Recensione Razer DeathAdder Chroma

Il miglior mouse al mondo?

“Razer DeathAdder Chroma è il miglior mouse da gioco del mondo”, così recita senza mezzi termini il claim sulla home page dedicata a questo prodotto e a giudicare dal numero di riconocimenti ottenuti sin dall’uscita sul mercato, non si fa fatica a crederlo. Ma si sa, noi di 4news.it siamo come San Tommaso: se non proviamo non crediamo, ed abbiamo perciò sottoposto questo Deathadder alla prova più difficile, quella del videogiocatore della cosiddetta Glorious PC Master Race.

Design e costruzione

Il DeathAdder Chroma ha un design collaudato, quello che sin dal 2006, salvo lievi aggiustamenti, decretò il successo del primo mouse con questo nome della compagnia fondata da Min-Liang Tan. A fronte di tecnologie che andavano evolvendosi, la nostra mano è rimasta, per fortuna, sempre uguale, rendendo ancora oggi perfetta l’ergonomia di un prodotto studiato per adattarsi alle esigenze di tutti i tipi di gamers, siano essi dediti agli FPS così come ai MOBA.

La presenza di pulsanti laterali, tuttavia, lo rende utilizzabile solo ai destrorsi, mentre per i mancini è disponibile una versione apposita (left handed edition). A dispetto del design collaudato ma un po’ anonimo, il mouse garantisce una buona ergonomicità permettendo al palmo di poggiare comodamente su tutta la superficie del dispositivo e favorendo la distensione del polso, merito anche delle dimensioni generose (127 mm x 70 mm Larghezza x 44 mm altezza). Proprio le sue dimensioni lo rendono meno adatto a chi utilizza una presa “ad artiglio”, rendendo difficilmente accessibili i pulsanti laterali.

Il peso piuttosto leggero (105 grammi) e l’utilizzo di plastiche non troppo ricercate, restituiscono l’impressione di un mouse non propriamente di altissima gamma; tuttavia la qualità costruttiva è quella solita di tutti i prodotti Razer, quindi buona robustezza e nessuno strano scricchiolio. Le plastiche sono inoltre dotate di una texture ruvida di colore matto che, oltre a garantire un buon grip, impedisce il formarsi di antiestetiche ditate. Il feeling del rivestimento è molto piacevole, anche se potrebbe essere soggetto a graffi se utilizzate anelli o avete una impugnatura ad artiglio. Sui due lati, inoltre, sono presenti degli inserti in gomma che aumentano ulteriormente il grip già buono del mouse.

deathadder chroma gallery 4

Guardando di profilo il mouse, la gobba centrale che sostiene il palmo appare leggermente più pronunciata dal lato sinistro, un dettaglio questo che favorisce una corretta postura della mano. Nella parte superiore invece il profilo a W e i due pulsanti leggermente concavi forniscono molto spazio alle dita, per un comfort ancora maggiore durante la digitazione.

Tutti e 5 i pulsanti cliccabili, ivi compresa la rotellina, sono personalizzabili tramite il software Synapse con il quale è possibile anche creare delle macro o collegare l’avvio di applicazioni ai singoli pulsanti.

Massima precisione con il software Synapse

Nella parte inferiore del dispositivo, tre inserti in teflon favoriscono un’ottima scorrevolezza su pressoché ogni tipo di superficie. Il mouse dispone di un sensore laser di quarta generazione ad altissima precisione, fino a 10.000 DPI, che, sebbene non sia il più performante utilizzato da Razer, è sicuramente uno dei più versatili. Al primo impatto, tuttavia, il DeathAdder sembrava non gradire la superficie della scrivania (lamina in melammina bianca) sul quale era stato sistemato, risultando praticamente inutilizzabile. La situazione è migliorata utilizzando il software scaricabile dal sito Razer Synapse (per sistemi Windows e Mac), che permette di calibrare in maniera immediata il mouse in base alla superficie sulla quale verrà utilizzato. Per godere appieno delle capacità del mouse, comunque, abbiamo preferito optare per un pad da gaming professionale ruvido.
Synapse a tal proposito dispone di una serie di preset studiati appositamente per l’utilizzo con pad Razer e della possibilità di creare impostazioni personalizzate da salvare poi sul cloud, in modo da averlo sempre disponibile ovunque si vada.

Sebbene non disponga di pulsanti dedicati per la regolazione dei DPI, cosa che può ritornare utile in gioco quando si ha bisogno di maggiore o minore precisione (si immagini in fase di mira di precisione), tale funzione può essere applicata manualmente ai due pulsanti laterali tramite Razer Synapse.

Il mouse permette poi la calibrazione del Polling rate, valore che misura l’intervallo di tempo che intercorre tra due invii di input al PC e che per il DeathAdder è fissata a 500Hz (equivalenti ad un lag di circa 2ms) ma può essere portata fino a 1000Hz (un invio ogni 1ms) o abbassata fino allo standard USB di 125Hz (un invio ogni 8ms).

Così come tutti i prodotti della serie Chroma, anche questo adder permette una ottima personalizzazione della scenografica illuminazione a led. Sia la rotellina a 16 punti sia il logo sul dorso del mouse possono essere personalizzati separatamente in uno dei 16.8 milioni di colori dello spettro visivo o utilizzando lo spectrum cycling, ovvero la rotazione ciclica dei colori. Naturalmente, se utilizzate altri prodotti della serie Chroma, il software (di cui trovate altre informazioni nella recensione della Tastiera Razer Blackwidow Chroma) vi permetterà di abbinare tutti i vostri dispositivi.

In game

Alla resa dei conti, il mouse si dimostra preciso, affidabile e comodo, tutte qualità essenziali per avere la garanzia di una sessione di gioco senza intoppi. La precisione garantita dal sensore a 10000 DPI si farà apprezzare soprattutto nelle sessioni FPS, ma ricordate: se siete delle schiappe continuerete ad esserlo anche con il DeathAdder Chroma, quanto meno però saprete che il problema non è il vostro mouse.

Commento finale

Il Razer DeathAdder Chroma si conferma come un mouse ottimo sia dal punto di vista della personalizzazione sia dal punto di vista del controllo, garantendo precisione e comfort elevato. Il prezzo contenuto per un mouse di questo livello (circa 69 euro), inoltre, ne fa una soluzione davvero perfetta per chi cerca funzionalità e pochi fronzoli. Non sarà forse il miglior mouse al mondo, ma il DeathAdder si è sicuramente meritato l’appellattivo di “mouse più amato dalle community di Pro gamers”.

 

Pro Contro
– Massima precisione in ogni situazione
– Altamente personalizzabile
– Rapporto qualità/prezzo eccezionale
– Plastiche non ricercatissime
– Solo 5 pulsanti
Voto Globale: 85
Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

Rispondi

Ultimi Articoli