La serie sparatutto ghotic-action – Gungrave – risale ai primi anni 2000: si tratta di un prodotto, che definire di nicchia è dire poco, che nel vasto mondo degli fps non è mai riuscito ad emergere.
Il nuovo capitolo, è disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, Windows PC dal 22 novembre 2022!
Versione testata: PlayStation 5
Un po’ di storia
Nell’originale Gungrave, il giocatore indossa i panni di un pistolero “semi-non morto” (Grave) chiamato a combattere – armato di due pistole, munizioni illimitate e una bara gigante – (orde di nemici) per la giustizia in un mondo ormai fuorilegge. Nel “sequel” moderno Gungrave G.O.R.E, non è cambiato molto.
La storia di Gungrave G.O.R.E. non ha niente di entusiasmante. Essa funge da cornice narrativa per far sì che Grave si spinga attraverso i livelli in un sistema di progressione simile ad un vero e proprio Arcade. L’obiettivo? Abbattere un cartello che produce e vende SEED, un farmaco che in qualche modo trasforma gli utilizzatori in mutanti… o qualcosa del genere.
Ogni livello dura dai 10 ai 15 minuti. Alcuni vi portano attraverso le foreste del Vietnam, altri attraverso strani e surreali edifici sormontati da statue dorate fatte di marmo bianco. Ci sono anche ambientazioni fatte di strade stracolme di neon e casinò che brillano, il che dà vita ad una ricca tavolozza di colori.
Fra “moderno” e passato
G.O.R.E è una continuazione diretta (e al contempo un omaggio) di Gungrave: Overdose – lanciato nel 2004 su PS2 – l’ultimo gioco principale di Gungrave. Sebbene siano passati quasi vent’anni, il game design e la grafica, a primo acchito, sembrano quasi identici.
Gameplay
G.O.R.E. crea un viaggio meraviglioso e nostalgico, ma allo stesso tempo caratterizzato da meccaniche e scelte di gameplay dal “gusto” quasi preistorico.
Colpisce (in negativo) la lentezza con cui Grave si muove, in netto contrasto con i giochi moderni sempre più dinamici. È un personaggio, sebbene possa rotolare e saltare, macchinoso da controllare.
E tale lentezza si percepisce chiaramente durante il combat system. Infatti, i combattimenti risultano essere fin troppo compassati; Grave affronta, arena dopo arena, i nemici, e lo fa con un sistema di mira, che potremmo definire “uno alla volta“. Forse si tratta dell’unica scelta azzeccata dal team di sviluppo, in quanto consente di focalizzare gli attacchi singolarmente e da un punto di vista centrale (anche se sacrifica la liberà di movimento).
Anche se Grave è lento, i nemici non lo sono e, nelle parti più frenetiche del titolo, vi ritroverete ad affrontarne centinaia nel giro di pochissimi minuti e in spazi talmente angusti che pianificare i movimenti è praticamene impossibile. Ciò rende il titolo davvero ostico da affrontare!
Grave ha accesso però a speciali attacchi che aumentano la sua potenza di fuoco, alcuni dei quali possono eliminare i nemici in rapida successione, ma dovrete ottenere cariche speciali per sferrare i cosiddetti “colpi di demolizione“.
Mentre vi ritroverete a viaggiare attraverso ciascuna delle numerose arene del gioco, i nemici acquisiranno anche abilità più potenti, come la possibilità di lanciare razzi mortali, utilizzare scudi infrangibili, attaccare con gli artigli e tanto altro ancora. I nemici sparano da dietro gli scudi o vi bombardano costantemente da tutti i lati, senza lasciare spazio per un contrattacco.
La crescente frustrazione raggiunge il culmine quando gli enormi Orgmen prendono il controllo del campo di battaglia. Queste bestie sono a dir poco mastodontiche, occupano l’intera visuale della telecamera e vi abbattono con i loro poderosi artigliati, portando il giocatore ad una feroce e disperata lotta per la sopravvivenza.
Grafica e tecnica
Modelli dei personaggi a parte – molti sembrano provenire da due generazioni fa – Gungrave G.O.R.E. è un gioco dall’aspetto a tratti meraviglioso. Presenta una bella diversità di ambienti, un qualcosa che raramente si vede nel vasto mondo del gaming. Gran parte dell’azione si svolge in Asia e dintorni, con Grave che viaggia attraverso altre stupefacenti località: Vietnam, Hong Kong, Singapore.
È un peccato che l’azione di gioco sia – per la maggior parte del tempo – così legnosa. Iggymob poteva e doveva fare di più!
Commento finale
Gungrave G.O.R.E sembra un gioco per PS2: crea un viaggio meraviglioso e nostalgico (alcune ambientazioni sono incredibili), ma allo stesso tempo caratterizzato da meccaniche e scelte di gameplay dal “gusto” quasi preistorico, pertanto poco adatte ai tempi videoludici moderni. Consigliamo dunque l’acquisto solo ai veri fan del brand!