Recensione Stray Souls, un titolo da dimenticare

Stray Souls è il nuovo gioco action-horror sviluppato da Jukai Studios ed ispirato a Silent Hill. Pubblicato da Versus Evil, uno dei principali publisher del mondo indie, è attualmente disponibile su  PC, PlayStation 5 ed Xbox Series X/S. Il giocatore sarà trasportato in un mondo da incubo in cui sarà chiamato ad affrontare creature terrificanti, risolvere enigmi “sconvolgenti” e svelare un orribile segreto di famiglia. Sarà all’altezza del suo più celebre ispiratore? Scopritelo nella nostra recensione!



Il nostro protagonista, Daniel, si è trasferito da poco nella sua nuova casa ad Aspen Falls. La casa – fatiscente – gli è stata lasciata dalla sua defunta nonna, di cui non sapeva l’esistenza. E mentre cercherà di conoscere meglio la propria eredità, si imbatterà (suo malgrado), nel sinistro e agghiacciante passato di Aspen Falls. Ma nonostante un’apertura inquietante e sopra la media, tutto il resto – a partire dai combattimenti (a dir poco noiosi), passando per le tante quanto inutili conversazioni, fino ad arrivare alla scarsa caratterizzazione dei personaggi e ai tanti bug e glitch in cui siamo purtroppo incappati – sono tutti elementi che semplicemente non funzionano.

Esplora e combatti

Il gameplay di Stray Souls si basa essenzialmente sull’esplorazione ambientale, alla ricerca di indizi per la risoluzione degli enigmi (alcuni più ispirati, altri meno) e sul combattimento. Il combat system di Stray Souls funziona in modo simile alla maggior parte degli altri sparatutto action-horror in terza persona. Il giocatore riceve – ad un certo punto della storia – una pistola d’oro dalla sua nuova “amica”, Martha. E sebbene abbia dichiarato – nel corso di una conversazione (tediosa) con la ragazza – di non averne mai “padroneggiata” una, al primo incontro nemico sembra trovarsi a proprio agio nell’impugnare e utilizzare l’arma (il sistema di mira è pressoché identico a produzioni come Resident Evil e Silent Hill).

Detto questo, il protagonista è difficile da gestire, oscilla troppo e ciò rende complesso colpire i nemici – tanto bellissimi a vedersi – ma altrettanto fuori contesto. Ad “aiutarci” ulteriormente (ironicamente parlando) in quello che è già un combat system mediocre, la meccanica di schivata, inutile poiché i nemici – oltre ad essere troppo lenti – sono terribili quando si tratta di sferrare un colpo (chiaro segnale che l’intelligenza artificiale non è particolarmente “smart”). Ma non è tutto, il gioco suggerisce che il giocatore può scegliere anche di fuggire da un incontro. Abbiamo provato a più riprese ad evitare lo scontro ma senza successo. I nemici, più e più volte, ci inseguivano incessantemente e non smettevano di attaccare (mancandoci miseramente) fino a quando non li abbiamo abbattuti. Potremmo continuare ad elencare elementi negativi ma ci siamo già andati giù pesante … 

Grafica e tecnica

La grafica di Stray Souls – sebbene inizialmente risulti essere anche piacevole – finisce rapidamente per deludere. Le texture ambientali sono fatte piuttosto bene, mentre i modelli poligonali dei personaggi sembrano risalire a due generazioni di console fa. Invece, abbiamo apprezzato il design dei nemici, particolarmente curato e che ricorda molto da vicino le raccapriccianti creature di Silent Hill. Tuttavia, in termini di performance, il titolo è impossibile da giocare senza incappare in glitch e bug di ogni tipo (è fra i titoli peggio ottimizzati su PS5); il protagonista fa fatica addirittura a camminare (i comandi sembrano andare in ritardo e non di poco), problema riscontrabile sin dalle prime battute di gioco. Molte animazioni, senza tanti giri di parole, sono rotte e anche quando “funzionano” sembrano essere irrealistiche. Dulcis in fundo, la telecamera (over the shoulders) vi farà letteralmente girare gli occhi.

L’audio – elemento fondamentale in una produzione action-horror è osceno. La recitazione vocale è per la maggior parte del tempo, insensata e poco coerente con gli eventi circostanti, e le musiche – sebbene sia stato coinvolto Akira Yamaoka (lo ricorderete per Silent Hill), non lascia il segno come ci si aspetterebbe. Concludiamo dicendovi che il gioco non è localizzato in italiano e i sottotitoli sono ridicolmente piccoli (senza alcuna opzione per poterli ingrandire), talmente piccoli che su un TV 55″ non siamo stati in grado di leggerli.

Commento finale

Stray Souls, nonostante un incipit altisonante, finisce per fallire sotto ogni punto di vista. Combat system insoddisfacente, IA nemica inesistente, scarsissima caratterizzazione dei personaggi, bug e glitch di ogni tipo e forma e potremmo continuare ancora. Spiace perché sulla carta il titolo sviluppato da Jukai Studios e pubblicato da Versus Evil, aveva grandi potenzialità. Non ci resta che sconsigliarvi l’acquisto, c’è di meglio in giro!

3.5

Stray Souls


Stray Souls, nonostante un incipit altisonante, finisce per fallire sotto ogni punto di vista. Combat system insoddisfacente, IA nemica inesistente, scarsissima caratterizzazione dei personaggi, bug e glitch di ogni tipo e forma e potremmo continuare ancora. Spiace perché sulla carta il titolo sviluppato da Jukai Studios e pubblicato da Versus Evil, aveva grandi potenzialità. Non ci resta che sconsigliarvi l'acquisto, c'è di meglio in giro!

PRO

Incipit interessante (nulla di più) | Design dei nemici ispirato |

CONTRO

Combat system insoddisfacente | Tanti bug e glitch | Personaggi non memorabili | IA nemica inesistente | Audio osceno | Il gioco peggio ottimizzato su PS5 | Sottotitoli minuscoli |
Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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