Recensione Dave The Diver, con le pinne, il fucile e gli occhiali

Ci sono prodotti che bisogna vivere sulla propria pelle per poterli comprendere completamente, come Dave The Diver. Ad uno sguardo distratto una produzione indipendente quasi rudimentale nella sua essenzialità rappresentativa, apparentemente forte solo di una semplice ma colorata pixel art. Tuttavia, il team sudcoreano MINTROCKET (divisione della Nexon Korea Corporation) riesce dove il blasone dei grandi titoli a volte fallisce: essere uno tsunami incontenibile di idee. Talmente totalizzante nella sua esperienza complessiva da lasciare meravigliati dall’inizio alla fine di un viaggio a base di immersioni e ristorazione.

Dave The Diver è un curioso mix tra avventura con elementi RPG, gestionale di sushi bar, esplorativo di stampo roguelite… e molto altro. Quello che potrebbe sembrare un caotico agglomerato di ingredienti alla rinfusa, esplode letteralmente tra le mani dei giocatori regalando una delle esperienze più incredibili, sorprendenti ed insolite del 2023… Un traguardo mica da poco, per un anno destinato a restare nella storia del gaming, no?

Il titolo, già arrivato su PC (via Steam) lo scorso 28 Giugno dopo un periodo di Early Access, è disponibile in digitale dal 26 Ottobre su Nintendo Switch.


Versione testata: Nintendo Switch


Sono Cobra, ti faccio una proposta

Dave è il prototipo dell’uomo ordinario. Non è particolarmente affascinante e non si cura granché della propria forma fisica, ma ha dalla sua un carattere cordiale ed un inesauribile buon’umore. Oltretutto, è un grande ed onesto lavoratore, che è riuscito a coniugare l’attività con la sua passione: le immersioni. Mentre si gode una meritata vacanza su una spiaggia tropicale sorseggiando un rinfrescante cocktail, riceve una telefonata da Cobra. Il frizzante ed eccentrico imprenditore intriga il buon Dave con una grande proposta: l’opportunità di esplorare il Blue Hole, misteriosa cavità oceanica capace di ospitare qualsiasi varietà ittica. Davanti ad un’offerta così allettante, il nostro eroe per caso accetterà l’offerta, assumendosi anche il compito di gestire il vicino sushi bar del burbero chef Bancho.

Non vi sveleremo altro delle pieghe che prenderà la trama di Dave The Diver, ma vi basti sapere questo: gli sviluppatori hanno riversato nella loro opera prima un autentico concentrato di imprevedibilità e freschezza. Preparatevi a sorridere spesso e volentieri grazie a dialoghi fulminanti e riferimenti transmediali, in uno stile generale che oscillerà spesso tra la rassicurante normalità ed un vibrante eccesso. Parte del merito è da attribuirsi inoltre a tutta la presentazione, che si può fregiare di una pixel art semplice ma di grande impatto grazie a contrasti cromatici accesi e filmati esilaranti. Per non parlare delle musiche, tanto rilassanti quanto incalzanti a seconda del momento.

Dave è pronto ad immergersi ancora una volta.

Ma torniamo alla proposta di quel furbacchione di Cobra. Dave dovrà esplorare il Blue Hole, occasione più unica che rara per addentrarsi nei suoi reconditi misteri. Ma non è tutto. Visto che il denaro non dorme mai, la concentrazione ittica dell’ecosistema marino offre l’opportunità di avviare un’attività incredibilmente redditizia: un sushi bar poco distante. Con la prospettiva di diventare un gotha della ristorazione, il compito di Dave sarà non solo quello di recuperare quanto più pesce pregiato ad ogni immersione, ma altresì gestire con successo l’attività.

Dave The Diver palesa in questo modo una doppia anima. Da un lato, ore diurne intrise di esplorazione ed avventura nei fondali marini, a caccia di pesci e segreti nascosti. Dall’altro lato, serate frenetiche in cui si corre dietro a comande impazzite da portare ad affamati clienti, dopo aver attentamente studiato il menù più adatto. Equilibrio originale? Potete scommetterci… e non è tutto.

Recuperiamo la cena, va.

Chilometro zero

Nota bene: Non aspettatevi tranquille immersioni in fondali marini da cartolina. Dave è un esperto sommozzatore e sa bene che sott’acqua nessuno può sentirti urlare, quindi è bene non farsi cogliere impreparati.

Dave The Diver propone fasi sottomarine a metà strada tra avventura esplorativa ed azione in salsa roguelite. Armato inizialmente di coltello e fiocina, con un limitato quantitativo di ossigeno in spalla e poco spazio per trasportare le prede, Dave dovrà indagare gli abissi cercando le specie più rare e prelibate. Nel suo incedere esplorativo, dovrà tener d’occhio la distanza dalla superficie: maggiore sarà il tempo passato sott’acqua, maggiore sarà altresì il rischio di non riuscire a tornare in superficie. Addentrarsi nelle profondità porterà con sé l’opportunità di dare la caccia ad ottime pietanze per il sushi bar, ma anche la possibilità di lasciarci le penne. La morte non è tuttavia contemplata: Dave verrà “ripescato” da Cobra, al costo della perdita di tutto quanto racimolato (salvo un oggetto a scelta).

Magari evitiamo anche di DIVENTARE la cena, ecco.

