Recensione Gran Turismo Sport

Sport come eSport .    

Gran Turismo e Sony, due brand che hanno vissuto ogni epoca videoludica all’unisono. Sin dagli inizi, vent’anni fa ormai, Gran Turismo e PlayStation sono cresciuti insieme. PlayStation, PlayStation 2, PlayStation 3 e ora anche su PlayStation 4 con GT Sport, una costante evoluzione (e in alcuni frangenti involuzione) di un simulatore di guida capace di vendere ad oggi, quasi 80 milioni di copie. Sebbene lo sviluppo di GT Sport non sia stato semplicissimo, portando Polyphony Digital a rimandare il gioco a più riprese, finalmente siamo riusciti a mettere le mani su GT Sport.

Non si era mai vista un’offerta così corposa di giochi di guida come nell’ultimo anno. Forza Motorsport 7, Project Cars 2, senza considerare il più lontano Assetto Corsa, si sono contesi lo scettro di miglior simulatore di guida esistente. Ognuno di essi ha delle caratteristiche peculiari e uniche e personalmente ritengo che sia abbastanza difficile, considerando anche l’arrivo di GT Sport, stilare una classifica definitiva. L’unica cosa di cui siamo sicuri è che la serie Gran Turismo in questi ultimi dieci anni, ha ottenuto dei risultati altalenanti non rappresentando più il simulatore di guida definitivo, ma dovendo, purtroppo, rincorrere la concorrenza.

Prima di addentrarci nella nostra recensione, una premessa è fondamentale. Se non avete la vostra console perennemente collegata ad internet, meglio lasciar perdere GT Sport, in quanto richiede una connessione costante, senza la quale, molte funzioni, non saranno disponibili. Sappiamo bene che tale decisione, a dire il vero anche a chi vi scrive, non è totalmente condivisa, ma la scelta di Kazunori Yamauchi e di Polyphony Digital è chiara, GT Sport è un simulatore di guida pensato per gli eSport, quindi se non vi piace gareggiare anche con altre persone, sparse in tutto il mondo, il consiglio è di rivolgervi altrove.

Siete pronti alla competizione?

Gran Turismo Sport e iRacing, cosa hanno in comune? Competizione, questa parola, tenetela chiaramente a mente. Sentitevi privilegiati, perché avete fra le vostre mani la scuola di guida migliore del mondo. Duro allenamento, costante preparazione per riuscire a gareggiare al meglio. Queste sono le regole che dovrete seguire se vorrete eccellere in GT Sport. Inutile ricordarvi che tutto ciò che farete, sarà necessario per competere online. Giocatori pronti a tutto pur di portare a casa un buon risultato in gara. Vi troverete costantemente in bagarre, sorpassi, contro-sorpassi, uscite di pista, manovre al limite e penalità. Per i più “nostalgici” c’è una modalità arcade, con tre livelli di difficoltà e 19 avversari. Sceglierete quindi vettura e pista da affrontare, con un’intelligenza artificiale sicuramente più impegnativa rispetto al passato ma ben lontana da quella di un giocatore in carne ed ossa.

Nella modalità arcade potremo affrontare diverse categorie: Gara Singola, Prova a Tempo, Prova Derapata, Schermo Condiviso in locale, Gara Personalizzata e Tour VR con PSVR. Nulla di nuovo insomma, tratte il Tour VR. La modalità carriera? Si, c’è anche una modalità carriera, ma non è come immaginate. O quantomeno come siete stati abituati da altre produzioni. Requisiti richiesti, con gare e obiettivi sempre più impegnative/i. GT Sport non offre nulla del genere. La carriera è divisa in tre macro categorie: Accademia di Guida, Sfida Missioni ed Esperienza sul Circuito. Le tre categorie, le possiamo considerare come preparatorie alla competizione online, nulla di più. Affrontandole, sarà possibile acquisire la pratica giusta per gareggiare. La volontà degli sviluppatori è stata quella di abbandonare una carriera classica, quindi offline, a favore di una componente online molto spinta, nella quale, attraverso un calendario, potremo selezionare gare singole e campionati. Accademia di Guida, va a sostituire le patenti prevedendo 48 prove che ci forniscono le basi di guida. Ad aiutarvi ci sarà un video per ogni singola prova.

