Dopo le incessanti voci di corridoio, la rimasterizzazione di Quake II è stata annunciata e subito resa disponibile al pubblico. Sono giorni piuttosto frenetici, tra l’uscita di un grande capolavoro come Baldur’s Gate 3 e, ce lo auspichiamo, un altro ancora (quello Starfield dalle cui sorti dipende molto del rilancio software per le piattaforme Microsoft), in cui molti si interrogano se questa annata sia una delle migliori o addirittura la migliore in assoluto della storia del gaming. Non sappiamo ancora dare un giudizio, occorrerà tempo ed una giusta riflessione, ma un altro grande anno viene spesso citato: il 1997. Un anno per certi versi molto simile a questo: Final Fantasy VII, Castlevania: Symphony of the Night, GoldenEye 007, Gran Turismo, Diablo, Fallout. Per dirne solo alcuni eh. Un anno superato solo dal leggendario 1998. A fare da trait d’union tra le due annate, un titolo uscito negli ultimi giorni di dicembre: Quake II.
Nostalgia e sentimentalismi a parte, inutile e superfluo sottolineare quanto il titolo id Software lasciò il proprio marchio nella storia degli FPS. Non solo per una eccezionale realizzazione tecnica, ma anche per un gameplay esplosivo e frenetico, ancora oggi visto con reverenza dagli intenditori. A distanza di quasi 26 anni, questo capolavoro torna in una nuova veste che rende finalmente giustizia e dignità al concetto di remaster.
Quake II Remastered è disponibile dal 10 Agosto per Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, PC (via Steam), Xbox One ed Xbox Series X/S.
Versione testata: PlayStation 5
As above, so below
In questa sede, eviteremo di soffermarci troppo nel parlare di Quake II in sé e per sé. Anche perché riteniamo che dopo quasi tre decadi, la sua storia e le sue qualità siano piuttosto famose ed affermate.
Nonostante ciò a cui il numero possa alludere, il titolo non è un sequel diretto del primo capitolo. Spostata l’ambientazione verso il puro sci-fi, Quake II si svolge su un minaccioso pianeta alieno. Nei panni del marine spaziale “Bitterman”, il player si ritrova ad affrontare un contrattacco disperato da parte della razza umana contro gli alieni invasori denominati Strogg. Dopo un catastrofico atterraggio e con la consapevolezza di essere l’unico sopravvissuto, il nostro alter ego dovrà farsi strada tra i pericoli del pianeta Stroggos per ribaltare le sorti della guerra.
La particolarità di Quake II era la sua grande velocità d’azione, unita ad un comparto tecnico strabiliante per l’epoca. Senza contare l’IA dei nemici, autentici mastini duri a morire (che anche da morti, erano altrettanto infami). Un approccio al genere ancor più ardito degli storici FPS del suo tempo, ma che, al loro pari, ha contribuito ad influenzare l’evoluzione del genere e dell’industria.
Se oggi infatti c’è un fiorire di retro FPS e boomer shooter, come i recenti ed apprezzatissimi Prodeus e Cultic, il merito è anche e soprattutto dell’influenza che hanno avuto i capostipiti del genere. E della loro straordinaria capacità di essere, ancora oggi, tremendamente attuali pad alla mano. Una caratteristica questa, ben evidente in Quake II. Ma procediamo con ordine.
Tutto ed anche di più!
Sviluppato grazie al supporto di Nighdive Studios nonché di MachineGames, l’opera di rimasterizzazione compiuta sul classico id Software è, senza mezzi termini, un esempio per tutta l’industria.
Partiamo dall’aspetto meramente tecnico. Si tratta della prima versione per console con il supporto nativo al widescreen con una risoluzione a 1080p e 60 frame fissi, per quanto riguarda Nintendo Switch (che però in docked scende in media a 720p) e le piattaforme di vecchia generazione. Per le console di attuale generazione, nonché per la versione PC, il titolo abbraccia un 4K nativo (3840×2160) ed una risoluzione che si può spingere fino a 120 frame con gli opportuni e compatibili display.
Ovviamente, non ci si è fermati a questo: il lavoro ha inoltre riguardato una nuova modellazione dei modelli e delle texture (pur nel rispetto della direzione generale del 1997), nonché del sangue e delle animazioni. L’IA, già a suo tempo piuttosto infame, è ancor più rifinita. Per non parlare dei filmati, di maggiore qualità, nonché miglioramenti sparsi fatti alle luci dinamiche, all’anti-aliasing ed alla profondità di campo. Anche l’audio è stato rivisto, con una maggiore pulizia e definizione rispetto al passato. Se poi non volete tutto questo e preferite giocare alle stesse condizioni dell’originale, è altresì possibile, anche selezionando un nostalgico filtro CRT.
