Negli ultimi anni il mondo dell’industria tech pare totalmente concentrato su due nuove tendenze: l’efficienza energetica dei dispositivi, con il superamento delle tecnologie x86 per i processori e l’intelligenza artificiale, una tecnologia dagli indubbi vantaggi ma che porta con se anche il dibattito tra industrie e professionisti del settore sulle problematiche umane e lavorative che il loro abuso può comportare. I discorsi, ampi e ormai non più così futuristici, ora risuonano persino tra l’utente comune, che nell’ultimo periodo, oltre a poter utilizzare modelli come ChatGPT-4 di OpenAI direttamente sui propri browsers, finalmente può trovare in commercio device pensati attorno a queste nuove tecnologie in continuo sviluppo.
ASUS ha abbracciato al 100% queste nuove tendenze e con il nuovo ASUS Vivobook S 15 OLED, forte di una doppia collaborazione con due dei più importanti player sul mercato, Microsoft e Qualcomm, ci mostra cosa è possibile realizzare grazie ai nuovi processori con architettura ARM e le potenzialità di Copilot+, l’assistente IA di Microsoft.
L’ultraportatile che abbiamo avuto piacere di provare è però risultato forse troppo visionario, a tratti segnato dalle scelte compiute, e ci ha lasciato tanto esterrefatti dalla sua offerta hardware, quanto perplessi per le sue carenze software. Ma se siete alla ricerca di un laptop con uno stupendo pannello OLED, un’ottima autonomia e non avete paura delle nuove proposte tecnologiche, scoprite assieme a noi il futuro immaginato da ASUS con questo Vivobook S 15.
Design e costruzione
Riposto all’interno di una scatola trasportabile e monocromatica, fatta eccezione per lo stiloso logo scuro, il Vivobook S 15 arriva avvolto in un rivestimento antigraffio. Una volta estratto dalla sua custodia, questa si può trasformare in un improvvisato supporto di lettura per la macchina. Al suo interno, oltre al laptop troviamo il caricatore con presa schuko da 90v e la manualistica.
L’ ASUS Vivobook S 15 OLED, come di consueto negli ultimi prodotti della compagnia asiatica, è un esemplare di stile ed estetica minimalista.
Le linee taglienti si alternano in maniera armonica ad angoli smussati, presenti sia frontalmente nell’intaglio per aprire il portatile, sia nella particolare griglia posteriore per la dissipazione del calore. ll design della scocca, interamente in metallo, evidenzia ulteriormente il grande fascino di questo portatile e la cura ai dettagli, evidente in particolare con l’incisione del nome del modello sia nella parte posteriore del monitor, che nella cornice frontale.
Al tatto liscio e senza imperfezioni, la superficie del laptop seppur piacevole alla vista, porta con sè la necessità di pulire costantemente la sua scocca. Con l’uso quotidiano del device, a fine serata anche le più piccole impronte possono finire per imbruttire il portatile. Con misure di 35.26cm di lunghezza, 22.69cm di profondità e soli 1.59cm d’altezza, il peso di questo 15 pollici ci ha stupito, andando a raggiungere solamente 1.42Kg e posizionandosi quasi in competizione con Ultrabook come lo Zenbook 14 OLED, pur avendo una diagonale in 16:9 più importante.
Nella parte inferiore della scocca i supporti in gomma rialzano la macchina facilitando l’espulsione del calore. Le cerniere del monitor a vista sono di tipo lay flat il che permette al portatile di essere completamente disteso su un piano. Ottima la presenza di un doppio sistema di ventole situate nel lato inferiore, oltre che due grande intagli per facilitare ulteriormente il lavoro dei dissipatori.
Le dimensioni sono sfruttate alla perfezione. Sul portatile infatti è presente un trackpad enorme e una tastiera completa di isola Numpad; cosa che sarà particolarmente importante per tutti i professionisti, che non dovranno preoccuparsi di dover apprendere nuovi comandi macro per richiamare spreadsheats o tools importanti.
