Recensione The Dark Pictures: Little Hope

Benvenuti in un incubo collettivo

Versione testata: Xbox One X.

Supermassive Games torna a “spaventare i sogni” di noi videogiocatori col secondo capitolo della serie Dark Pictures Anthology, aggiungendo al primo Man of Medan questo episodio, intitolato Little Hope. A differenza del primo capitolo, ambientato in mare aperto a bordo di una nave, Little Hope ci catapulta sulla terraferma. La storia del titolo ci dà un assaggio di uno dei periodi più oscuri che la storia dell’umanità abbia mai attraversato: la caccia alle streghe.

Quale connessione vi sia tra i 5 personaggi che vivono il nostro presente ed il loro legame con i rispettivi coloni, uguali, quasi fossero lontani parenti, non saremo certo noi a svelarlo, ma lasceremo a voi il piacere di scoprirlo.

I tempi dell’oscurantismo

Cercheremo di parlare della trama di Little Hope senza rivelarvi troppo sulla narrazione della stessa. Non vorremo mai rovinarvi quello che è, a conti fatti, il piatto forte della produzione. Il gioco si apre con un prologo che potrebbe lasciare un po’ spiazzati nelle fasi iniziali; un tranquillo scorcio di vita famigliare degli anni ’70, che ben presto si trasforma in tragedia. Subito dopo ci ritroveremo ai giorni nostri, testimoni di un incidente automobilistico che vede un professore universitario e quattro studenti coinvolti nel sinistro stradale. Bloccati a causa del ribaltamento del pullman, e vista l’assenza dell’autista, i cinque protagonisti decideranno di andare alla ricerca di aiuto.

Ben presto verranno in contatto con una bambina che è in grado di far rivivere loro degli episodi tragicamente avvenuti nel lontano 1600, dove veniva perpetrato un vero e proprio gioco al massacro ai danni di chi veniva anche solo lontanamente sospettato di stregoneria o di avere qualche contatto col maligno. False accuse, processi farsa, torture ed esecuzioni sommarie, renderanno i cinque protagonisti e noi videogiocatori, partecipi ad avvenimenti in grado di far accapponare la pelle. Sarà compito nostro, pad alla mano, e chiappe strette, cercare una via d’uscita da questo incubo, cercando nel contempo di far sopravvivere lo sfortunato gruppo.

Testa o cuore?

Little Hope è un’avventura a tinte horror dinamica; per proseguire nella risoluzione del mistero che avvolge la cittadina saremo chiamati ad esplorare le zone dove si sono verificate le tragedie capitate ai precedenti abitanti. L’obiettivo è cercare indizi, sfuggire o avere la meglio contro le presenze maligne che cercheranno di “far passare a miglior vita” i personaggi. Alcune volte potremo interagire coi nostri doppioni del diciassettesimo secolo. Riusciremo a trovare un modo per cambiare il loro ed il nostro destino? Uno dei punti di forza di questo prodotto è lasciare il giocatore con dubbi sino all’epilogo.

Come se non bastassero i fantasmi del passato, a giocare un ruolo fondamentale nel prosieguo della storia saranno i rapporti interpersonali e la moralità di ciascun componente del gruppo. Tramite i molteplici dialoghi avremmo la possibilità di scegliere con la testa, col cuore, oppure di tacere. Anche le più banali e insignificanti risposte (o non risposte) che daremo, potrebbero cambiare lo svolgersi delle scene successive e portare ad uno dei tre finali disponibili. Oltre ai dialoghi, sono presenti come nel precedente capitolo i Quick Time Event, stavolta più abbordabili e facilmente interpretabili.

Fammi un po’ di luce

Per scoprire ulteriori dettagli sulle vicende che hanno visto Little Hope ricettacolo di orrore e spargimenti di sangue, dovremmo esplorare le varie ambientazioni alla ricerca di indizi e documenti storici. In base al contesto in cui ci troveremo, saremo chiamati a controllare i diversi personaggi di volta in volta, investigando e cercando di sopravvivere. Purtroppo l’esplorazione è limitata da aree circoscritte e fin troppo lineari. L’atmosfera che permea il gioco è opprimente, ansiogena e a tratti terrificante. Gli sviluppatori hanno fatto un sapiente uso degli effetti particellari, come: illuminazione dinamica, luci e ombre. Per non parlare della fitta nebbia perenne che opprime l’intera città. Il motore grafico Unreal Engine 4, riesce a mostrare un mondo di gioco credibile e sufficientemente dettagliato.