Sfide Missioni, prevede 8 fasi e 64 sfide. Forse è tutta qui la modalità carriera offline, in quanto le prove disponibili sono varie. Si va dal dover partire sul fondo della grigia di partenza, al dover completare gare specifiche, magari al volante di una vettura di un determinato costruttore. Affronteremo superfici diverse e prove di resistenza pensate su più giri nelle quali metteremo a dura prova l’usura dello pneumatico e del carburante. Infine, l’Esperienza su Circuito: su diverse sezioni del circuito, dovremo cimentarci in piccole sfide atte a farci comprendere quali sono le traiettorie, i punti di staccata e le frenate. Non è infatti presente una vera e propria traiettoria come in altri titoli del genere, ma a schermo comparirà un messaggio, frenare, a dir la verità anche piuttosto fastidioso. Per portare a compimento le tre sezioni e le relative prove, raggiungendo come obiettivo minimo il bronzo, il tempo richiesto è di circa 10/12 ore. Se invece, vorrete raggiungere la perfezione assoluta (oro), vien da se che il tempo richiesto è ben maggiore.

Lewis Hamilton adora GT Sport.

Dopo aver completato le tre sezioni relative all’atipica carriera, sarete pronti per affrontare la modalità multiplayer. Spero abbiate letto il messaggio nel quale vi vengono fatte delle raccomandazioni: siate sportivi sostanzialmente, non stringete troppo la traiettoria e non spingete l’avversario fuori dal circuito. Il multiplayer o meglio la modalità Sport è quindi la colonna portante della produzione Polyphony Digital.  Potrete quindi cimentarvi in tre diverse gare singole e ripetibili ad un intervallo di tempo regolare. Inoltre, dal prossimo 4 novembre in collaborazione con la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) cominceranno i campionati, i quali daranno accesso a diversi premi, fino ad arrivare al poter gareggiare dal vivo, come tanto decantato in questi anni dalla GT Academy.

La modalità Sport prevede inoltre che il matchmaking avvenga in base a due criteri: velocità, ovvero stesso livello di abilità e sportività, correttezza in pista. Quest’ultimo aspetto è interessante in quanto se non guiderete rispettando le regole, taglierete quindi le curve, butterete gli avversari fuori dalla pista di proposito ecc. verrete “retrocessi” in gare che non hanno nulla di politicamente corretto. Quindi gareggerete con persone per le quali buttarvi fuori pista è la normalità. Quindi occhio a quello che fate. A completare la modalità ci pensa un buon sistema di qualifiche che rimarrà valido, fino all’aggiornamento successivo di gare e vetture utilizzabili. Partire davanti vi darà ovvi vantaggi, uno di questi è quello di non trovarsi invischiati nelle retrovie in possibili collisioni o uscite di pista. Vien da se inoltre, che se non amate la modalità online, GT Sport ha davvero poco da offrire, anche il parco macchine, 165 vetture presenti a differenza di Forza Motorsport 7 che ha un parco auto ben maggiore, fa un tantino storcere il naso. GT Sport va preso così com’è, un simulatore di guida atipico rispetto ad altri che punta tutto sull’online.

Un sistema di guida permissivo

Premessa, la nostra “attrezzatura” ci ha permesso di provare GT Sport soltanto pad alla mano. L’esperienza, ci è sembrata molto accessibile rispetto ad altri titoli del genere. La fisica non è quella di un arcade ma di un simulatore, sicuramente più permissivo rispetto ad Assetto Corsa e Project Cars 2 ma comunque in grado di influenzare il comportamento della vettura sulla pista. Si avvertiranno quindi i diversi comportamenti delle vetture, i cambi di direzione, i cordoli, sovra e sottosterzo e la tendenza di finire sulla ghiaia se sbaglieremo, anche di poco, il punto di frenata. Rispetto a quanto visto nei precedenti capitoli pubblicati su PlayStation 3, il comportamento delle auto è quindi più realistico e riesce a trasmettere le giuste sensazioni alla guida.