Specifiche tecniche PC
Vediamo ora la componentistica e le caratteristiche hardware, dell’ ASUS Vivobook S 15 OLED in maniera dettagliata:
- Processore: Snapdragon X Elite X1E78100 fino a 3.4GHz (42MB Cache, 12 core, 12 thread); con tecnologia NPU Qualcomm Hexagon fino a 45TOPS
- Scheda video: Qualcomm Adreno
- Memoria Ram: 16GB LPDDR5X saldata sul sistema (In commercio sono disponibili modelli con 32GB LPDDR5X)
- Archiviazione Interna: 1TB M.2 NVMe PCIe 4.0 SSD
- Display: Tecnologia OLED da 15.6 pollici in risoluzione 3K a 120Hz, rapporto 16:9 con certificazione VESA HDR True Black 600
- Tastiera: Tastiera completa Chiclet con Layout QWERTY per l’Italia, con retroilluminazione a 1-Zona RGB
- Audio: Tecnologia Smart Amp, e microfono integrato
- Videocamera: FHD con funzioni IR per il supporto di Windows Hello, con otturatore per la privacy
- Rete e Internet: Wi-Fi 7(802.11be) (Tri-band) 2*2 con scheda wireless Bluetooth 5.4
- Batteria: 3 celle Li-ion da 70WHrs
- Porte I/O: 2 x USB 3.2 Gen 1 Type-A, 2 x USB 4.0 Gen 3 Type-C con supporto per Display e Ricarica, 1x HDMI 2.1, 1x 3.5mm Combo Audio Jack, Lettore schede Micro SD
- Dimensioni e Peso: 35.26 x 22.69 x 1.47 ~ 1.59 cm per 1.42Kg
Una volta acceso, l’occhio viene guidato verso l’incredibile pannello OLED da 2880 x 1620 pixels – una risoluzione non particolarmente comune e forse più nota come “3K” – in rapporto 16:9. Un pannello eccezionale che mai ci saremmo aspettati di vedere in un laptop con questo price point così basso. Dotato di refresh rate variabile, capace d’arrivare fino a 120Hz, con tempo di risposta di soli 0,2ms, il display presenta una certificazione VESA HDR True Black 600, capace di raggiungere in modalità HDR il picco di luminonsità di 600nit. Con un valore di 100% in gamma di colori DCI-P3, e una visualizzazione massima di 1,07 miliardi colori, il pannello lucido ci è parso sufficientemente adeguato per lavori occasionali su immagini digitali, mentre è stato ben oltre la media per quanto riguarda il consumo delle nostre serie preferite.
Grazie allo spazio disponibile per la diagonale, l’ ASUS Vivobook S 15 OLED presenta un set di porte più che adeguate per ogni utilizzo. Sul lato destro della scocca si trovano doppie prese USB 3.2 Gen 1 Type-A, essenziali per utilizzare ogni tipo d’apparecchio; mentre sul lato sinistro troveremo altrettante porte USB 4.0 Gen 3 Type-C capaci non solo di fornire un collegamento diretto come Dysplay Port, ma anche di fungere da porte di ricarica rapida, grazie alla tecnologia Easy Charge. Trovano inoltre spazio anche un classico collegamento HDMI 2.1, un jack audio 3.5mm in combo per cuffie o microfono, e un lettore schede Micro SD, utile per gli amanti della fotografia sempre in movimento.
Valutate con attenzione in fase d’aquisto le specifiche del modello che state per acquistare, siccome il Vivobook S 15 permette solamente di sostituire il suo SSD M.2 NVMe, mentre i suoi moduli di RAM sono saldati sulla scheda madre; necessità dovuta per l’ottimizzazione della macchina attorno al processore scelto per il suo funzionamento. Da notare che lo smontaggio dell’unità passa attraverso una decina di viti sul vano posteriore, ma una di queste – quella centrale – è ben nascosta sotto una copertura in plastica difficile da rimuovere per l’utente medio.
La già citata combinazione di trackpad e tastiera ci ha lasciato piacevolmente sorpresi. Grazie ai suoi copritasti bombati dalla superficie di 0.2 mm, con una corsa d’attuazione di dei tasti di 1.7 mm, avremo sempre il controllo assoluto della digitazione, e grazie alla tecnologia ErgoSense non dovremo neppure preoccuparci del rumore emesso durante la digitazione. Immancabili i tasti richiamabili con la modalità Funzione, che ci consentono d’utilizzare le Emoji, l’assistente software MyASUS e persino un tasto dedicato per attivare il Copilot, di cui parleremo in separata sede. In più troviamo anche un sistema RGB a zona singola con colori, intensità e animazioni, selezionabili dalla sopra citata applicazione ASUS.
