Tutti arruolati nella Task Force 141 !
Dopo la spasmodica attesa è arrivato finalmente Call of Duty: Modern Warfare 2, il seguito dell’fps più gettonato degli ultimi anni realizzato da Infinity Ward, distribuito da Activision e capace di riscuotere un successo inimmaginabile di critica e di vendite .
Quest’anno il sesto capitolo della serie, risulta, vogliamo anticiparvelo, tanto emozionante e pieno di spettacolari scene da poter essere tranquillamente paragonato ad un film d’azione di Michael Bay (infarcito di alcune novità che lo rendono sicuro pretendente al titolo di miglior gioco dell’anno).
Le modalità di gioco a disposizione sono tre: Campagna in singolo giocatore, Operazioni Speciali in co-operativa online oppure in split-screen, Multigiocatore competitivo anche a squadre sia online che in LAN.
Per quanto riguarda la Campagna, il giocatore impersona un membro della Task Force 141, il sergente Gary “Roach” Senderson, con il compito di fermare la scia di sangue da un terrorista russo, l’ex militare Vladimir Makarov (foto a destra). Per chi ha giocato al primo capitolo di Modern Warfare, la figura fa un po’ il pari in negativo di Dmitri Makarov, il sergente delle truppe russe che aiutava quelle americane ad evitare gli attentati nemici di fonte tedesca e russa. In realtà è difficile all’inizio comprendere se c’è qualche cosa in comu ne tra i due.
Makarov è il braccio e la mente del gruppo ultranazionalista terrorista, ora che Imran Zakhaev è stato ucciso (ndr nel primo capitolo , foto a sinistra).
La trama del gioco, come sempre, riprende il filone della fanta geopolitica mettendo il giocatore di fronte alle azioni senza scrupoli di Makarov e dei suoi seguaci.
Infinity Ward questa volta ha pero’ decisamente superato la linea di confine tra videogioco e realtà, sbattendo in faccia al giocatore la cruda realtà del terrorismo senza alcun timore di poter suscitare irritazione o sconcerto, soprattutto in questi tempi dominati, dopo i terribili attentati che hanno sconvolto la coscienza civile negli ultimi anni, dalla paura. Il titolo, per questo motivo, come è facile intuire, è vietato ai minori di anni 18 .