A parere di chi vi scrive, Returnal è uno dei titoli più sottovalutati dell’intera lineup PlayStation 5. Acclamato dalla critica, ma non così fortunato nelle vendite, il titolo di Housemarque, complice forse i problemi di approvigionamento con la console, alle ultime rilevazioni ha venduto davvero troppo poco per le qualità intrinseche del prodotto: appena 560.00 unità (dati luglio 2021).
Returnal, infatti, ad un comparto tecnico notevole, un level design eccezionale e un utilizzo di tutte le nuove tecnologie next gen introdotte da PS5, come i grilletti aptici, l’audio spaziale e l’instant resume, affianca una trama ben scritta, un worldbuilding vastissimo e un livello di sfida degno dei migliori souls e roguelite in circolazione.
Con l’arrivo della versione PC, l’obiettivo di Housemarque e Climax Studio, team britannico che ne ha curato il porting, è arrivare ad un pubblico più vasto e forse veramente in grado di apprezzarne l’opera.
Come sempre in questa recensione ci sofferemo esclusivamente sugli aspetti tecnici, lasciando all’ottima recensione di Stefano, il compito di parlarvi di gameplay e trama.
Versione Testata PC – Steam Deck
Definitive edition
Prima di passare come di consueto ai dati raccolti nei nostri test, lasciateci dire che questa versione per PC può essere a tutti gli effetti considerata una definitive edition di Returnal.
Dal punto di vista contenutistico c’è tutto quello che è stato rilasciato nel corso del tempo per PS5 e anche tanto in più: il supporto alla modalità cooperativa – che vi permette di affrontare i mondi di gioco ospitando un amico o entrando nella sua partita (purtroppo niente crossplay con PS5); la modalità di sfida infinita della Torre di Sisifo – che vi permette di sbloccare documenti inediti e attrezzature uniche – ed infine i trofei Steam ed Epic accompagnati da un utilissimo tracciatore dei progressi di gioco. E’ presente inoltre la modalità sospensione, introdotta solo successivamente nella versione PS5, che consente di arrestare una partita in corso e riprenderla successivamente senza azzerare il ciclo.
Returnal in versione PC introduce il supporto completo agli schermi Ultrawide e Superultrawide, il che significa che anche i filmati non avranno bande nere laterali e il supporto al Dualsense di Sony e ai grilletti adattivi, ma solo in modalità wired.
Rispetto alla versione PS5, una prima grande novità dal punto di vista tecnico riguarda l’introduzione del ray tracing per riflessi e ombre, personalizzabile su cinque diversi livelli: Min, Med, Max e Epico. Stessa classificazione anche per i cinque preset grafici disponibili. Naturalmente non manca il supporto ai principali scaler, come FSR di AMD, NVIDIA DLSS e NVIDIA NIS (l’FSR per le schede Nvidia che non supportano DLSS).
Grande attenzione al comparto audio
Dell’eccellente comparto audio abbiamo già detto nella recensione della versione PS5. Lasciateci tuttavia spendere qualche parola sulla splendida colonna sonora curata da Bobby Krlic, che con pezzi come Murals, allo stesso tempo disturbanti ed epici, vi resterà in testa per molto tempo.
La versione PC di Returnal introduce per la prima volta il supporto all’audio spaziale Atmos e soprattutto al ray tracing audio, termine commerciale di una tecnologia nota come AMD TrueAudio Next, sviluppata principalmente per la VR.
Si tratta, in soldoni, di una tecnica che in maniera simile a quanto avviene con il RayTracing in tema di illuminazione, simula la propagazione dell’audio nell’ambiente di gioco, restituendo un comparto sonoro ancora più realistico.
Se l’audio spaziale ATMOS si “limita” a simulare in maniera realistica la posizione delle sorgenti sonore nello spazio virtuale con il ray tracing audio è possibile tenere conto di superfici riflettenti, occlusioni, ostacoli ecc. ottenendo un’immersività impressionante. Mentre tuttavia per ATMOS è richiesto un hardware compatibile specifico, per quanto riguarda il ray traced audio, questo è indipendente dall’hardware utilizzato, a patto naturalmente di avere cuffie o un impianto in grado di rendere percebile tale differenza e al costo di pochissimi cavalli della vostra della vostra GPU, (un fatto questo da tenere comunque in giusto conto se proverete a spremere ogni FPS dalle impostazioni del gioco).