Lo spazioso Trackpad si avvale anche lui dei miglioramenti offerti dalle soluzioni ErgoSense di ASUS, offrendo un punto d’attuazione al click a 0.23 mm, con un ritorno audio silenzioso, lasciando il lavoro di feedback per l’utente all’ottimo responso tattile. In aggiunta potremo anche utilizzare dei comodi gesti per richiamare il controllo del volume, della luminosità dello schermo, e lo scorrimento dei video.
La fotocamera integrata nella parte alta del monitor raggiunge i 1080p, e presenta funzionalità per il riconoscimento facciale in modo da sbloccare il laptop con l’ausilio di Windows Hello. Trova anche posto uno sportellino integrato per la privacy, che può essere spostato per chiudere l’otturatore della webcam da occhi indiscreti.
Prestazioni Utilizzo Quotidiano
Avrete notato che non abbiamo accennato al processore che alimenta questo ASUS Vivobook S 15 OLED, lo Snapdragon X Elite, così come la capiente batteria a 3 celle da 70WHrs. Questo è dovuto al fatto che il portatile è sì capace di raggiungere circa 18 ore d’autonomia, ma solo negli usi meno intensivi, e abilitando modalità conservative estreme. Oltre alle impostazioni automatiche richiamabili da Windows per la preservazione della batteria, con l’ausilio di MyAsus potremo avere ulteriore controllo del dispositivo, tra le altre cose, riuscendo a limitare le velocità delle ventole, e bloccare la frequenza d’aggiornamento del display.
Questo ha però comportato nel nostro caso alcuni sconvenienti problemi, come dei ritardi nella sincronizzazione audio nel consumo di video su Youtube, oppure qualche rallentamento di troppo durante l’utilizzo di Photoshop con immagine dal peso considerevole. Bisogna comunque ricordare che alcuni dei problemi che si potrebbero riscontrare possono derivare anche dall’architettura ARM, che molte volte si ritrova a sfruttare applicativi tramite un layer d’emulazione o interpretazione.
La transizione verso la nuova architettura
In maniera simile a quanto avvenuto in passato nel mondo Mac, che ha attraversato ben due transizioni, la prima dal mondo powerpc (RISC) ad Intel (CISC X86), e la seconda in tempi recenti con l’adozione dell’architettura ARM dei processori Apple Silicon, ora anche il mondo Windows si trova ad avere a che fare con una certa frammentazione del sofware disponibile.
Al momento infatti, è possibile che l’utente si trovi di fronte a tre tipi di software
– App native Windows ARM64 –
Si tratta di app che hanno ottenuto un apposito aggiornamento che li ha resi compatibili con le nuove archittetture ARM. Questo significa che sono in grado di offrire le migliori prestazioni e efficienza energetica. Ad oggi, 14 novembre 2024, il numero delle app native è in costante aumento.
– App x64 emulate
Si tratta di app Windows tradizionali per processori x64 Intel/AMD che però possono funzionare su macchine ARM based attraverso un layer di emulazione. Questo fa sì che abbiano prestazioni inferiori rispetto alle app native.Quanto inferiori dipende dal tipo di app, alcune app hanno prestazioni del tutto simili, altre come ad esempio Adobe Lightroom Classic hanno prestazioni decisamente inferiori rispetto alla controparte x86
– App non funzionanti
Sono app che, nonostante il layer di compatibilità, non sono in grado di funzionare su architettura ARM. Per questo tipo di app, purtroppo, non c’è modo
Fatta questa doverosa premessa e tornando alle prestazioni, per i nostri test abbiamo utilizzato una serie di applicativi con aggiornamenti nativi e altri fruibili tramite layer di compatibilità .
