Se guardiamo all’andamento dei prezzi degli ultimi anni e alle previsioni per il 2023, secondo cui i costi attuali delle unità SSD potrebbero essere dimezzati entro la metà del 2023, saremmo portati a credere che il destino delle unità disco meccaniche tradizionali sia già scritto, almeno nel settore consumer e prosumer. Nell’ultimo anno abbiamo infatti assistito al drastico calo dei prezzi delle unità SSD e di quelle NVME con un unità SSD M.2 da 1 TB vendute a circa 50 dollari, quelle da 2 TB a prezzi inferiori ai 100 dollari e le unità da 4 TB intorno ai 200 dollari (solo 6 anni fa un’unità NVMe da 1 TB di Samsung costava quasi 500 dollari).
Ed in effetti gli SSD, caratterizzati dalla mancanza di parti in movimento, sono più resistenti alle vibrazioni e alle cadute rispetto agli HDD, sono più veloci nell’accedere ai dati rispetto agli HDD, poiché non devono attendere che i dischi ruotino per accedere ai dati, e consumano meno energia.
Tuttavia le nuove tecnologie sviluppate nel settore degli hard disk enterprise e la loro implementazione in dischi rigidi destinati ai consumatori, così come le sempre crescenti richieste di spazio di applicativi e file multimediali, hanno in qualche modo contribuito a tenere stabile il mercato degli hdd tradizionali, l’unico in grado di offrire un’ampia gamma di opzioni di capacità di archiviazione a prezzi accessibili.
Pensate ad esempio al settore gaming: il solo sistema operativo Windows 11 richiede almeno 64GB senza considerare gli aggiornamenti che potrebbero far salire facilmente questo numero a 100GB, Call of Duty Modern Warfare 1, remake del celebre sparattutto di Infinity Ward, occupa qualcosa come 231 GB, mentre Destiny 2: Shadowkeep e Red Dead Redemption 2, rispettivamente – 165GB e 150GB.
Basterebbe avere installato questi pochi applicativi sul PC per avere un disco SSD da 1TB pieno per quasi due terzi. E non abbiamo ancora parlato di file multimediali, video in 4K/60fps ora piuttosto comuni per quasi tutti i cellulari, immagini in alta risoluzione ecc. o per chi fa editing video.
Toshiba con le soluzioni X300 ci ricorda che gli hard disk tradizionali posono avere ancora un senso nel 2023 nel settore professionale e dei computer da gioco. Il Toshiba X300 oggetto di questa prova è infatti un prodotto pensato proprio per chi fa editing video e per i PC da gaming, dove non soltanto è richesta un’ampia capacità di storage, ma anche estrema velocità e affidabilità.
Come funzionano i dischi rigidi tradizionali
Prima di procedere con la review, una piccola promessa sul funzionamento degli HDD tradizionali e di quelli a Elio; se non vi interessa potete saltare direttamente alle specifiche dei dischi X300 o ai nostri test tra due paragrafi
Un disco rigido tradizionale è un dispositivo di archiviazione di dati che utilizza una serie di dischi magnetici per memorizzare i dati. I dischi sono montati su un perno centrale e ruotano a velocità elevate. La testina di lettura/scrittura, montata su un braccio flessibile, viene posizionata su un disco per leggere o scrivere i dati.
I dati vengono scritti sui dischi in forma di bit, utilizzando una testina magnetica che modifica la polarità delle particelle magnetiche sulla superficie del disco. Quando la testina di lettura/scrittura viene posizionata su una determinata posizione del disco, può leggere la polarità delle particelle magnetiche e tradurle in dati.
Un disco rigido tradizionale è controllato da un circuito elettronico chiamato controller, che si occupa di gestire le operazioni di lettura e scrittura, nonché di mantenere l’integrità dei dati.
I dischi rigidi tradizionali sono generalmente progettati per funzionare a velocità di rotazione tra 5400 e 7200 giri al minuto (RPM), con capacità di archiviazione che variano da pochi GB a diverse TB.