Come in ogni buon roguelite, sussistono potenziamenti temporanei che potrete trovare nelle vostre immersioni, mentre ci saranno altresì upgrade perpetui che potrete ottenere sfruttando gli introiti dell’attività commerciale. Ma non finisce qui: nel corso delle esplorazioni potrete trovare oggetti misteriosi (che faranno luce su una popolazione marina), approfondire la conoscenza della fauna (con tanto di fac simile di pokédex) o svolgere missioni per altre organizzazioni. Dave The Diver è ricchissimo di cose da fare e la sua innata filosofia high risk high reward vi porterà ad entrare nel tunnel tipico da “un’altra mezz’ora e smetto”.

Al calare del sole, dovrete poi prendere il vostro pescato del giorno e portarlo da chef Bancho, per studiare il menù della sera. Si apre in queste fasi la parte gestionale di Dave The Diver, in cui amministrare il sushi bar. A partire dall’analisi delle materie prime disponibili, passando per la gestione dello staff e degli interni, il titolo mette insieme la razionalità dell’organizzazione manageriale alla frenesia del servizio ai tavoli. Completare il turno serale con successo comporterà non solo un proficuo introito economico, ma anche un audace ritorno di immagine sui social, con tutto quello che ne seguirà per il benessere dell’attività.

Un sushi bar di successo implica grande organizzazione per soddisfare la clientela e massimizzare i profitti.

Confermare o ribaltare il risultato?

Insomma, come avrete intuito, il loop ludico di Dave The Diver è serrato ed entusiasmante, diviso tra le rischiose avventure marine e l’oculata gestione di un locale ristorativo. Ma la produzione MINTROCKET sa essere anche molto di più.

Ecco dunque che nelle fasi sottomarine vi troverete a lottare per la vostra vita contro predatori implacabili, gestendo status alterati ed equipaggiamenti bizzarri. Oppure, potreste aiutare una coppia di delfini dai pericoli del bracconaggio senza regole. O ancora, dovrete tagliare la fusoliera di una nave inabissata per recuperare… ehm… una action figure per conto del vostro armaiolo otaku. La varietà di situazioni e missioni in Dave The Diver è contraddistinta da una totale imprevedibilità, che si estende ovviamente anche all’attività ristorativa.

Il sistema di combattimento è piuttosto essenziale e premia la cautela.

Dimenticate infatti la linearità di un gestionale ordinario: il sushi bar è un concentrato di follia. Vi ritroverete a dover servire pietanze assurdamente ricercate per soddisfare clienti VIP entro un tempo limite. Oppure prepararvi per un evento a base di una varietà specifica di meduse. Una richiesta, quest’ultima, che renderà necessario organizzare opportunamente un’attività di pesca altrettanto mirata nei giorni a disposizione. Il tutto svolgendo attività promozionale per incrementare lo staff, per rendere il posto ancora più social friendly e molto altro.

In un certo senso, Dave The Diver ci ha ricordato un’altra opera sudcoreana recente, un certo Lies of P. Così come quest’ultimo non reinventa la ruota e si limita “solamente” ad essere il miglior soulslike non firmato da From Software, così anche le avventure di Dave non risplendono per dettagli particolari bensì per l’intero pacchetto unitariamente considerato.

Bisogna infatti fare una riflessione, arrivati a questo punto. Dave The Diver non propone meccaniche incredibilmente stratificate o autosufficienti. Il sistema di combattimento, ad esempio, è estremamente semplicistico. Dal canto suo, la fase più strettamente gestionale del sushi bar non è granché approfondita. Vi limiterete, salvo che per missioni particolari, a proporre semplicemente nel menù i piatti più remunerativi.

Ciò che invece Dave The Diver propone è un’opera che trascende le sue singole componenti, per offrire un’esperienza unica nel panorama videoludico, incredibilmente divertente e meravigliosamente leggera. Nel suo insieme, la produzione MINTROCKET è dunque straordinaria e straripante di contenuti, oltretutto ad un prezzo decisamente contenuto (€ 19,99). Insomma: Dave ci ha ricordato che il mare può offrire sempre grandi sorprese (come ha fatto qualche mese fa, ironicamente, un certo DREDGE).

L’umorismo del titolo è incontenibile e faticherete a non sorridere tutto il tempo.

Commento finale

Dave The Diver è un serio contendente al titolo di migliore produzione indie del 2023. Il team sudcoreano MINTROCKET realizza un’opera fresca, capace di far coesistere in armonia sapori e gusti contrastanti, come nel miglior sushi che avete mai mangiato. Un po’ avventura RPG, un po’ roguelite, un po’ gestionale e un po’ tante altre cose. Un mix stupefacente, capace di rappresentare esempio fulgido di come il tutto è più della somma delle singole parti. Scusate se è poco.

9.0

Dave The Diver


Dave The Diver è un serio contendente al titolo di migliore produzione indie del 2023. Il team sudcoreano MINTROCKET realizza un'opera fresca, capace di far coesistere in armonia sapori e gusti contrastanti, come nel miglior sushi che avete mai mangiato. Un po' avventura RPG, un po' roguelite, un po' gestionale e un po' tante altre cose. Un mix stupefacente, capace di rappresentare esempio fulgido di come il tutto è più della somma delle singole parti. Scusate se è poco.

PRO

Divertente, spensierato, magnetico | Tantissime idee sempre fresche | Raramente troverete un rapporto qualità prezzo di questo tipo |

CONTRO

Talassofobia, portami via | Tanti elementi, ma presi singolarmente pochi son adeguatamente approfonditi | Stile scanzonato che potrebbe non piacere a tutti |

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