Stressando il portatile, o portandolo alle sue prestazioni standard, abbiamo raggiunto circa le 8 ore d’autonomia, risultato più che accettabile considerando gli svariati scenari in cui è stato testato – tra cui l’utilizzo di Blender, qualche ora di browsing web con annessa visualizzazioni di video, e persino del light gaming in batteria -, ma difficilmente crediamo che l’utente medio si ritroverà ad utilizzare pesanti applicativi quando in mobilità.
Per questo motivo non bisognerà preoccuparsi troppo dell’autonomia della macchina, che nella sua configurazione ottimale, riesce comunque a superare la decina di ore. Ancora una volta gli avanzamenti di questi nuovi processori, che integrano funzioni di APU – e nel caso dello Snapdragon X Elite persino di NPU – con impostazioni standard, riescono a raggiungere prestazioni eccellenti sia in modalità batteria che quando connessi alla corrente elettrica. A dimostrazione della loro grande efficienza energetica in rapporto alla potenza computazionale erogabile.
Riguardo Copilot+ e Windows su ARM
L’ASUS Vivobook S 15 OLED è una macchina la cui fruizione è costruita attorno allo Snapdragon X Elite, e ancora di più al suo Qualcomm Hexagon con i suoi 45TOPS NPU – Neural Processor Units. L’integrazione tra il Copilot di Windows 11 e questo laptop traspare anche nel layout della sua tastiera, con un tasto dedicato che richiama l’IA in maniera quasi istantanea. Purtroppo però non si fa altro che aprire una pagina web verso il servizio Copilot, rendendone quindi per ora inutile l’utilizzo se non connessi via internet.
Sul nostro territorio Copilot giunge anche privo del riconoscimento vocale in italiano, costringendoci alla digitazione per poter conversare con l’IA, facendo venir meno in parte l’idea di poter avere un Jarvis personale come il noto super eroe Marvel. Viene quindi da chiedersi a cosa servano le unità computazionali dedicate per l’intelligenza artificiale; potremmo trovare una risposta nel sistema di Super Resolution per i giochi 3D creato da Microsoft, di cui discuteremo a breve. Per ora quindi, l’integrazione del Copilot risulta essere un mero strumento di marketing, e oltre l’occasionale utilizzo di CoCreator su Paint, non si sentirà mai il bisogno di richiamare questa utility.
Come abbiamo detto il principale problema nell’utilizzo del Vivobook S 15 è la sua architettura basata su ARM. La necessità di verificare con anticipo la presenza di aggiornamenti delle nostre app all’architettura ARM o la possibilità di utilizzo del layer di compatibilità, rendono sicuramente l’esperienza d’uso meno immediata di un classico notebook x86. Nel caso di un editor video professionista, la suite Adobe non supporta ufficialmente il sistema Windows 11 su ARM per quanto riguarda Premiere, e si limita a sfruttare un layer di codifica del programma, andando a compromettere le prestazioni in svariate fasi di editing ed exporting.
La situazione peggiore la vivono certamente i videogiocatori, dove alcuni dei titoli più blasonati, come League of Legends, o Apex Legends, non sono giocabili per via dei sistemi anticheats non supportati su architetture ARM con Windows. Per tenere traccia di quali programmi sono disponibili in forma natia sui nostri dispostivi ARM, o che sono correttamente emulati, Microsoft ha ufficialmente reindirizzato tutta l’utenza ad avvalersi dell’aiuto di pagine come Windows on Arm Ready Software; certamente qualcosa da tenere a mente prima di un possibile acquisto, e per evitare un’indesiderata doccia fredda.
Benchmarks prestazioni
Ai test sintetici siamo partiti con il benchmark di Geekbench, dove i risultati ottenuti hanno rispecchiato quanto lo Snapdragon X Elite si propone di raggiungere con i suoi 12 core e 12 thread, in frequenza massima a 3.4GHz. Parliamo di circa 2440 punti in single-core, e di circa 14120 punti ai test in multi-core, inserendo il processore nella fascia di CPU dal basso consumo con buona efficienza.
