Recensione Skylanders Trap Team

Quattro chiacchere con il cattivo.

Versione testata PlayStation 4.

Ormai sono un fenomeno inarrestabile. L’avvicinarsi dell’autunno ha portato con sè, puntuale, una nuova avventura nelle Skylands e nuovi fenomenali Skylanders, che, inutile negarlo, ogni padrone dei portali non vede l’ora di aggiungere al proprio esercito personale. Nonostante ovunque spuntino ormai pupazzetti giocabili (molto presto arriveranno anche gli Amiibo Nintendo), il fascino delle statuine made in Activision non sembra subire le ingiurie del tempo ed è in grado di mobilitare migliaia di persone al day one, con nuove incarnazioni di Spyro (con Spry a quanti “gemelli” del draghetto siamo arrivati?) e mostriciattoli dal design originale e coloratissimo. Senza indugiare oltre, ecco cosa Skylanders Trap Team ha da offrire ai piccoli – sì, piccoli, come no! – giocatori.

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Kaos recluta i Doom Riders?

Un nuovo pericolo è in agguato per le Skylands: dopo aver salvato più volte queste meravigliose terre fluttuanti e le sue povere pecore dai piani malvagi di Lord Kaos, i padroni dei portali sono ora di nuovo chiamati ad aiutare Eon e soci, stavolta per porre rimedio ad un pasticcio che il nostro alter ego cattivo ha causato con la sua insaziabile sete di potere. Non pago delle scoppole prese in passato, Kaos ha infatti deciso di riprovare a conquistare le Skylands con ogni mezzo, facendo così saltare in aria la Scrocchianembi, una prigione di massima sicurezza in Traptanium che rinchiudeva i temibili Doom Riders. Ovviamente non aveva la minima idea di cosa andava incontro e ben presto questi super cattivi si sono ribellati al loro salvatore, riprendendo i loro propositi di conquista lasciati a metà a causa del Trap Team.

Come fermarli? Per fortuna sulla terra sono arrivati anche i Trap Master, Skylanders equipaggiati con armi in Traptanium, e residui della prigione Scrocchianembi. In questo modo i padroni dei portali saranno in grado di affrontare i Doom Riders e, grazie ai residui del carcere di massima sicurezza Skylands, di intrappolare questi super cattivi. 

La storia raccontata in questo nuovo capitolo si articola in circa 10 ore di gioco (per un adulto) e, come di consueto, mantiene i caratteri di spensieratezza tipici della serie. Nonostante il target, la pur semplice sceneggiatura non è però poco curata, risultando al contrario sempre interessante. I nuovi personaggi introdotti sono divertenti e ben caratterizzati, donando così alla produzione uno spessore narrativo degno di una bella fiaba per bambini.

Nuovo portale, stesso gameplay

Sul fronte gameplay non abbiamo grosse novità di rilievo durante la modalità campagna: lo schema di attacco è rimasto pressoché immutato, così come la struttura in capitoli (diciotto), quella dei potenziamenti (ad un certo punto dovremo scegliere una specializzazione per il nostro mostriciattolo) e la presenza di svariati collezionabili che danno rigiocabilità al titolo. Continuano ad essere presenti minigiochi che spezzano la componente platform primaria (tra cui un’interessante gioco di carte). La vera novità risiede questa volta nell’hardware a nostra disposizione, che va a modificare il nostro approccio all’interno del mondo di gioco. Oltre ai Trap Master di cui abbiamo già parlato (lo Starter Pack include quello dell’elemento acqua, Snap Shot), Trap Team introduce infatti un portale nuovo di zecca, i mini-Skylanders (il nome li descrive egregiamente) e le trappole (due incluse nella confezione).

