La prova su strada
Per usare il Kinect c’è inoltre bisogno di preparare la stanza, creando un certo spazio tra voi ed il televisore.
Abbiamo verificato che la periferica, sebbene inizi a rilevare decentemente i movimenti già da una distanza di 1,5 metri, è consigliabile posizionarsi ad almeno 2 metri ed avere almeno un metro su ogni fianco per permettervi di compiere movimenti laterali e con le braccia senza rischiare di farsi male o danneggiare l’arredamento.
Questo lo spazio necessario per giocare da soli, se in due invece bisogna spostarsi a minimo 2,5 metri di distanza ed avere il doppio dello spazio per i movimenti laterali.
Finita l’installazione e la preparazione dell’area di gioco, si passa ad eseguire la taratura della periferica; non preoccupatevi, basta seguire a video le istruzioni che vengono mostrate e dettate dalla vostra Xbox 360 e in meno di 10 minuti sarete pronti a giocare.
Il primo impatto è sicuramente spettacolare, effettivamente il Kinect riesce non solo a vedervi ma anche a rilevare i vari movimenti di braccia mani della testa e del torso, riuscendo con una certa precisione anche a rilevare torsioni e rotazioni.
Il lag, ritardo tra l’ esecuzione del movimento e riproduzione su schermo, è quasi inesistente, sebbene quest’ultimo vari da gioco a gioco, e resta fondamentalmente molto preciso, almeno nei limiti necessari al controllo del nostro alterego nei diversi mondi virtuali, mostrando come la migliore o peggiore implementazione in termini di risposta sia un fattore determinato prevalentemente dalla bravura delle singole software house e dei loro team interni, piuttosto che dalla bontà o meno della periferica.
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L’utilizzo della dashboard si rivela intuitivo, semplice e immediato. La nostra mano controlla una manina come fosse un cursore, per selezionare basta soffermarci sull’icona interessata, e una barra colorata a riempimento ci informerà dell’avvenuta ricezione del comando, accettando come un click l’operazione. Anche in questo caso il rilevamento è ottimale ed una volta agganciato il cursore della mano non è un problema controllarlo usando indistintamente la destra o la sinistra, ovviamente non usandole nello stesso momento. Manca al momento il riconoscimento vocale in quanto non è stata rilasciata la gestione della pronuncia italiana. Per poter sfruttare il controllo vocale sarà possibile comunque impostare la lingua in inglese e naturalmente avere una buona conoscenza della stessa.
Come funziona ?
La periferica è composta da una lente ottica RGB, due sensori di profondità 3D, un microfono multi canale e un motorino. La lente ottica RGB riprende le immagini, i due sensori di profondità 3D sono un proiettore infrarosso e una lente infrarosso che scansionano la stanza e rilevano ogni oggetto e/o persona presente, il mirofono multi canale percepisce le voci da diversi punti in modo da gestirli in modo ottimale.
Abbiamo testato il Kinect in varie condizioni di illuminazione: con luce diurna diretta e diffusa, con luce artificiale posta in varie posizioni della stanza ed anche in tarda serata illuminati dal solo riflesso del televisore. Con nostra sorpresa il Kinect non ha mostrato alcun problema evidente continuando a rilevare i nostri movimenti con precisione.
Unico appunto è sul riconoscimento automatico del volto per l’accesso automatico con il nostro ID che alcune volte fallisce, ma ripetendo, come consigliato nel manuale, la configurazione del riconoscimento facciale più volte ed ogni volta con differenti condizioni di luce ed in vari momenti del giorno, il problema quasi scompare, come se il sistema registrasse le varie condizioni in modo da non commettere più errori.