Con CrystalDiskMark abbiamo poi controllato il singolo SSD NVMe da 1TB di quarta generazione presente sul dispositivo, ottenendo valori intorno ai 5000 MB/s in lettura, e dei risultati ancora migliori in scrittura, con un punteggio intorno ai 3600 MB/s. Se gli utenti medi non noteranno alcuna differenza, i professionisti potranno fare un sospiro di sollievo vedendo una discreta unità di memorizzazione, capace di sostenere adeguatamente i volumi di trasferimento, sia in entrata che in uscita.
Al test con l’utilissimo sistema di compressione/decompressione 7zip i risultati della CPU sia avvalgono anche del buon SSD, rispecchiano quanto visto in precedenza, con valori tra gli 76000/87000 GiPS -Giga/Bilioni d’Istruzioni al Secondo– con un utilizzo RAM inferiore ai 3GB in un test con 10 passaggi.
PassMark Performance pone l’ASUS Vivobook S 15 OLED nel 50esimo percentile, decretando la soluzione video dell’APU scelta da Qualcom con il suo Adreno l’anello più debole dell’intera offerta.
Come detto in precedenza quindi, la presenza di una GPU non all’avanguardia, ha comportato dei risultati in Cinebench che non sono stati capaci di rivaleggiare con altre soluzioni, dovendo soppesare il carico di rendering per questo test, interamente sulla CPU.
Concludiamo i test sintetici con l’ascolto audio di alcuni brani musicali, e troviamo nuovamente più che accettabile l’esperienza uditiva proveniente dalle casse poste nella parte inferiore del laptop. Come sempre nella linea più importante dei prodotti ASUS, gli speakers lineari godono del supporto del gruppo harman/kardmon, e di funzionalità Dolby Atms per la fruizione.
Prestazioni Gaming
Giocare con l’ASUS Vivobook S 15 OLED è un esperienza possibile, ma non consigliata, per molti motivi. Il più grosso limite viene da Windows su ARM; nel corso delle settimane che abbiamo trascorso utilizzando il device, abbiamo riscontrato che alcuni titoli – e nel caso di Xbox Game Pass intere funzioni – non risultano ancora compatibili, impedendoci di giocare a titoli che sul nostro device sarebbero potuti funzionare senza intoppi.
Ma prima di disquisire sulle problematiche, soffermiamoci un attimo per analizzare i risultati sintetici ottenuti con 3DMark, benchmark per eccellenza delle ultime tecnologie 3D, che in questo caso ha svolto i suoi test alla risoluzione nativa del display, 2880 x 1620 pixels, certamente dei valori non adeguati per l’utilizzo effettivo durante il giocato.
Si parte con Fire Strike, la demo prediletta per le soluzioni in DX11, che segna un valore discreto di 6162 punti. Time Spy riporta 1904 punti, mentre Night Raid, la sua versione pensata per dispositivi lite – come è il nostro caso – termina con 26152 punti. Passando quindi alla demo per le librerie DX12, dove l’architettura ARM potrebbe riscontrare i problemi più grossi, con Steel Nomad raggiungiamo solamente i 505 punti e una media di 5.05FPS, mentre nella sua versione Light si raggiungono i 1993 punti con una media di 14.77FPS.
Anche durante i test sintetici, la costruzione del Vivobook S 15, con la sua doppia soluzione di fan, ha permesso al computer portatile di funzionare senza intoppi, non presentando alcun tipo di problema termico, o considerevole rumore, facendo ben sperare per l’effettiva esperienza di gioco con una selezione di titoli scelti sulla base dei risultati ottenuti.
Come accennato in corso di recensione, il più grande nemico per i giocatori su ambiente Windows su ARM è la compatibilità. Alcuni dei giochi da noi provati senza successo sono i seguenti:
- Dragon Ball FighterZ
- Mafia Definitive Edition
- V Rising
- League of Legends
- Valorant
- Doom Eternal
- Apex Legends
Come se non bastasse, i possessori di un abbonamento Xbox Game Pass, non potranno in alcun modo scaricare e installare i giochi dall’applicazione del servizio, essendo questa funzione non supportata, dovendo quindi ripiegare interamente sul servizio in Cloud per poter usufruire parzialmente della sottoscrizione. Da questo punto di vista il laptop ASUS non manca comunque d’aiutare l’utente, offrendo un modulo Tri-Band capace di collegarsi a servizi di rete in Wi-Fi 7 e avvalersi della tecnologia Qualcomm FastConnect 7800, per minimizzare le latenze durante il gioco in streaming.
