A poco meno di un anno dal divertente Il Prigioniero della Pietra Verde, lo storico brand nato dall’immaginazione dell’artista belga Peyo torna con I Puffi – Dreams. Una nuova incursione nel mondo del platforming, stavolta tuttavia non affidato ad OSome Studio bensì ad Ocellus Studio, che si ritrova così ancora tra le mani una IP nata sulle pagine di un fumetto. Solo qualche tempo fa, il team si era infatti distinto con MARSUPILAMI – HOOBADVENTURE, un piacevolissimo adattamento in stile Donkey Kong Country delle avventure del buffo animaletto immaginato da André Franquin. Un titolo passato sotto silenzio al grande pubblico, capace tuttavia di lasciare un ottimo ricordo tra i fan più sfegatati delle piattaforme a scorrimento. Sviluppatori dal talento innegabile, che attendavamo curiosamente di poter vedere nell’ambito di nuovo lavoro.
Questa ennesima incurisione nel prolifico universo de I Puffi, dopo aver ospitato anche corse sui kart nonché party game, rappresenta dunque al contempo un banco di prova per il team francese ma anche per la stessa proprietà intellettuale IMPS. Il ritorno nel campo del platforming, a spasso tra mondi onirici, potrebbe aver attestato la vera vocazione del franchise in ambito videoludico?
I Puffi – Dreams è disponibile dal 24 Ottobre per PC (via Steam), PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox One ed Xbox Series.
Versione testata: PlayStation 5
Sogno o son desto?
Gargamella ha escogitato l’ennesimo piano malvagio per catturare i Puffi. Stavolta l’arcigno stregone escogita una maledizione in grado di colpire i cespugli di salsapariglia. I piccoli esserini blu si accorgono troppo tardi dell’inganno, dopo averne assaggiato le bacche ed essere scivolati in un sonno profondo. Grande Puffo, scampato fortuitamente all’incantesimo, comprende il grave pericolo: è necessario salvare tutti i suoi concittadini dal regno dei sogni, liberandoli dai loro incubi prima che il malvagio Gargamella raggiunga il villaggio. Per riuscire nell’impresa, il saggio leader dei Puffi elabora un modo per entrare nel mondo onirico per risvegliare il sognatore di turno e riportarlo alla realtà. Inizierà una frenetica corsa contro il tempo per la salvezza.
Il preambolo narrativo fornisce alla produzione Ocellus Studio il pretesto ideale per divertirsi palleggiando con disinvoltura ambientazioni e level design. Il mondo onirico si adatta perfettamente ad una vasta gamma di situazioni e suggestioni, mutuate non solo sulle caratteristiche specifiche di alcuni omini blu (immancabili i livelli a base di dolci per Puffo Chef, ad esempio) ma che strizzano l’occhio anche all’idraulico di casa Nintendo. I Puffi – Dreams attinge infatti non solo dall’impostazione isometrica di Super Mario 3D World, ma anche dall’estro di Super Mario Galaxy. Lo fa tuttavia senza un intento meramente emulatorio (né tantomeno ruffiano), bensì traendone una giusta ispirazione per creare qualcosa di personale ed affascinante.
Il merito è anche di un comparto artistico che convince sotto tutti i punti di vista. Nonostante non possa vantare particolari traguardi tecnici, il colpo d’occhio colpisce grazie ad un vivace uso dei colori nonché ad una cura generale davvero apprezzabile. Anche la colonna sonora è assolutamente ispirata, con un’attenzione generale che richiama (con le dovute proporzioni) le composizioni orchestrali del fortunato successore di Super Mario Sunshine. Unica pecca? Peccato per una presentazione generale piuttosto scialba dedicata ai menù ed all’hud: si poteva fare sicuramente di più.
I sogni son desideri di felicità
Se le fonti di ispirazione sono piuttosto palesi, Dreams sa distinguersi efficacemente per un sapiente mix tra ritmo, creatività e divertimento.
Nel viaggio della nostra controparte puffosa attraverso i sogni dei propri amici, sarà possibile esplorare mondi tematici, misurarsi con sfide sempre diverse ed affrontare gli immancabili boss. Nessun mondo aperto, bensì una selezione di livelli tendenzialmente lineari che tuttavia sorprendono per inventiva ed originalità. In alcune sezioni sarà impossibile saltare per via di una sostanza appiccocosa, ad esempio. In altre dovrete rimbalzare su imprevedibili cuscini per superare gli ostacoli, armarvi di martello per farvi strada o addirittura assistere a rivoluzioni di inquadratura che ci hanno ricordato alcune delle galassie esplorate dal buon vecchio Mario. A colpire sono dunque le idee messe sul piatto dal team di sviluppo, che ha sfruttato pienamente l’occasione per sottolineare ancora una volta tutte le proprie capacità.
