Nel 2020 i ragazzi di One More Level rilasciarono sul mercato quel Ghostrunner (qui la nostra recensione) che come un fulmine a ciel sereno stupì critica e pubblico grazie alla sapiente alchimia tra platforming in prima persona e velleità da action duro e puro. A distanza di tre anni, Ghostrunner 2 affina ulteriormente la già riuscitissima formula iniziale aggiungendo al mix degli elementi davvero sorprendenti che caratterizzano la seconda parte dell’avventura, rendendola ancora più dinamica ed adrenalinica.
Gli sviluppatori polacchi, dunque, hanno premuto il proverbiale piede sull’acceleratore. Ghostrunner 2 non è solo un sequel impeccabile, è l’apice dell’action-platform in prima persona. Tanto da essersi meritatamente guadagnato una nomination per la categoria “Best Action Game” all’imminente kermesse dei The Game Awards. Volete saperne di più? Non vi resta che continuare la lettura!
Ghostrunner 2 è disponibile dallo scorso 26 ottobre 2023 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.
Versione testata: PlayStation 5
Bye bye Dharma Tower
Le vicende di Ghostrunner 2 si svolgono un anno dopo gli eventi del primo capitolo. Jack, il nostro Ghostrunner, dopo aver eliminato l’Architetto, l’IA che lo guidava, è riuscito a salvarsi, svincolandosi dal suo controllo.
Unitosi agli Scalatori, una fazione ribelle che sta cercando di riportare la tranquillità ed un accenno di democrazia all’interno della torre di Dharma, l’ultimo baluardo dell’umanità a seguito dell’apocalisse, dovrà subito ritornare sul campo di battaglia a seguito del risveglio del capo di Asura. Questa non è altro che una fazione composta dai Ghostrunner originali, sopravvissuti anch’essi alla “disconnessione” dell’Architetto.
Ovviamente la situazione precipiterà velocemente. Ci ritroveremo a dover inseguire il redivivo capo di Asura fuori dalla torre di Dharma, in scenari desolati e pieni di… mutanti.
La narrazione di Ghostrunner 2 è decisamente più incisiva rispetto al passato. Il background narrativo, l’unico elemento che era stato approfondito nel capostipite, è ancora curato ed affascinante, ma questa volta gli sviluppatori hanno anche cercato di raccontare una storia in maniera più tradizionale. Il lavoro svolto sulla caratterizzazione personaggi, in primis il nostro Jack, molto più sfaccettato, ha donato maggiore coinvolgimento emotivo. Dovremo addirittura giocare alcune sezioni di “raccordo” in una specie di hub in cui approfondire la conoscenza dei nostri comprimari.
Ghostrunner alla massima potenza… e di più!
La fuga dalla torre di Dharma non è solo l’elemento di rottura della narrazione, ma anche del gameplay. Ma arriviamoci con ordine, dividendo il gioco idealmente in due “blocchi”.
Nelle prime 5/6 ore di gioco, Ghostrunner 2 è il primo capitolo alla massima potenza. Gli sviluppatori hanno preso tutte le caratteristiche del precedente, e le hanno portate all’estremo.
Il sistema di combattimento è stato migliorato sia nelle possibilità offerte al videogiocatore, quanto nella gestione degli strumenti offensivi e nello sviluppo del nostro Jack. Ora, man mano che avanzeremo nella storia, sbloccheremo varie abilità da poter poi utilizzare a nostro piacimento, senza che gli sviluppatori ci spingano verso un determinato “percorso” per reperire sul campo questo o quell’altro potenziamento temporaneo.
Questa scelta rende ancora più dinamici gli scontri. All’estrema reattività manuale richiesta, si aggiunge una rapida capacità mentale di doversi adattare a tutti gli imprevisti del caso. Ghostrunner 2, in questo senso, è ancora di più un parco giochi in cui mettere alla prova la nostra conoscenza dei suoi fondamentali. Graziato, come il precedente, da un level design divino, certosino, studiato al millimetro sia nelle fasi platform che in quelle action.
Il flow dell’azione non permette di fermarsi un secondo. Il gameplay loop è, insomma, riuscitissimo. Una “danza” veloce, ritmica, dinamica che culminerà in una scarica di dopamina, tutto a 60 fps stabilissimi: Ghostrunner 2 è uno dei giochi più gasanti e soddisfacenti dell’anno.