Requisiti di sistema esosi
Returnal non è di certo un gioco leggero e le specifiche decisamente superiori rispetto a tutti gli altri porting PlayStation lo dimostrano.
Requisiti di Sistema | Minimi | Consigliati |
Sistema operativo: | Windows 10 64-bit (v. 1903) | Windows 10 64-bit (v. 1903) |
Processore | Intel Core i5-6400 (4 core 2.7GHz) AMD Ryzen 5 1500X (4 core 3.5GHz) | Intel i7-8700 (6 core 3.7 GHz) AMD Ryzen 7 2700X (8 core 3.7 GHz) |
Memoria | 16 GB di RAM | 16 GB di RAM |
Scheda video | NVIDIA GeForce GTX 1060 (6 GB) AMD Radeon RX 580 (8 GB) | NVIDIA RTX 2070 Super (8 GB) AMD Radeon RX 6700 XT (12 GB) |
DirectX | Versione 12 | Versione 12 |
Memoria | 60 GB di spazio disponibile | 60 GB di spazio disponibile SSD |
Il titolo, prima della release che abbiamo avuto modo di provare, è stato oggetto di un processo di ottimizzazione che ha portato, ad esempio, anche ad una riduzione delle specifiche consigliate. Inizialmente infatti erano richiesti 32GB di memoria RAM, mentre adesso 16GB sono considerati sufficienti. Come vi accorgerete più avanti, i risultati si vedono e possiamo assicurarvi che i requisiti minimi di sistema (simili a quelli della nostra configurazione low budget) permettono di godersi il titolo al 100%
Piattaforme di prova
Come di solito facciamo per i titoli più interessanti, abbiamo provato il gioco su quattro diverse configurazioni che trovate elencate nel box qui sotto. Returnal rappresenta una bella sfida per tutte e quattro le piattaforme e, come vedremo, in particolar modo per la piccola Steam Deck che ne è uscita fortemente ridimensionata dopo l’entusiasmo generato da giochi come Marvel’s Spiderman Miles Morales.
C’è da dire che Returnal insieme a Demon Souls è stato il primo vero gioco next gen su PS5 e, pertanto, c’era da aspettarsi che le specifiche non fossero in linea con quelle ad esempio di Uncharted 4: fine di un ladro, un gioco uscito oramai sette anni fa.
Tuttavia, in tutte le configurazioni il gioco è risultato estremamente ben ottimizzato permettendoci di maxare completamente le impostazioni sia su GeForce RTX 3080 Ti, che su Radeon 6900XT.
AMD
– CPU: Ryzen 7 5800X3D
– MB: X570 Aorus Elite
– RAM: 32 GB Crucial Ballistix Max DDR4 4000mhz
– GPU: RADEON 6900XT Powercolor Red Devil
– HDD: NVME ADATA XPG500 1TB
NVIDIA
– CPU: Ryzen 9 7900X 7820x
– MB: Gigabyte X670 Gaming X AX
– RAM: 32 GB Vengeance DDR5 6000mhz.
– GPU:ZOTAC GAMING GeForce RTX 3080 Ti AMP Holo
– HDD: NVME 1TB 4.0Gen Viper Patriot
Steam Deck
Storage: Internal 1TB 2230 NVME (WD)
Low budget
– CPU: Ryzen 5 1500x
– MB: b350 ASrock
– RAM: 16 GB Crucial Ballistix 3000mhz
– GPU: inno3D X4 GeForce GTX 1070
– HDD: WD Blue 1TB Mechanical
Analisi prestazioni
Il gioco fornisce un utilissimo e dettagliato benchmark interno che consente di avere resoconti oggettivi delle prestazioni del gioco. Il benchmark suddiviso in sette sezioni, analizza aspetti fondamentali come l’illuminazione, la distruttibilità, la nebbia volumetrica ecc.
Dall’analisi dei benchmark è emerso, con nostra sorpresa, che le sezioni che più hanno inciso sulle prestazioni, sia in ambito NVIDIA che AMD non sono state quelle relative al ray tracing, ma piuttosto quelle denominate “distruttibilità degli ambienti e nebbia volumetrica” e “Animazioni Particelle e NGP”. Chi volesse cimentarsi nell’individuazione dei migliori settings personalizzati, a nostro avviso farebbe bene a partire proprio dalla nebbia volumetrica.