Caratteristiche degli HDD Toshiba X300
Gli Hard Disk Toshiba X300 come dicevamo, offrono una serie di funzionalità avanzate per consentire una maggiore stabilità di registrazione, una migliore precisione di posizionamento e una maggiore velocità di accesso ai dati: tra queste un buffer da 512 MB o da 256 MB, una velocità di rotazione di 7200 giri per minuto e la presenza di Elio come isolante tra i diversi piatti del disco.
Della famiglia X300 Performance, fanno parte HDD con tagli da 18TB 16TB 14TB 12TB 10TB 8TB 6TB 4TB, tuttavia per i tagli più grandi da 14, 16 e 18 TB esistono due varianti, una classificata con il codice HDWR31E e un’altra con codice HDWR21E, che si distinguono per il quantitativo di cache buffer, con la versione HDWR31E dotata di ben 512MB di buffer.
Altra differenza tra i differenti tagli è che solo gli hdd Toshiba X300 Performance da 12, 14, 16, e 18 TB utilizzano un design a dischi di elio che consente di ottenere un basso consumo energetico, migliorando al contempo la densità dello spazio di archiviazione acustica che si attesta a soli 20 decibel (in genere) in modalità standby.
Tutti sono inoltre dotati di dual-stage actuator integrato nell’unità X300 che migliora la precisione di posizionamento e annulla gli effetti che le vibrazioni possono causare sull’allineamento della testina alla traccia. Per aumentare la densità di dati degli hard disk la dimensione dei bit, ovvero gli 1 e gli 0 che rappresentano le informazioni memorizzate sul disco, e la distanza tra le tracce concentriche sui piatti, si riduce. Man mano che queste dimensioni si riducono, diventa più difficile posizionare la testina di lettura-scrittura sulla giusta traccia dati, senza considerare che i disturbi esterni, persino le vibrazioni della musica musica riprodotta dagli altoparlanti del PC, potrebbe portare ad un disallineamento della traccia della testina. Gli HDD tradizionali utilizzano un solo attuatore, un motore a bobina mobile (VCM) per posizionare la testina di lettura e scrittura.
scrittura. Immaginate la testina di un giradischi, o una mano ingessata con polso e dita rigidi. Trovare la traccia di dimensioni infinitesimali risulta parecchio complicato no? Con un attuatore a due stadi, è come avere polso e dita mobile il che consente una migliore e più veloce individuazione della traccia dati. Un altro esempio per chiarire il funzionamento dell’attuatore a due stadi: mentre il primo attuatore vi indirizza in autostrada, il secondo vi mantiene sempre al centro della corsia di marcia, anche in curva o quando la strada diventa accidentata.
Un’altra tecnologia proprietaria, mutuata direttamente dai dischi enterprise, è la Stable Platter Tecnhnology di Toshiba che riduce al minimo le vibrazioni stabilizzando l’albero del motore su entrambe le estremità. Ciò si traduce in una maggiore precisione di tracciamento e in prestazioni massime durante le operazioni di lettura e scrittura.
Infine come abbiamo detto, i dischi Toshiba X300 nei tagli da 12, 14, 16, e 18 TB utilizzano un design a dischi di elio.
Perchè i dischi rigidi ad elio sono migliori dei dischi rigidi tradizionali
I dischi rigidi ad elio sono un tipo di unità di archiviazione di dati che utilizzano elio invece di aria per raffreddare i dischi rigidi all’interno. L’elio è un gas molto leggero che crea meno attrito rispetto all’aria, il che consente ai dischi rigidi di funzionare a velocità più elevate e con meno calore generato. Ciò significa che i dischi rigidi ad elio possono avere una densita dati maggiore (più TB) e sono generalmente più affidabili rispetto ai dischi rigidi tradizionali, ma sono anche più costosi.
