Recensione Tour De France 2017

Altro anno, altra corsa in bicicletta

Nella storia dei videogiochi di simulazione sportiva c’è chi vince e c’è chi perde, e Tour De France di solito vince. Ma non sempre vince chi vende ogni anno tantissime copie di un prodotto sempre identico, a volte si vince anche in un settore più di nicchia, semplicemente innovando il giusto e rendendo felici i propri fan.

Prendiamo il ciclismo. Non può certo vantare il successo mediatico del calcio, e neppure del basket: ma un numero contenuto e neanche troppo insignificante di appassionati ci vanno matti. Sono abbastanza per giustificare l’esistenza, anno per anno, di un medesimo prodotto videoludico. Su Facebook, il giocatore di FIFA, PES o 2K17 si stupisce nel vedere la locandina di Le Tour De France 2017. Un videogioco in cui si va in bici? Ma seriamente?

Eppure, se esiste il gioco in cui si prende a calci un pallone o quello in cui si mettere in un canestro una sfera un po’ diversa, avrà anche diritto ad esistere il videogioco in cui si va in bici attraverso alcuni dei più prestigiosi percorsi del suolo francese, che gli estimatori conoscono bene. Focus Home Interactive e Cyanide di anno in anno cercano di realizzare un prodotto in grado di soddisfare gli appassionati, perché è evidente che ad acquistarlo sono giocatori che si dedicano (o si appassionano) al ciclismo. E forse anche qualche curioso, di tanto in tanto.

Un gameplay rinnovato

Anche quest’anno Cyanide e Focus Home Interactive ce l’hanno messa tutta per offrire un’esperienza di ciclismo completa, interessante e migliorata, in grado di permettere al giocatore di immedesimarsi negli atleti del vero Tour de France. Le migliorie si avvertono immediatamente se consideriamo il gameplay e la sua gestione durante una qualsiasi tappa ciclistica del titolo: gli avversari si sono fatti più furbi e ragioneranno maggiormente a livello tattico, tanto per dirne una sulle salite non inizieranno a lanciarsi come dei forsennati sin dall’inizio e in pianura daranno il tutto per tutto solo a partire dall’ultimo chilometro.

Questo si riflette naturalmente sul tatticismo di gioco: le fasi di salita sono diventate più calcolate e ragionate; se poi aggiungiamo che con la nova aggiunta del “tempo massimo” i ciclisti che non terminano la tappa nel tempo determinato vengono squalificati, si capisce come il fattore ansia sia stato aumentato, a tutto beneficio dell’immedesimazione nell’esperienza.

Anche la veste grafica del titolo è stata rinnovata: se non lo si capisce immediatamente con i menu di gioco è sufficiente scendere sui percorsi e macinare qualche chilometro. Innanzitutto potete dimenticarvi il vecchio HUB, che ora è stato reso molto più pulito e semplice. Da un lato ci sono i cerchi che rappresentano il nostro ciclista, con la sua energia e i parametri dello scatto e dello sforzo (oltre naturalmente alla consueta mappa con il percorso della gara attuale).

Potremo poi richiamare il menu per dare ordini alla squadra mediante la pressione di un apposito comando. Insomma, siamo ad un tempo dei veri e propri ciclisti, ma con funzioni anche da direttori sportivi, e potremo impartire ordini ai compagni di squadra. Gli ordini possono essere impartiti al singolo ciclista ma anche a tutta la squadra, ad esempio per farla collaborare contro avversari pericolosi o per eseguire un’azione a distanza.

Giro di Francia, ma non solo

Dal punto di vista dei contenuti, come già accaduto nelle scorse versioni del titolo, Le Tour de France sarà giocabile sia nella versione dell’anno passato (2016) che di quello corrente, ma assistiamo anche all’aggiunta di nuove corse e di nuove tappe. Infatti saranno giocabili il Triptyque Tour, il Critérium International, il Critérium Du Dauphiné e il Circuit Des Grimpeurs, nomi sicuramente noti agli appassionati. Nella modalità Pro Team queste corse a tappe serviranno, oltre a guadagnare denaro sbloccando gli obiettivi del nostro sponsor, a ottenere l’invito per la Grande Boucle.

 

Una volta creata la squadra e scelto lo sponsor potremo attingere dal database per completare il roster. Agli inizi potremo acquistare solo giovani promesse e seconde linee, una volta che il budget sarà cresciuto potremo attingere dai gregari di lusso e dai capitani finendo con le leggende di questo sport, anche questa volta inserite. Fra le varie modalità, resta come caposaldo anche la modalità sfida, in cui dovremo battere dei tempi prestabiliti lungo le più famose discese. Infine, potremo anche creare il nostro Tour personale con la modalità My Tour, in cui attingere dalle tappe presenti nel database per creare la nostra personale corsa a tappe.

Dettagli interessanti arrivano anche per quanto riguarda le licenze, che spesso rappresentano un problema per i titoli sportivi. Il database di Le Tour de France 2017 potrà essere quasi completamente modificato, e anche qui Cyanide ha fatto un bel passo in avanti: potremo modificare il nome dei singoli ciclisti, e anche le caratteristiche di tutti quanti. In questo modo il database rimarrà aggiornato, quasi perfettamente corrispondente a quelle che sono le prestazioni reali.



PRO


CONTRO

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