Il sistema di danni invece è da rivedere. Innanzitutto dal punto di vista sonoro, quando ci sarà una collisione, si sentirà un rumore plastico e la carrozzeria inoltre avrà pochissimi segni di contatto. Se quindi paragonato ad altri titoli motoristici, c’è più di una critica da fare. Mancano inoltre i fenomeni atmosferici, forse arriverà la pioggia tramite update fra qualche tempo, chissà, ma allo stato dell’arte attuale è possibile gareggiare soltanto sull’asfalto asciutto. Fra i grandi assenti, anche l’avanzamento di tempo, la gara inizia e finisce così come si era partiti. Mancanze di un certo peso che speriamo possano essere colmate presto.

Molto interessante risulta essere il sistema di penalità. Sebbene il sistema non sia proprio bilanciatissimo e il più delle volte presenta incertezze, quando subiremo una penalità, ci verranno aggiunti dei secondi che dovremo recuperare riducendo la velocità. Un sistema che a mio parere non convince. Come detto in precedenza, anche l’IA avversaria risulta essere stata finalmente migliorata dopo anni e anni. Un po’ come accade in altri titoli automobilistici, non vedremo più i classici trenini e le posizioni quasi congelate dall’inizio alla fine della gara. Infatti, in maniera quasi sempre corretta, l’IA cercherà sorpassi e traiettorie ideali, evitando manovre azzardate ma al contempo compiendo errori in frenata e finendo fuori pista. In termini di quantità invece, i tracciati presenti sono 17, con 40 configurazioni, non pochi a dire il vero. Il Nurburgring è quello che ci ha dato le più grandi sensazioni e un colpo d’occhio davvero notevole.

Fotorealismo

Polyphony Digital, con Gran Turismo Sport ha puntato al fotorealismo. Graficamente il gioco si presenta incredibilmente ricco di dettagli in pista e fuori pista, con una modellazione poligonale invidiabile. L’illuminazione dinamica, offre quel tocco in più riuscendo anche a coprire alcune piccole magagne tecniche, come texture non dettagliatissime su alcuni circuiti. I raggi di luce sembrano reali, a volte ci sarebbe servita davvero la visiera più scura per affrontare a tutta velocità un rettilineo colpito dai riflessi solari. Inoltre anche gli alberi e l’asfalto hanno un livello di dettaglio a dir poco strepitoso. Niente da dire per quanto riguarda invece la fluidità del gioco. I 60 fps vengono mantenuti praticamente sempre. Grande cura è stata inoltre riposta nella modalità extra “Panorami“, dove gli sviluppatori hanno creato una vera e propria applicazione fotografica che permetterà di inserire la propria vettura (fino ad un massimo di tre) in suggestive fotografie, oltre 1000, scattate per tutto il mondo dando vita, grazie al sistema di illuminazione, a risultati fotorealistici e a dir poco sbalorditivi. Infine chiudiamo la nostra recensione parlando del sonoro. Vero tallone d’Achille nelle trascorse produzioni e che ora è stato finalmente curato come si deve. Anche cambiando la visuale si sentiranno i rombi del motore e i cavalli che aggrediscono l’asfalto.

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Box Recensione 0
8.6 / 10 4News.it
Acquista suAmazon.it
Disponibile suPS4
Pro
    - Modalità Sport
    - Sistema di guida molto accessibile
    - Graficamente fotorealistico
    - Intelligenza Artificiale convincente
Contro
    - Sistema di danni praticamente inesistente
    - Scarsi contenuti al lancio
Riassunto
GT Sport è un simulatore di guida atipico. L’idea di Polyphony Digital e di Kazunori Yamauchi è stata quella di offrire un gioco di guida quasi completamente orientato all’online e agli eSport. La scelta, ha diviso la critica. Dover tenere la console costantemente connessa, altrimenti molti contenuti non sono accessibili, non piace a molti utenti, soprattutto agli storici fan del brand. La si può comprendere però, ormai molti titoli si basano sull’online e gli eSports rappresentano il futuro del gaming. GT Sport è quindi un capitolo di rottura con il passato e se siete amanti dei racing, il nostro consiglio è di giocare a Gran Turismo Sport, sia perché la modalità online è la migliore che si sia mai vista in un simulatore di guida e sia perché il sistema di guida è davvero accessibile. Chiudiamo però un occhio sulle mancanze evidenti che però dovrebbero essere colmate da futuri aggiornamenti.
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale



PRO


CONTRO

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