Come sempre il ray tracing influisce in maniera maggiore sulle prestazioni in ambiente AMD, ma non così tanto come ci aspettavamo e, anzi, la 6900XT se l’è cavata decisamente meglio di quanto credessimo anche su questo fronte.
Per quanto riguarda le prestazioni sulla configurazione low budget, abbiamo ottenuto risultati davvero confortanti. Ad una risoluzione di 1920×1080 con preset EPICO è possibile sfiorare i 60 FPS di media con NIS attivato (Qualità Ultra), anche se per ottenere una maggiore stabilità nel frame rate occorre impostare il preset MAX. Senza utilizzare l’upscaler di NVIDIA le prestazioni si attestano intorno ai 45 FPS e ai 48FPS rispettivamente per il preset EPICO e MAX. Tuttavia, considerando l’ottima qualità dello scaler NIS, non vediamo perchè privarcene.
Per concludere i test sulla piattaforma low budget abbiamo poi provato a mettere a confronto lo scaler FSR di AMD con NIS. Lo scaler FSR si comporta in maniera molto simile, ma NIS riesce ad offrire una qualità di immagine con minori artefatti grafici. Stiamo parlando comunque di dettagli assolutamente non percebili durante una normale partita.
Unico difetto che abbiamo rilevato su tutte le piattaforme, sebbene questo sia più marcato e frequente sulla piattaforma con GPU AMD che su quelle NVIDIA, è un lieve stuttering in alcune scene di gioco, con tutta probabilità collegato alla cache degli shader che in un gioco come Returnal, dove ad ogni morte il mondo viene modificato proceduralmente, è più evidente che in altri titoli.
A parte questo, i dati che vi abbiamo mostrato nei grafici dimostrano l’eccellente lavoro svolto sull’ottimizzazione del titolo nelle ultime fasi pre lancio.
Steam Deck
Discorso diverso va fatto per la piccola console portatile di Valve. Returnal ha messo profondamente in difficoltà la nostra Steam Deck evidenziandone tutti i limiti, soprattutto per quanto riguarda la GPU. Limiti peraltro certificati dallo stesso benchmark che indicava un valore di GPU Bound del 100% in 7 sezioni su 7. Questo valore indica che, come era preventivabile, il principale freno alle prestazioni deriva dalla GPU.
A differenza di quanto visto nella recensione di Marvel’s Spider Man Miles Morales, Returnal non riesce mai a garantire un frame rate costante. Anche smanettando profondamente sui settings, disabilitando tutto ciò che è possibile disabilitare e selezionando il preset Min, il frame rate in game oscilla continuamente non riuscendo mai a stabilizzarsi sui 30FPS, mentre nel benchmark interno il valore totalizzato è di 27 FPS di media.
Per ottenere prestazioni più stabili abbiamo portato la risoluzione a 1280×768, disabilitato il bloom e la profondità di campo e utilizzato FSR su prestazioni. Il gioco, in questo modo, a patto di accettare qualche rallentamento, risulta comunque giocabile dall’inizio alla fine e, nonostante impostazioni così limitanti, resta un bel vedere anche sul piccolo schermo di Steam Deck. Tenete comunque a mente che i risultati mostrati sono il frutto anche delle ottimizzazioni ottenute grazie a queste guide (Aumentare la memoria video di Steam Deck – Migliorare le prestazioni di Steam Deck modificando file di Swap e Swappiness – Migliorare gli FPS utilizzando Proton GE)
Commento finale
Returnal è uno dei titoli più affascinanti di questa generazione. Un universo sci-fi profondo ed accattivante si accompagna ad un comparto grafico e sonoro d’eccezione. In questo porting per PC gli elementi di forza dell’IP ne escono tutti rafforzati: grafica, comparto sonoro, giocabilità – con le modalità co-op e sfida infinita – e ci regalano un gioco davvero imperdibile per gli amanti del genere. Resta un po’ di amarezza per le prestazioni su Steam Deck, che, probabilmente, con un po’ di lavoro in più, avrebbero potuto essere migliori.