Recensione in pillole – V Rising

I vampiri sono da sempre una delle figure più iconiche dell’immaginario horror. Aglio e paletti di legno conficcati nel cuore accompagnano i succhiasangue in ogni opera da Dracula in poi. Tuttavia, non molti giochi riescono a replicare l’esperienza dell’essere un vampiro. Oggi vi parliamo di V Rising, interessante titolo sviluppato da Stunlock Studios che ci mette proprio nei panni di una creatura delle tenebre.


Versione testata: Steam


Che gioco è?

V Rising è un gioco di ruolo in terza persona nel quale vestiremo i panni di un vampiro. Il giocatore potrà vagare per delle mappe che si possono creare sfruttando un’editor che genera dei seed di mondo sempre diversi e permette di settare ogni aspetto degli elementi al suo interno.

Una volta creato il mondo di gioco e personalizzata la nostra creatura, ci troviamo immersi in questa mappa nella quale potremo vagare in completa libertà. Qui potremo accumulare risorse, affrontare creature e creare il nostro castello sfruttando un sistema di costruzione davvero interessante. Tutto il materiale che troveremo nelle nostre esplorazioni, infatti, è utilizzabile all’interno della nostra base per creare oggetti sempre più avanzati e rendere sempre più sicuro il rifugio.

Nelle sue fasi più avanzate, il titolo di Stunlock Studios ci permette, inoltre, di soggiogare gli esseri umani in modo da creare un vero e proprio clan di vampiri. Anche in questo caso, i parametri che regolano la grandezza massima del nostro clan sono settati all’inizio della nostra avventura grazie alla creazione del mondo.

Sotto l’aspetto del gameplay, V Rising sfrutta un sistema di attacco tipico dei GDR che vede la presenza di skill di attacco che vanno a variare le semplici combo di spada. Le abilità sono di difesa, di attacco o di buff e si possono espandere e cambiare sbloccando i progetti nel progredire dell’avventura. Tutti questi elementi sono disponibili in parecchie modalità differenti che rendono il titolo decisamente longevo. Sia in modalità offline che online, inoltre, potremo scegliere se giocare la modalità PvP o PvE.

Perché giocarlo?

V Rising si dimostra un titolo decisamente valido in praticamente tutti i suoi aspetti. Il gameplay è pulito e ben bilanciato e costituisce un’esperienza piacevole sia nelle fasi di lotta che in quelle di costruzione. Il sistema di crafting dell’equipaggiamento e di creazione della propria fortezza, inoltre, sprona il giocatore ad avere sempre nuovi stimoli e nuovi obiettivi da raggiungere.

Allo stesso modo, i boss e gli accampamenti da assaltare creano continue motivazioni che ci portano ad affrontare scontri. Molti boss, infatti, una volta sconfitti ci ricompensano con materiali rari o progetti per sbloccare nuovo equipaggiamento o nuovi oggetti per la nostra base. Questi sono tracciabili grazie a un’oggetto all’interno del nostro rifugio che li cataloga e ne segue l’odore del sangue in una meccanica interessante che ci porta ad esplorare la mappa alla loro ricerca.

Altro punto di forza per V Rising è la possibilità di avviare la nostra avventura sfruttando diverse modalità. Sotto l’aspetto pratico, non ci sono differenze sostanziali ma la possibilità di giocare online o offline rende la partita piuttosto differente. Oltre alla possibilità di giocare anche online, possiamo decidere se la nostra avventura sarà incentrata sul PvP o sul PvE. Provando il titolo con altre persone reali, questa alternativa si rivela decisamente gradevole e accontenta tutti i tipi di giocatore.

Perché no?

V Rising è un titolo che ha decisamente superato le aspettative, sia dei giocatori che degli sviluppatori come dimostrano i dati di vendita al lancio. Tuttavia, il gioco non è perfetto e presenta alcuni aspetti che si possono migliorare. Si tratta di cose marginali che sono soggette ad un parere personale di chi scrive e, pertanto, potrebbero non essere condivisibili.