Giocare sull’ASUS Vivobook S 15 OLED non è però impossibile, e quando ha funzionato abbiamo avuto un ottima esperienza, capace di toccare in alcuni titoli anche i 60fps, però in risoluzioni a 720p. Al lancio dei dispositivi Windows su ARM, una selezione di titoli è stata presentata come perfettamente funzionanti, mentre altri sono stati dichiarati non funzionanti. Con nostro stupore abbiamo scoperto che a volte è vero il contrario. A distanza di vari mesi, Resident Evil 2, gioco nella lista dei titoli perfetti, presenta ancora strani artefatti grafici in alcune volumetrie, creando del flickering a schermo. Monster Hunter Rise invece, titolo dichiarato non funzionante, ci ha accompagnati per svariate ore con un granitico framerate, e senza alcun intoppo visivo.
Questo non ci ha portato a credere pienamente alle dichiarazioni di Microsoft sull’effettivo funzionamento di alcuni giochi in ambiente ARM. Abbiamo quindi provato ulteriori titoli, ritrovandoci di fronte a situazioni a dir poco bizzarre. Control, gioco molto esoso in termini di risorse, gira su questo portatile con un framerate intorno ai 50Fps a 720p, mentre un gioco come Yakuza 0, tecnicamente meno dispendioso, ha faticato a mantenere un framerate costante intorno ai 60fps alla medesima risoluzione.
Indagando a fondo sull’esperienza offerta, abbiamo anche appreso della presenza della soluzione Microsoft denominata Super Risoluzione, una sorta di ricostruzione d’immagine unito a dello sharpening, che dovrebbe sfruttare la potenza dell’NPU presente sul laptop, e che è capace di scalare immagini in bassa risoluzione su monitor con risoluzioni maggiori – come il nostro caso -. Purtroppo però abbiamo constatato che l’utilizzo di questa funzione comporta un aumento considerevole di stuttering, rendendo l’uso controproducente, portandoci a disattivare del tutto questa features. Per di più, visto la grande densità poligonale data dall’ottimo pannello OLED, non abbiamo percepito un reale miglioramento dell’immagine, tolto forse un leggero aumento di nitidezza. Ulteriore nota negativa è la completa assenza da parte di Qualcom di nuovi drivers per la sua GPU Adreno, che latitano ormai da maggio del 2024.
Amanti dell’emulazione state ugualmente attenti, perché alcuni emulatori, come RPCS3 o il defunto Ryujinx, non sono compatibili con ARM su Windows, e anche qui le performance potrebbero differire anche drasticamente a seconda del gioco che vorrete provare – principalmente per titoli 3D -, ma non dovreste avere problemi a emulare fino alla sesta generazione di consoles. Il nostro consiglio, dove possibile, è d’installare l’applicazione solo quando disponibile in maniera nativa per architettura ARM.
Commento finale
L’ASUS Vivobook S 15 OLED è certamente un portatile dall’ottimo pedigree, ma tra un eccellente pannello, un design accattivante e una componentistica interna di prim’ordine, si cela l’incertezza del futuro. In questo caso un futuro fatto d’intelligenza artificiale tramite il Copilot di Windows completamente da rivedere, e una nuova architettura – ARM – che purtroppo non sembra completamente integrata con l’ultimo sistema operativo di Redmond.
Con un prezzo a partire da 1200€ per la versione base – e 100€ in più per una versione con il processore da noi provato, lo Snapdragon X Elite, e 32GB di RAM – possiamo consigliare questo dispositivo solo ai più avventurosi disposti a provare qualcosa sulla carta d’innovativo, o a coloro che sono certi della presenza di un aggiornamento ARM per le loro app preferite.
Pur essendo un portatile con ben pochi difetti dal punto di vista della componentistica hardware – Asus sotto questo profilo ha fatto un lavoro eccellente – i principali difetti sono quindi ascrivibili a Microsoft e agli sviluppatori che ancora tardano nell’abbracciare il futuro del computing basato su ARM.