E il secondo “blocco”, vi starete chiedendo? Beh, porta l’esperienza Ghostrunner massimizzata allo step successivo. La moto, e non facciamo nessuno spoiler visto che è stata l’elemento cardine del marketing, diventerà la nostra compagna di viaggio, in una seconda parte di avventura itinerante che ingigantisce lo “scope” del gioco.
Ma non vogliamo dire altro per non rovinarvi le sorprese. Sappiate solo che la seconda parte di avventura, che è anche contenutisticamente la più corposa (parliamo di altre 7/8 ore di gioco), aggiunge alla formula tanta altra carne al fuoco, con svariate chicche videoludiche e non solo.
La varietà di situazioni, insomma, è stratosferica. Non solo per la presenza di questi due “blocchi”, ma anche per la varietà di nemici, e per le eccellenti boss fight. Ogni minuto di Ghostrunner 2 è diverso dal precedente e, ci teniamo a sottolinearlo, è un gioco che dura in prima run 12/15 ore, intenso come pochi altri prodotti.
Non tutti possono essere Ghostrunner
Il più grosso problema di Ghostrunner 2 è che non è un gioco per tutti. Non solo sono richieste una velocità manuale e di pensiero sopra la media, ma si basa altresì su un assunto che potrebbe far indispettire i videogiocatori meno pazienti: il trial and error.
Come abbiamo già ribadito in passato, la componente sopracitata, quando inserita in maniera fallace per aumentare artificiosamente difficoltà e longevità del prodotto, rappresenta un grosso problema di design. Ma in Ghostrunner 2 è proprio il carburante di quel gameplay loop di cui sopra. È la scintilla che fa scattare quel circolo virtuoso composto da tentativi su tentativi che poi porteranno al successo.
Nonostante questo, però, è una scelta rischiosa e spinosa che molto spesso allontana il pubblico più casual dal prodotto. Siete avvisati dunque, se non entrate nell’ottica delle idee di dover provare e riprovare più volte una sezione, che per giunta vi impone massima lucidità mentale e manuale, Ghostrunner 2 potrebbe non fare per voi. Pur sottolineando che si ritorna in gioco in maniera istantanea, grazie anche ai checkpoint frequentissimi. Praticamente ad ogni nuova “stanza”, di platforming o di combattimento che sia.
Proprio a voler ribadire questa “natura” di Ghostrunner 2, gli sviluppatori hanno inserito anche una modalità roguelike, chiamata Ghostrunner.exe, che enfatizza proprio il concetto. Dovremo affrontare una serie di prove, disegnate in maniera artigianale, in cui la componente randomica tipica dei roguelike emerge nella disposizione di queste prove e delle ricompense ottenibili dal loro superamento.
Tra neon e polvere
I due “blocchi” differenziano anche l’aspetto visivo di Ghostrunner 2. La direzione artistica, comunque, fa scintille in entrambi i casi.
Nella claustrofobica torre, le luci al neon e i cliché tipici del cyberpunk ammaliano gli occhi. Nel mondo esterno, devastato dall’apocalisse, strutture più tradizionali e polvere e distese di sabbia si stagliano all’orizzonte a vista d’occhio restituendo una sensazione di immensità e libertà, in contrapposizione alle atmosfere claustrofobiche ed opprimenti della torre.
Infine, anche il comparto audio è ottimo. Il doppiaggio in inglese è davvero ben riuscito (sono comunque presenti i sottotitoli in italiano) e la colonna sonora synthwave sottolinea in maniera impeccabile l’adrenalinica azione a schermo. Comprende sia brani del precedente leggermente rivisitati, sia altri completamente nuovo di artisti come Daniel Deluxe, We Are Magonia, Gost, Dan Terminus e Arek Reikowski.
Commento finale
Ghostrunner 2 è il pinnacolo degli action-platform in prima persona. Un titolo che non solo perfeziona quanto fatto nel primo capitolo, ma che riesce anche ad “andare oltre”. Ci troviamo di fronte ad un gioco stupendo, ma, passateci il termine, élitario. Per questo motivo, non possiamo consigliarlo indistintamente a tutti. Ma se volete mettervi alla prova, con Ghostrunner 2 vivrete senza dubbio una delle esperienze più adrenaliniche e gasanti dell’anno. E non solo.