Dopo il successo della longeva serie tv, in piedi da ben 27 anni, e di due recenti RPG a turni molto ben riusciti, South Park: The Stick of Truth e South Park: The Fractured But Whole, ecco approdare su PC e console South Park Snow Day!, nuovo titolo distribuito da THQ Nordic.
Versione testata: PC (Steam)
Nuovo Gioco, nuovo genere
Snow Day! abbandona il sistema a turni e le dinamiche pienamente RPG dei due predecessori (dei quali, almeno sulla carta, è un diretto seguito dal punto di vista narrativo), abbracciando invece uno stile roguelite action hack-and-slash di chiara ispirazione “Left4Deadiana”. Accompagnati da tre alleati umani (o da tre bot, se siamo “sfigati senza amici”) dovremo affrontare mappe semi-lineari con ondate di nemici semplici, elite e boss di fine livello, nella speranza di scoprire cosa abbia provocato e fermare una tempesta di neve che, da giorni, sta soffocando la cittadina del Colorado, obbligando i bambini a restare a casa da scuola (per la gioia di Cartman).
Una Storia di Grandi Gesta… si fa per dire
Nel nuovo figlio delle menti malate e geniali di Trey Parker e Matt Stone, torneremo a indossare i panni del “New Kid”, già protagonista senza nome (proprio) e senza voce dei due precedenti titoli di South Park, accusato a più riprese di aver “rovinato il gioco a tutti” per via dei suoi poteri “OP”.
Tuttavia, proprio in virtù dei nostri poteri (i peti, principalmente, siamo pur sempre in South Park), saremo reclutati a Koopa Keep dallo “Stregone Supremo” Cartman, con il preciso scopo di aiutarlo a sconfiggere e riunire i vari clan dei bambini per porre fine alla guerra e all’incantesimo della tormenta di neve, partendo, ovviamente, dall’odiatissimo leader degli Elfi: Kyle Broflovski.
La narrazione passerà da parti animate in 2D come in un qualsiasi episodio della serie, ad altre in grafica di gioco, un 3D in cell-shading discretamente riuscito, che non snatura troppo lo stile classico della serie, ad esempio, mantenendo le animazioni delle bocche dei personaggi in “passo uno”, una scelta, però, che potrebbe comunque non far saltare di gioia i puristi del cartone originale.
Fin dai titoli di testa, anzi, fin dal menu principale, verremo bombardati costantemente da battute e giocosi insulti e sfondamenti della quarta parete, il tutto, purtroppo, non adattato in italiano, né nel doppiaggio (presente invece nei precedenti titoli, a cura delle stesse voci del cartone adattato per il pubblico nostrano), né nei sottotitoli, limitando di molto l’accessibilità linguistica e, potenzialmente, spaventando i non anglofoni tra di noi.
Gameplay Not For Kids
Il gameplay, come anticipato, richiama quello di titoli come Left4Dead e Vermintide, con una hub centrale dove spendere Materia Oscura per potenziare il nostro protagonista grazie a Mr. Hankey (il cui menu scimmiotta quello dei Girini di Baldur’s Gate 3), scegliere l’equipaggiamento tra tre armi da mischia e tre da tiro e le otto abilità, tutte ben caratterizzate, e dove decidere quale tra le cinque missioni di trama vorremo affrontare in cooperativa con gli amici o con i (non troppo ben programmati) bot.
Le missioni si comporranno di mappe a sezioni lineari, visivamente accattivanti, separate da checkpoint dove, con i rotoli di carta igienica, la valuta di gioco, raccolti nel livello, potremo acquistare carte potenziamento per i nostri attacchi e abilità, grazie all’aiuto di Jimmy “Il Bardo” Valmer. Queste carte saranno a loro volta migliorabili o collezionabili in maniera casuale dai forzieri all’interno della mappa, donando varietà a ogni run che intraprenderemo, per poi venire resettate al nostro ritorno alla hub principale, con una forte spinta sull’elemento roguelite del gioco.
La difficoltà risulta ben bilanciata, costringendo a sfruttare il più possibile delle build “ragionate” in base ai modificatori nemici anche a normale, soprattutto nelle bossfight, dove ci troveremo spesso a rischio di venire “stunlockati” dalle combo avversarie, ma facilmente salvati dall’intervento degli alleati o dall’uso di una carta “Bullshit“.
Longevo quanto Kenny
Purtroppo il principale punto debole di South Park Snow Day! è la durata: per completare la storia principale ci basteranno poco più di cinque ore, tenendo conto anche del tempo extra speso in ogni mappa per cercare di raccogliere quanti più forzieri e Materia Oscura possibili.
Il grosso della rigiocabilità sarà demandato a un nuovo playthrough a difficoltà maggiore (al momento sono disponibili solamente facile, normale e difficile) o con diversi set di armi (però, non numerosissime) e modificatori, nel tentativo di sbloccare, o, meglio, collezionare, tutte le carte potenziamento e achievement.
Risultando, nel complesso, già in parte ripetitivo prima di terminare la prima run, principalmente a causa della poca varietà di nemici e situazioni, sarà difficile trovare nuova spinta per tornare a giocare Snow Day! una volta conclusa la trama.
Un po’ di speranza per la longevità del titolo potremo riporla, forse, nel DLC gratuito del day-one, che dovrebbe aggiungere alcune modalità di gioco extra tra le quali la modalità orda, comunque di poco conto se non ci sarà la volontà da parte di THQ Nordic di mantenere vivo il gioco come Game-As-Service come fatto, invece, dai “cugini” di Fat Shark.
Ben più che a Passo-Uno: Lato tecnico
Il titolo THQ Nordic brilla dal punto di vista meramente tecnico, e, salvo qualche leggera imprecisione nelle texture del terreno, risulta gradevole alla vista ed estremamente fluido. Con la nostra 3070 non siamo mai scesi sotto i 60 fps “spaccati” (con Vsync) con settaggi a ultra, nonostante il numero di elementi in scena, dalla neve sempre presente ai numerosi nemici ed effetti delle abilità, dimostrando l’attenzione per l’ottimizzazione su PC e la ricerca della maggiore fluidità possibile per tenere dietro al ritmo estremamente rapido e preciso dei combattimenti.
Il lato sonoro è curatissimo: sembrerà di trovarsi all’interno di un episodio della serie, sia grazie alla presenza dell’intero cast originale dei doppiatori, sia grazie all’uso sapiente delle musiche e dei suoni ambientali (tipo i peti… parliamo pur sempre di South Park)
Commento finale … in breve (che dobbiamo tornare a picchiare Kyle)
South Park Snow Day!, sebbene si presenti come un seguito diretto di The Fractured But Whole, abbandona la formula a turni del suo predecessore, si spoglia di parte degli elementi RPG e rinnega perfino la grafica bidimensionale della serie, riuscendo però solo in parte nell’intento innovativo: pur mantenendo buoni livelli tecnici, la grafica 3D potrebbe far storcere il naso ai puristi della serie animata, famosa anche grazie al suo stile “cartonato” bidimensionale. Inoltre l’avventura risulta scarna anche per un gioco in stile Left4Dead/Vermintide/Darktide, affidando forse troppo della sua rigiocabilità ai modificatori casuali e alla speranza futura di una impostazione come Game-As-Service come i giochi a cui si ispira. Vale, visto il prezzo praticamente budget per la versione PC, versione PS5 e XBOX, principalmente se siete fan sfegatati della serie animata.