungerà il momento di prendere un’altra decisione: salvarla o, nuovamente, prosciugarla. In entrambi i casi otterrete comunque dell’ADAM, anche perché quello raccolto dalla bambina andrà ad arricchire il vostro inventario.

La forza di Bioshock, pensiamo, era quella di combinare un gameplay eccellente ad una atmosfera strepitosa, due fattori che uniti ad un senso di “incoscienza” tipico di quando vi trovate in un posto talmente inusuale ed al contempo terrificante, realizzavano un complesso da Oscar. Ed è questo appunto il problema di Bioshock 2, invece. E’ perdurato un sistema ludico di livello, ed in certi aspetti persino migliorato, ma si è perso inevitabilmente qualcosa. Il senso di sorpresa soprattutto.


Tutti i nostri video sono disponibili su 4NewsTV

Nonostante i lodevoli tentativi degli sviluppatori di offrire qualcosa di diverso, Rapture rimane dopotutto la stessa città sommersa del primo capitolo, che solo raramente riuscirà a sorprendevi di nuovo come quando avrete la possibilità di osservare quelle parti della città che il mare ha riconquistato. E’ l’ordine naturale delle cose Bioshock è stato un titolo unico che avrebbe potuto rimanere tale e conservare per sempre la sua aura di originalità inimitabile, vincente anche per le sensazioni che fu in grado di donare.

Di fronte ad una linearità più accentuata rispetto al passato, Bioshock 2 è comunque in grado di offrire una giocabilità di primissimo livello, superiore a tante blasonate (e spesso) sopravvalutate produzioni presenti sul mercato. Tutto gira perfettamente, come un rullo compressore, e non lascia spazio a grandi difetti o importanti posizioni da rivedere. L’unico appunto citato, sulle sensazioni e sull’atmosfera, non vogliamo inoltre che scoraggi potenziali acquirenti: parliamo sempre di una produzione fuori dai canoni, che perde il confronto solo con il suo stesso predecessore e non tecnicamente quanto piuttosto come appeal. Visto singolarmente è inutile girarci attorno, Bioshock 2 è “roba buona”.

Rispondi

Ultimi Articoli