A seconda della versione, sono altresì disponibili alcune chicche. Ad esempio, le versioni Xbox Series X/S e Windows presentano la possibilità di un’esperienza vintage con splitscreen ad 8 giocatori. Diversamente, la versione PlayStation 5 da noi testata vanta addirittura il supporto al giroscopio del DualSense. Una gimmick probabilmente superflua a nostro avviso, visto che con questa scelta il titolo diventa di una difficoltà pressoché terrificante.
E parlando di difficoltà, non possiamo sorvolare su quello che è un altro aspetto di questa fantastica remaster: l’offerta contenutistica.
Chiamata alle armi
Lungi dal proporre la sola campagna originale di Quake II, la nuova edizione contiene in sé non solo tutte le espansioni originali, comprensive delle loro componenti multiplayer, ma anche un’avventura nuova di zecca.
Da un lato abbiamo dunque The Reckoning, il primo pacchetto espansione ufficiale del titolo con ulteriori 18 livelli single player e 7 mappe Deathmatch. Nei panni di una forza d’élite, l’obiettivo sarà infiltrarsi in un sito Strogg con l’obiettivo di distruggere una base lunare. Oltre a questo, è presenta anche la seconda espansione denominata Ground Zero, composta di 15 livelli di campagna e 14 mappe Deathmatch. Stavolta l’obiettivo è distruggere una temibile arma degli Strogg, il Pozzo Gravitazionale.
La vera novità è Call of the Machine, una nuova esperienza realizzata dai ragazzi di MachineGames (gli stessi dei recenti Wolfenstein). Ben 28 livelli single player ed una mappa Deathmatch per una campagna adrenalinica con l’obiettivo di attraversare il tempo e lo spazio per sconfiggere la minaccia definitiva. Possiamo dire in tutta sincerità che la sola presenza di questa novità rappresenterebbe un motivo sufficiente per precipitarsi ad acquistare Quake II Remastered. Un’espansione fresca, rispettosa delle origini, ma al contempo ricca di contenuti ed ancor più impegnativa e frenetica. Gli sviluppatori hanno infatti spinto il game design alle sue estreme conseguenze, aumentando la presenza nemica a schermo per creare autentici deliri da sparatutto.
Ancora non vi basta? Allora ecco altre due considerazioni. E’ presente addirittura Quake II 64, con i suoi 19 livelli single player, 10 mappe Deathmatch ed una colonna sonora aggiuntiva. Pur non trattandosi di un capitolo memorabile della serie (si tratta di una conversione per Nintendo 64, però rielaborata per avvicinarsi al pubblico console dell’epoca), ma ci ha fatto piacere riscontrare la totale completezza del pacchetto. Ed ovviamente, c’è il multiplayer. Si può dunque affrontare gli Strogg nella campagna e nelle espansioni in coop per 4 giocatori online o locale a schermo condiviso. Per la modalità competitiva, il supporto sale a 16 giocatori (online) o 4/8 giocatori (schermo condiviso locale). Non avete amici con cui giocare? Non c’è problema: ecco anche il supporto bot per i Deathmatch.
Sia chiara una cosa però: Quake II è un titolo estremamente rapido ed impegnativo… Pertanto, dimenticatevi di saltare direttamente alle espansioni. Dovrete farvi le ossa, vi avvisiamo.
Cosa dimentichiamo ancora? Ah si, il prezzo. Tutto questo a 9,99€. Ed è gratuito per gli utenti PC che hanno acquistato in passato la medesima versione. In un panorama videoludico in cui si assiste con amarezza a pigri porting venduti a prezzo pieno, Quake II mostra che una via più professionale ed onesta non è un’utopia.
Commento finale
Quake II Remastered è la dimostrazione che effettuare riedizioni di vecchi capolavori non solo è cosa buona e giusta, ma è anche possibile farlo senza prestare il fianco all’ingordigia. Con un’operazione praticamente perfetta sul piano tecnico, graziata da un profilo contenutistico sontuoso (con anche un’espansione tutta nuova firmata dagli sviluppatori dei recenti Wolfenstein) ed un price tag brutalmente onesto, questo capolavoro del 1997 può godersi finalmente la propria edizione definitiva.