Recensione Mass Effect 2


Tutto e subito

Quanto detto obbiamo dire accade nonostante la componente ruolistica sia stata effettivamente ridimensionata rispetto al predecessore. Sembra infatti che l’intento di Bioware fosse quello di rendere Mass Effect 2 il più accessibile possibile, anche al neofita del genere. In questo senso, è sparita totalmente la gestione dell’inventario, affidata questa volta ad armamentari collocati sulla propria astronave o in punti sparsi nei vari pianeti dalla quale sarà possibile “vestire” ed armare i propri personaggi. Un buon numero di statistiche è stato eliminato, ma andando avanti con la storia, noterete come in realtà pare che siano state più che altro nascoste alla vista, proprio per i motivi di “accessibilità” di cui abbiamo detto precedentemente. 1221371-sfdeclazarus3_super_150_84_87Armature, armi e poteri sono infatti potenziabili con nuovi oggetti, reperiti durante le quest o sviluppati internamente dal proprio equipaggio al costo di crediti o minerali raccolti sui vari pianeti visitati. Spostando il discorso sulla fase esplorativa del titolo, e quindi sulla mappa galattica, questa volta la navigazione prende in considerazione diversi aspetti trascurati dal prequel, introducendo ad esempio il carburante, di cui è possibile fare rifornimento in stazioni sparse in tutte la galassia, o le sonde di esplorazione che potranno essere mandate allo scandaglio di corpi celesti sconosciuti alla ricerca di anomalie o minerali preziosi per la ricerca. Per ognuno delle decine di pianeti presenti nello sconfinato universo avrete sarà necessario appunto prima procedere ad una scansione manuale attraverso gli strumenti spettrografici della Normandy e volta individuati i filoni minerari inviare la sonda che raccoglierà per voi quanto trovato.

L’aspetto ruolistico – continuando il discorso interrotto – viene quindi volutamente mascherato per favorire l’azione, questa volta più fluida e meno meccanica, rendendo questo Mass Effect 2 una sorta di FPS-RPG, uno dei crossover più all’avanguardia di questa generazione. Il sistema di coperture ad esempio non avviene più tramite il posizionamento automatico del proprio alter-ego di fronte ad un muro, come nel precedente episodio; per utilizzare una copertura sarà sufficiente premere il tasto A del vostro pad, esattamente come in Gears of War ed in maniera altrettanto funzionale. 1221381-sfdeclazarus9_super_150_84_87Questo espediente permette di avere dei combattimenti più ragionati e meno confusionari, elevati peraltro sotto il valore tattico grazie alla migliorata intelligenza artificiale dei propri avversari. Il controllo diretto sul proprio party di combattimento (sempre per un massimo di tre) quindi diviene ancora più importante, e specialmente in certi casi, saper posizionare i propri commilitoni diventa un requisito importante per portare a casa la pelle.

Anche i poteri a propria disposizione diventano più importanti rispetto al passato, si veda ad esempio l’introduzione di attacchi specifici per debellare le difese energetiche di un avversario: qualcosa di importante se lanciato da un vostro compagno, mentre voi sarete impegnati a sparare dopo la caduta del suo scudo.

La rivoluzione ludica del titolo operata da Bioware tocca quindi vette che potremmo definire perfette per qualsiasi seguito di una importante produzione. Oltre alla semplificazione della parte ruolistica – la quale ripetiamo non è stata eliminata ma semplicemente nascosta alla vista per migliorare il feeling con le sessioni di gioco – abbiamo potuto constatare come l’obiettivo degli sviluppatori sia stato quello di offrire un gioco dallo stesso corpo ma con un anima differente. 1221379-sfdeclazarus7_super_150_84_87Le relazioni con tutti gli elementi della vostra squadra assumono contorni rari da vedersi nella storia del genere, e dovrete essere bravi a saper gestire ogni eventuale lamentela, aiutare nel caso ce ne fosse bisogno (e possibilità) e nel complesso stabilire un rapporto cordiale e lineare che non vada ad intaccare la missione suicida in cui dovrà imbattersi Shepard per salvare la galassia e l’umanità. Il grande lavoro effettuato sul background storico di ogni commilitone è importante, e conferisce ad ognuno di essi un carisma ineguagliabile, quasi da protagonista nonostante stiamo parlando di “semplici” personaggi secondari. Ogni scelta morale che prenderete modificherà naturalmente il corso della trama, grazie anche all’introduzione di una piccola novità nel sistema di dialoghi che vi permetterà di interrompere attraverso una azione improvvisa (bonariamente o meno dipenderà dal vostro allineamento ) un discorso tramite la semplice pressione di un tasto. Questi, rimangono come per il primo episodio, estremamente importanti, rendendo Mass Effect 2 si, un titolo comunque dove le fasi di shooting sono numericamente elevate, ma anche dove il dialogo è altrettanto importante, e se considerate che è difficile trovare – tra i millemila presenti – una conversazione noiosa capite da soli quanto sia importante questo aspetto.

1221369-sfdeclazarus_super_150_84_87Anche le side-quest sono state notevolmente migliorate. Lontane anni luce le gite fuoriporta in lande desolate del primo capitolo, questa volta – sebbene di fronte ad una certa linearità nel design – parliamo di missioni dal contenuto più importante e coinvolgente, sempre e comunque collegate alla trama principale, ed alcune addirittura fondamentali per il prosieguo dell’avventura. Ci sono diversi modi per accedervi: la maggior parte delle assegnazioni avviene tramite messaggi inviati al vostro pad personale (ne avrete uno all’interno della nave questa volta, dove potrete controllare lo stato generale della situazione) o durante lo scandaglio dei pianeti che, come accennato poco fa, serve a reperire i vari metalli atti allo sviluppo di nuove tecnologie di combattimento o miglioramento della nave. Quando delle anomalie disturberanno le vostre ricerche capirete che qualcosa non va, e sarà il caso dunque di atterrare e dare una controllata.

La scansione dei corpi celesti non è infine l’unico mini-gioco presente all’interno di Mass Effect 2. Ve ne sono altri due che serviranno questa volta allo sbloccaggio di oggetti, porte o cassaforti “lockate” da un sistema di protezione. Il primo consiste nel collegare tra loro, entro un limite di tempo, dei circuiti elettronici come un qualsiasi gioco di memoria del caso. L’altro invece prevede la ricostruzione di una stringa di dati prima che il firewall blocchi il tentativo. Specie con il passare delle ore sono due espedienti che peccheranno purtroppo di ripetitività, ma senz’altro una miglioria rispetto al semplice pressare dei tasti indicati a schermo del primo Mass Effect.

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