Ad ogni modo, alcune minuzie che non ci hanno fatto impazzire sono l’impossibilità di accelerare il tempo quando si dorme all’interno della nostra bara. Nel titolo di Stunlock Studios, infatti, il giorno è ovviamente pericoloso per la nostra salute. I raggi del sole, se assorbiti per troppo tempo, ci porteranno infatti a subire gravi danni agli hp fino alla nostra morte. Per evitare questo inconveniente, tuttavia, esistono alcune soluzioni tra cui sfruttare le ombre degli alberi o gli oggetti che, all’interno della nostra base, creano nuvole che coprono il sole. Tuttavia, la soluzione priva di rischi è quella di sfruttare la luce diurna per dormire. Per fare ciò, il giocatore si rifugia in una bara ma, appunto, il tempo continua a scorrere alla stessa velocità costringendoci a rimanere al suo interno per diversi minuti se vogliamo aspettare il tramonto.

Inoltre, in V Rising non possiamo sfruttare il teletrasporto se portiamo con noi degli oggetti. Anche in questo caso, potendo conservare i nostri oggetti in delle casse, il problema non è irrisolvibile. Tuttavia, durante le scorribande in punti piuttosto remoti della mappa, sarebbe comodo tornare al nostro rifugio con il teletrasporto senza rischiare di finire arrostiti dal sole.

Infine, il titolo di Stunlock Studios non è localizzato in italiano. Questo è probabilmente il più grande dei difetti del gioco. Soprattutto se si considera che il gioco presenta già diverse altre traduzioni e quella italiana sarebbe senza dubbio un’aggiunta gradita.

Commento finale

V Rising è uno dei titoli più interessanti di quest’ultimo periodo. Le sue meccaniche intuitive ma profonde rendono il gioco di Stunlock Studios una piccola perla del genere. Il gameplay offre svariate possibilità e fornisce costanti obiettivi da raggiungere e motivazioni per proseguire nell’avventura. La creazione di un rifugio che, col tempo, si trasforma in un vero e proprio castello medievale è sicuramente la dinamica che più di tutte porta il giocatore a voler vagare per la mappa in cerca di risorse. Inoltre, le diverse modalità di gioco contribuiscono ad aumentare sensibilmente la longevità del titolo.

Di contro, V Rising presenta alcune potenziali migliorie che risiedono in piccoli elementi di gameplay che non ci hanno convinti a fondo. Innanzitutto, l’impossibilità di tele trasportarci con il bottino delle nostre scorribande è una limitazione che non abbiamo apprezzato fino in fondo. In seguito, l’impossibilità di far scorrere rapidamente il tempo mentre si dorme, quantomeno nelle partite offline, è un ulteriore limite che non può renderci del tutto soddisfatti. Infine, la mancanza della lingua italiana è probabilmente la più grande pecca di questo titolo dall’enorme qualità.

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8.0

Il vampirismo allo stato puro


V Rising è uno dei titoli più interessanti di quest’ultimo periodo. Le sue meccaniche intuitive ma profonde rendono il gioco di Stunlock Studios una piccola perla del genere. Il gameplay offre svariate possibilità e fornisce costanti obiettivi da raggiungere e motivazioni per proseguire nell’avventura. La creazione di un rifugio che, col tempo, si trasforma in un vero e proprio castello medievale è sicuramente la dinamica che più di tutte porta il giocatore a voler vagare per la mappa in cerca di risorse. Inoltre, le diverse modalità di gioco contribuiscono ad aumentare sensibilmente la longevità del titolo.

Di contro, V Rising presenta alcune potenziali migliorie che risiedono in piccoli elementi di gameplay che non ci hanno convinti a fondo. Innanzitutto, l’impossibilità di tele trasportarci con il bottino delle nostre scorribande è una limitazione che non abbiamo apprezzato fino in fondo. In seguito, l’impossibilità di far scorrere rapidamente il tempo mentre si dorme, quantomeno nelle partite offline, è un ulteriore limite che non può renderci del tutto soddisfatti. Infine, la mancanza della lingua italiana è probabilmente la più grande pecca di questo titolo dall’enorme qualità.


PRO

Gameplay ben curato, Parecchie modalità giocabili, Molta libertà di scelta

CONTRO

Qualche difetto di gameplay, Manca l'italiano
Antonio Rodofile
Antonio Rodofile
Già da prima di imparare a scrivere, i miei genitori mi hanno messo un pad tra le mani. Quel pad, nel corso degli anni, ha cambiato forma, dimensioni, peso ma la passione è rimasta invariata. Dopo tanti anni di studi tra media, cinema e videogiochi, sono sbarcato un po' per caso e un po' per destino nella critica videoludica che concilia le mie due più grandi passioni: scrivere e giocare.

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