Questi in sintesi, i vantaggi dei dischi rigidi ad elio rispetto ai tradizionali:
- Maggiore densità di archiviazione: poiché l’elio ha una densità molto inferiore rispetto all’aria, i dischi rigidi ad elio possono essere progettati in modo da avere più disco rigido all’interno dello stesso spazio rispetto ai dischi rigidi tradizionali.
- Maggiore affidabilità: poiché l’elio crea meno attrito rispetto all’aria, i dischi rigidi ad elio possono funzionare a velocità più elevate con meno calore generato. Ciò significa che i dischi rigidi ad elio possono essere meno soggetti a danni causati dal calore e dall’usura.
- Maggiore efficienza energetica: poiché i dischi rigidi ad elio generano meno calore, possono essere alimentati con meno energia elettrica rispetto ai dischi rigidi tradizionali. Ciò può ridurre i costi operativi e aumentare l’affidabilità a lungo termine.
- Maggiore velocità: poiché l’elio crea meno attrito, i dischi rigidi ad elio possono funzionare a velocità di lettura e scrittura più elevate rispetto ai dischi rigidi tradizionali.
Tuttavia, i dischi rigidi ad elio sono anche più costosi rispetto ai dischi rigidi tradizionali, quindi potrebbero non essere la scelta migliore per tutti gli usi.
Toshiba X300 Performance 14TB (Mod.HDWR21E)
Il disco che abbiamo in prova fa parte della famiglia X300 ed in particolare è il modello HDWR21E da 14TB venduto ad un prezzo tra i 280 e 310 euro.
Le sue caratteristiche sono quindi 256MB di buffer cache, 7200 RPM e isolamento ad Elio. Il disco viste le dimensioni e la velocità di rotazione è particolarmente indicato per applicazioni di videoediting o per i PC da gaming, ed è proprio in ambito gaming che si concentreranno le nostre prove real world.
Prima però una serie di test sintetici effettuati con le nostre suite di benchmark per dischi rigidi.
CrystalDiskMark
CrystalDiskMark64 esegue una serie di test di lettura e scrittura sull’unità di archiviazione selezionata per misurare le prestazioni. I test possono essere eseguiti in diverse modalità, tra cui:
- Sequential: test di lettura e scrittura sequenziale, che simula l’accesso ai dati in un file grande come un video o un film.
- Random: test di lettura e scrittura casuale, che simula l’accesso ai dati in un file con un gran numero di piccoli file come una cartella di immagini o una raccolta di canzoni.
- 512K: test di lettura e scrittura che utilizzano blocchi di dati di 512 KB.
- 4K: test di lettura e scrittura che utilizzano blocchi di dati di 4 KB.
Il programma esegue un numero specificato di iterazioni per ogni test e fornisce una valutazione delle prestazioni in termini di velocità di trasferimento dei dati in MB/s.
Atto Disk Benchmark
Atto Disk Benchmark è uno strumento incredibilmente semplice da usare e permette di visualizzare, grazie a una semplice interfaccia grafica, la velocità di trasferimento sequenziale (sia in scrittura che in lettura) di una specifica partizione del disco, con una coda di comandi variabile. Per ottenere la massima velocità si può selezionare una coda di comandi con un valore di 10; i risultati variano leggermente con un valore superiore a 4, ma in questo caso la valutazione viene fatta sul picco che può essere raggiunto dal disco.
Nel test di seguito abbiamo effettuato lo stesso test, eliminando la cache, grazie all’opzione Bypass Write Cache. Come è possibile vedere nelle due immagini qui sotto, rispettivamente con un file di dimensioni di 4 e 8 GB questo non incide sulle velocità massime, ma piuttosto sulla stabilità delle velocità rispetto a quelle indicate nel test con cache.
Prestazioni in-game
In questo paragrafo analizzeremo i tempi di avvio di diversi giochi installati sul Toshiba X300, aggiornando questa tabella con titoli nuovi non appena avremo possibilità di testarli su questo disco.