Ovviamente non sono solo l’eterogeneità delle idee ad averci colpito, ma anche la solidità del titolo in quanto platform.
Anziché limitarsi a riprorre un sistema di controllo mutuato dai grandi classici, Ocellus Studio ne elabora una variante solida ed intrigante. Il personaggio principale può ovviamente saltare per superare ostacoli e schiacchiare gli avversari, ma può anche utilizzare strumenti, aumentare il proprio slancio correndo, planare per brevi tratti e generare una bolla sospensiva a mezz’aria. Una risorsa, quest’ultima, particoralmente utile ed al contempo affascinante. Immaginate di aver preso male i tempi e ritrovarvi senza una piattaforma a scomparsa sotto i piedi. La bolla vi permette di impedire di precipitare nel vuoto, in attesa di cogliere il momento giusto per superare illesi un baratro. Ma oltre ad essere uno strumento “salvavita”, la bolla garantisce anche una possibilità per estendere un salto con planata. Una volta generata infatti potrete decidere di tuffarvi da essa per guadagnare metri (o centimetri?) preziosi al termine di una sezione platform. Una capacità davvero utile.
La fabbrica dei sogni
La compattezza de I Puffi – Dreams passa anche attraverso l’analisi dell’offerta ludica complessivamente considerata.
Oltre alla bellezza ed imprevedibilità delle situazioni ludiche messe in scena nei livelli, ciascuno di essi prevede un buon numero di collezionabili. Alcuni sono celati dietro particolari interazioni o rappresentano segreti da trovare con una accurata ricerca (come i rocchetti di filo ed i funghetti blu), viceversa troverete le bacche in vaste quantità. Mentre la raccolta dei primi permette di accedere ad ulteriori livelli nascosti, le seconde rappresentano la valuta principale del titolo. Il loro impiego permette infatti di sbloccare personalizzazioni estetiche con le quali dare più carattere al nostro (altrimenti anonimo) Puffo. Per poter completare il titolo occorrono una decina di ore: forse poche per alcuni, ma quando la qualità è questa (e pure il price tag sorride) possiamo solo esserne felici.
Sul bilanciamento della difficoltà, non abbiamo riscontrato particolari osservazioni. I Puffi – Dreams vuole proporre un titolo adatto ad ogni fascia di età. In questo senso, mentre risulta facilmente completabile dai più piccoli, richiederà un minimo di impegno anche per i veterani delle piattaforme soprattutto in concomitanza con i boss (o nella ricerca dei segreti meglio nascosti). Sebbene si tratti di un’esperienza dunque molto equilibrata, dobbiamo comunque ammettere che l’ago della bilancia propende il più delle volte verso una marcata accessibilità. Alcune sezioni infatti sono davvero molto semplici e non rappresentano mai una reale preoccupazione. Semmai, avremo preferito qualche sfida extra più frizzantina, come apprezzato ne Il Prigioniero della Pietra Verde.
Un plauso anche alla modalità cooperativa. Il titolo può essere infatti affrontato integralmente da due persone in modalità locale. Non che ci siano particolari variazioni nell’impianto ludico, visto che l’esperienza resta fondamentalmente la stessa. Tuttavia fa piacere quando uno sviluppatore presta attenzione a talune esigenze: la possibilità di giocare fianco a fianco con amici o figli è sempre da encomiare.
Commento finale
Dreams conferma, ancora una volta, quanto la reale dimensione videoludica de I Puffi sia nel platforming. I talentuosi sviluppatori di Ocellus Studio realizzano un titolo divertente, colorato e ricco di idee adatto sia ai giovannissimi sia ai giocatori più navigati. Le fonti di ispirazione sono evidenti ma anziché essere pigramente riproposte, esse vengono invece omaggiate con creatività, sagacia, coraggio e competenza. Una piccola sorpresa dell’autunno 2024, nonché una ulteriore gran bella produzione dedicata agli omini blu nati dall’immaginazione dell’artista belga Peyo.