Apocalisse!
È innegabile come i giochi “battle royale” siano uno dei generi videoludici più caldi del momento: il successo straripante di Playersunknown’s Battleground su Steam ha ormai aperto le porte a questo nuovo genere. Pronto ad accogliere frotte di giocatori ansiosi di affrontarsi su enormi campi di battaglia, fino all’ultimo uomo.
Ed è proprio sull’onda di questo importate successo che Epic Games, creatrice fra le altre cose dell’Unreal Engine e della serie Gears of War, ha deciso di aggiungere a Fortnite, attualmente in accesso anticipato su pc e console, una modalità Battle Royale completamente free-2-play, battendo sul tempo, almeno per il mercato console, l’arrivo di PUbG.
Un gioco pensato per tutti
Presa confidenza con le meccaniche di base e lo stile cartoon, come tutti i “battle royale” anche Fortnite ha dalla sua un’immediatezza di gioco davvero importante, permettendo a tutti, qualunque sia il proprio livello di confidenza con gli shooter in terza persona, di poter competere alle prime posizioni in classifica, già dalle prime partite. La struttura è decisamente ispirata a PUBG, verremo quindi letteralmente paracadutati insieme ad altri 99 giocatori da un veivolo – in questo caso un pulmino dotato di retrorazzi – su un’isola disabitata ma piena di varie tipologie di edifici. Proprio come nella modalità PVE del gioco, è stata aggiunta la possibilità di costruire protezioni, muri e vere e propri fortini, utili sopratutto nelle fasi finali delle partite.
Possiamo infatti dividere le partite (in singolo o gruppo che sia) in due fasi: la prima è dedicata al loot nelle varie case e baracche sparse per la mappa, con il solo obiettivo di dotarsi dei migliori armamenti presenti nel gioco e, se si è fortunati, anche di dotarsi di scudo (nel gioco rappresentato sotto forma di pozione) in modo da essere molto più resistente negli scontri contro gli altri giocatori. La seconda fase è invece dedicata alla scelta del luogo, in cui “attendere” i giocatori, man mano che la zona giocabile si restringe. E’ possibile in alcuni casi organizzare vere e proprie imboscate, possibili anche grazie alla presenza di trappole da applicare sui soffitti o pavimenti. Ed è proprio in questa seconda fase che la possibilità di creare costruzioni, grazie ai materiali recuperati nella mappa, diventa più che mai interessante, permettendo di creare veri e propri fortini da cui eliminare man mano gli altri giocatori avvicinandosi sempre di più alla vittoria.
Altra caratteristica molto interessante è la suddivisione delle armi per rarità. Caratteristica generalmente dei giochi MMO, permette di dare un’ulteriore sfumatura al gioco, giustificando in questo modo la continua ricerca di un loot sempre più raro e potente, in modo di trovarsi sempre in vantaggio rispetto agli avversari. Certo è che questa modalità Battle Royale di Fortnite mostra chiari segni di “giovinezza”, apparendo in certe fasi ancora acerba e con ampissimi margini di miglioramento. Primo fra tutti andrà migliorata la mappa dal punto di vista dei contenuti e dei punti di loot per renderla sempre più interessante, in secondo luogo l’aggiunta dei veicoli, già disseminati sul territorio, ma non pilotabili.
L’importante è che Epic Games non cerchi semplicemente di emulare i colleghi di Bluehole copiando feature e modalità dal già citato Playerunknown’s Battlegrounds dia un tocco originale al proprio gioco, soddisfando e venendo incontro alle richieste dell’utenza che, soprattutto in giochi come questi, è davvero parte fondamentale dello sviluppo del gioco; ed ora vi lasciamo al nostro gameplay che vi farà avere un’idea ancora più precisa del feeling di questo gioco, a voi e buona visione!
Commento finale: Fortnite – Battle Royale si staglia sicuramente come dominatore del panorama dei giochi battle royale sul mercato console sia per l’ovvia mancanza di concorrenza (almeno per il momento), sia per la formula di gioco che è sicuramente interessante; la prova del nove sarà sicuramente affrontare l’arrivo di giochi concorrenti ma soprattutto continuare a supportare il gioco aggiungendo features, mappe e contenuti che continuino a far rimanere interessata l’utenza.