Recensione Dead Rising 2

dead-rising-2_thumbLa nuova idea di survival-horror secondo Capcom

E’ il 2006 quando dopo numerose presentazioni avvenute durante i diversi eventi del settore, Capcom rende disponibile nei negozi il primo indimenticabile Dead Rising in esclusiva per la console di casa Microsoft. Sin da subito il gioco si fa notare grazie ad un gameplay differente dai soliti survival-horror alla Resident Evil, in cui il protagonista, il fotoreporter Frank West, partito per la città di Willamette convinto di poter ottenere una notizia sensazionale, si ritrova a dover combattere centinaia di persone infettate da qualche misterioso virus, utilizzando ogni tipo di oggetto disponibile come arma, per poter avere salva la vita.

A distanza di quattro anni da quel primo capitolo considerato ormai un cult da qualsiasi possessore di Xbox 360 che ha avuto la fortuna di provarlo, Capcom decide di crearne un seguito, affidandone lo sviluppo ai ragazzi di Blue Castle Games, ed ecco così arrivare nei negozi il tanto atteso Dead Rising 2.

Cerchiamo di capire insieme se gli sviluppatori sono riusciti a mantenere i pregi del primo episodio e colmarne le lacune.

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