Il nuovo portale, reso trasparente, è ora dotato di una cassa anteriore e una fessura: entrambe le nuove aggiunte servono a supportare le trappole, frammenti della prigione Scrocchianembi che ci permettono di catturare ben 46 dei cattivi presenti nel gioco. La cassa audio, invece, serve a poter sentire la loro voce provenire direttamente dalla nuova prigione: un espediente senza dubbio simpatico che aumenta il coinvolgimento, grazie anche ad un ottimo tempismo delle battute dei nostri prigionieri. Prima di celebrare il funerale al portafoglio, sappiate che non è indispensabile catturare tutti i cattivi o avere tutti i Trap Master (ben 16) per poter completare la storia. Diverso invece il discorso per i completisti: sono infatti indispensabili 8 Trap Master e almeno una trappola per elemento per completare il gioco al 100% e catturare tutti i cattivi (è “sufficiente” una trappola ben ogni elemento, se si escludono cattivi speciali come Kaos). Tra starter pack (circa 70€ a seconda della piattaforma), trappole (6.99€ l’una) e Skylanders (17€ per ogni Trap Master), diciamo quindi che serviranno circa 250€ per accedere a tutte le aree ed intrappolare tutti i cattivi. Il conto per completare tutta la collezione preferiamo non farlo.

Come influenzano il gameplay queste novità? Innanzitutto le trappole permettono di catturare alcune nemici sconfitti. Una volta in nostro possesso, questi possono essere gestiti attraverso la cella nell’Accademia degli Skylanders (l’hub del gioco, che andrà ad ampliarsi con il procedere dell’avventura e a proporci nuovi minigiochi). Con una trappola inserita nel portale, poi, è possibile girare per i livelli con due personaggi sempre disponibili, di cui uno immortale: al contrario degli Skylanders, infatti, i cattivi non “muoiono” ma si scaricano, con il tempo e sotto i colpi nemici. Basta farli ricaricare e, con la semplice pressione del tasto L2, possono sostituirsi al nostro eroe sul portale. Una bella comodità. In secondo luogo, questi cattivi possiedono delle specifiche missioni di “redenzione”, oltre a scrigni che possono essere aperti solo scambiando lo Skylanders con il nostro prigioniero. I Trap Master, infine, sono indispensabili per accedere alle aree segrete elementali, oltra che per distruggere i cristalli di Traptanium e proseguire in alcune zone dell’avventura.

Come la campagna, immutato anche il multiplayer, che, in locale (senza split-screen), permette di sfidare un amico nell’arena. Novità arrivano invece dalle modalità secondarie, con l’introduzione delle Sfide di Kaos, un divertente tower defense (simile a quello visto in Disney Infinity 2.0) dove sopravvivere alle ondate nemiche piazzando torri difensive ed attaccando le orde inviate da Kaos con i nostri Skylanders più potenti.

Pulizia e colore

Solitamente non si considera Skylanders un prodotto per il quale sia necessario un hardware “next-gen”, ma c’è da dire che la pulizia grafica di Trap Team su PlayStation 4 è comunque piacevole e rende le colorate Skylands più vive e definite. Si conferma dunque lo standard tecnico di Swap Force, con un framerate stabile ed una buona precisione dei controlli. Non sempre impeccabile invece la gestione della visuale automatica, che costringe più volte a spostarsi per capire cosa ci sia effettivamente in una determinata zona. Ottimo ancora una volta il sonoro, che si conferma ad alti livelli nelle musiche scelte (meno nel doppiaggio). Qualche imprecisione presente poi nei sottotitoli che accompagnano i dialoghi.

Skylanders  Trap Team01

Commento finale

Skylanders Trap Team conferma gli standard qualitativi cui dovrebbero aspirare i giochi per bambini. Con una longevità più che buona, un’infinità di personaggi giocabili ed un’ottima pulizia grafica, si conferma il regalo di Natale perfetto per i vostri figli (e per voi). Attenzione solo a non farvi prendere dalla smania di collezionarli tutti: i rischi per le mensole di casa sono alti, così come quelli per i vostri portafogli. Uomo avvisato…

Pro Contro 
– Nuova divertente avventura nelle Skylands
– Trap Master bellissimi
– Nuove modalità e portale curato anche nel design
– Costoso per i completisti
– Poche novità nel gameplay di base
  Voto Globale: 80 

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