Purtroppo dobbiamo segnalare un’ottimizzazione non del tutto all’altezza delle aspettative visto e considerato che nel 2020 e l’hardware sul quale abbiamo avuto modo di testare il gioco sarebbe dovuta essere migliore. In troppe occasioni abbiamo assistito a cali di framerate fastidiosi, a tratti il gioco andava a scatti anche se a schermo non vi erano elementi per giustificare questo calo di fluidità. Sarebbe stato lecito su Xbox One X aspettarsi qualcosa di più. Il comparto audio è quello che ci ha piacevolmente stupito più di ogni altra cosa; vi sembrerà di udire voci, risate e strane presenze mentre vi avventurate sempre più nel gioco.

Musiche ed effetti sonori sono decisamente congegnali alle varie situazioni vissute. Anche durante i vari jumpscare che accompagnano la nostra avventura, avranno un ruolo fondamentale. Peccato che gli sviluppatori abbiano avuto la pessima idea di inserirne troppi, e tutti anticipati nel medesimo modo, rendendoli così fin troppo prevedibili e “telefonati”. Per quanto riguarda la localizzazione ed il doppiaggio, segnaliamo che Little Hope è completamente in italiano. Nonostante le voci dei doppiatori nostrani e la loro recitazione si attesti su buoni livelli, la sincronizzazione labiale non è mai puntuale. Noi, dopo aver finito almeno una volta il gioco, vi consigliamo di selezionare il doppiaggio in lingua originale, ne sarete piacevolmente soddisfatti.

Finalmente svegli?

La durata del nostro viaggio a Little Hope si è attestata sulle 7 ore circa, nelle quali non ci siamo limitati ad andare dritto al sodo per vedere il finale, ma siamo andati alla ricerca dei collezionabili, dei segreti e dei presagi di morte. Questi ultimi ci permetteranno, se raccolti, di avere una premonizione sul destino del personaggio che al momento controlleremo, per poter così aver più chances di riuscire a non farlo perire nell’orrore.

Determinante è il fattore rigiocabilità, arricchito in tal senso dalle numerose scelte e bivi presenti nell’opera, la quale per essere goduta appieno, richiederà almeno 3 o 4 run. Da sottolineare la presenza di una modalità cooperativa online e offline. La modalità online permetterà di vivere l’incubo assieme ad un nostro amico, mentre la modalità offline, supporterà sino a 5 giocatori, passandosi il pad in base al personaggio che vorremo controllare. Inoltre, giocando la modalità coop, avremo accesso ad ulteriori scene altrimenti non visibili nell’avventura in single player.

Commento finale

Tirando le somme, Supermassive Games confeziona un buon prodotto, godibile e di sicuro impatto, grazie ad un’atmosfera di livello ed un comparto audio sopra la media. Purtroppo non possiamo fare a meno di notare un livello tecnico un po’ sottotono. In particolar modo, per quel che concerne l’ottimizzazione; anche a livello di scrittura, la sceneggiatura in certi punti tende un pochino a scricchiolare per via di scelte disponibili o dialoghi veramente troppo scontati e banali.

Little Hope è un titolo che noi consigliamo a tutti gli amanti del genere horror, e a chiunque voglia provare qualcosa di diverso dai soliti titoli commerciali che ormai saturano il mercato videoludico. Dark Anthology: Little Hope è disponibile per PlayStation4, Xbox One e PC.

7.5

Consigliato


Tirando le somme, Supermassive Games confeziona un buon prodotto, godibile e di sicuro impatto, grazie ad un'atmosfera di livello ed un comparto audio sopra la media. Purtroppo non possiamo fare a meno di notare un livello tecnico un po' sottotono per quel che concerne l'ottimizzazione, e anche a livello di scrittura, la sceneggiatura in certi punti tende un pochino a scricchiolare per via di scelte disponibili o dialoghi veramente troppo scontati e banali. Little Hope è un titolo che noi consigliamo a tutti gli amanti del genere horror, e a chiunque voglia provare qualcosa di diverso dai soliti titoli commerciali che ormai saturano il mercato videoludico. Dark Anthology: Little Hope è disponibile per PlayStation4, Xbox One e PC.

PRO

    - Ottima atmosfera e trama ben raccontata
    - Comparto audio di rilievo

CONTRO

    - Ottimizzazione tecnica rivedibile
    - Jumpscare troppo prevedibili e in numero eccessivo

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