Nome gioco | Primo filmato | Menù di start | Avvio partita |
God of War | 10s | 34s | 11,88s |
Elden Ring | 21s | 23s | 15s |
The Callisto Protocol | 14,31s | 45s | 4s |
Marvel’s Spider Man Miles Morales | 14,56 | 39,25 | 14,96 |
Resident Evil 7 – Biohazard | 19,55s | 29s | 6s |
Nier: Automata | 14s | 29,71s | 20,17s |
Rumorosità
Come abbiamo chiarito nei primi paragrafi esistono diversi modelli di Toshiba e per quanto riguarda la rumorosità la più grande differenza sta nell’utilizzo dell’Elio come materiale isolante. Se infatti le versioni non ad elio avevano tra i punti deboli proprio una certa rumorosità, in questo caso Toshiba dichiara una bassissima rumorosità in idle, di appena 20dB. Naturalmente si tratta di un valore che va contestualizzato nel mondo reale dove la rumorosità del disco si unisce a quella degli altri componenti del PC, Ventole case, CPU, GPU ecc.
Con questo Toshiba X300 da 14TB mod. HDWR21E partendo da una rumorosità di base del nostro pc di circa 34dB (misurazione eseguita a case chiuso, ad una distanza ravvicinata al disco di appena 20CM) il rumore in idle del disco è completamente assorbito da quello degli altri componenti, lasciando completamente inudibile il disco. Sia in fase di lettura che in fase di scrittura, abbiamo registrato una rumorosità che raggiungeva i 40dB solo in occasione dello spostamento del braccio sul piatto (rumore di un ticchettio), un rumore udibile ma assolutamente nella norma e per nulla fastidioso.
Durabilità (MTTF) e Garanzia
Valutare la durabilità di un disco come questo, senza apparecchiature professionali è del tutto impossibile. L’unico valore che è possibile tenere in considerazione sull’argomento è il MTTF. che sta per “Mean Time To Failure”, ovvero “tempo medio di fallimento” in italiano (a volte anche indicato come MTBF “Mean Time To Failure”). Si tratta di una metrica utilizzata per valutare l’affidabilità di un dispositivo, rappresentando la durata media di funzionamento prima che si verifichi un guasto.
Il MTTF è una stima statistica quindi basata su un campione di dispositivi o sistemi e non garantisce che un singolo dispositivo o sistema funzionerà o non funzionerà per la durata specificata. Inoltre, il MTTF non tiene conto delle riparazioni o delle manutenzioni preventive.
Nel caso di questo Toshiba X300 da 14TB l’MTTF dichiarato è di 600.000 ore contro circa 1Milione di ore dichiarate per il Seagate Barracuda Pro e quasi 2 Milioni per l’UltraStar di WD. Si tratta, dobbiamo chiarirlo ancora una volta, di valori statistici e con carichi di lavoro che è praticamente impossibile da replicare nell’utilizzo quotidiano, ma resta uno dei punti deboli del dispositivo. Peraltro non supportato da una garanzia in linea con i prodotti concorrenti. In questo caso infatti, la garanzia si ferma a 2 anni contro i 5 di Seagate e Western Digital
Commento finale
Toshiba X300 (14TB mod. HDWR21E) è un disco eccellente sia dal punto di vista delle prestazioni che da quello della rumorosità (la versione ad Elio) ed è ideale sia per workstation dedicate al video editing sia per rig da gaming costruiti con un occhio al prezzo. Se considerate che soluzioni concorrenti con caratteristiche paragonabili come gli UltraStar di WD e i Barracuda Pro di Seagate hanno un prezzo medio su strada più alto del 10-15%, questo Toshiba X300 da 14TB (mod. HDWR21E) offerto ad un prezzo di 300 euro (qui in offerta a 237 euro) è sicuramente un best buy, a patto però di accettare una garanzia di soli due anni contro i cinque offerti dalla concorrenza e un MTTF decisamente inferiore.