SUPER CRAZY RHYTHM CASTLE ci ha riportato nostalgicamente con la mente indietro di qualche anno. Siamo a cavallo tra i due millenni, in un periodo in cui il genere musicale imperversava nella sale giochi orientali con Dance Dance Revolution mentre nei salotti di tutto il mondo entravano gli strumenti di Guitar Hero. Un capitolo impossibile da dimenticare per coloro che lo hanno vissuto sulla propria pelle, in cui si riusciva a percepire l’estro creativo del sodalizio tra musica e ludica, sullo sfondo di esperienze arcade divenute immortali. Era anche un periodo particolarmente felice ed esuberante per Konami, che viveva probabilmente una delle sue migliori fasi, con produzioni leggendarie graziate da una fantasia che viaggiava a briglie sciolte. In un certo qual modo, il prodotto di cui vi parliamo oggi ci ha ricordato esattamente tutto questo.
Sviluppato da Second Impact Games, SUPER CRAZY RHYTHM CASTLE è una caotica avventura musicale in cui sfiderete un folle re a colpi di ritmo ed enigmi, in solitaria o cooperando con gli amici. Non sembra una grande premessa? Siamo sinceri, anche noi siamo partiti con aspettative modeste ma la produzione Konami ci ha saputo decisamente sorprendere.
SUPER CRAZY RHYTHM CASTLE sarà disponibile dal 14 Novembre per PC (via Steam), PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series e Nintendo Switch.
Versione testata: PlayStation 5
Il mio regno per un pentagramma
Re Ferdinand è un monarca decisamente svitato, molto attaccato alla propria posizione e piuttosto sgarbato con servitori e sudditi. Tuttavia, sottostà anch’egli alle consuetudini e sa bene che il castello del ritmo, in cui egli governa sovrano, è sempre sotto l’attacco di improbabili eroi. Lo squilibrato monarca è tuttavia intenzionato a difendere la corona, nonché a rovinare la giornata a chiunque metta al rischio il proprio status. Riuscirete a superare le sue folli prove per batterlo al suo stesso gioco?
SUPER CRAZY RHYTHM CASTLE non fa della brillantezza del plot la sua carta migliore, limitandosi a ricorrere ad un canovaccio tradizionale. Parimenti altrettanto “scolastico” è lo sforzo artistico, con uno stile misto tra cartoon e surrealismo che non sempre riesce a colpire nel segno, salvo per alcuni passaggi e personaggi che spiccano sugli altri (come Re Ferdinand stesso). La produzione Second Impact Games, insomma, non si presenta esattamente nel modo migliore possibile: ma è proprio in questo momento, con le difese abbassate al minimo storico, che inizia la remuntada.
Una rimonta che si avvia grazie ad una scrittura spigliata, capace di caratterizzare i personaggi fondamentali con ruoli macchiettistici ma funzionali, e prosegue con la star di ogni rhythm game: la musica. Sotto questo versante, SUPER CRAZY RHYTHM CASTLE tiene alta la tradizione Konami proponendo una selezione di tracce originali eterogenee ed esuberanti, che spaziano dal funky al rock, passando per il metal ed il k-pop. Oltre trenta brani, più alcuni nascosti davvero succulenti (spoiler, ve ne parliamo a breve), che vi rimarranno in testa anche una volta tornati alla vita reale.
La parte più strettamente musicale della produzione non riserva al contempo particolari sorprese: come nella più classica tradizione, dovrete premere i tasti giusti in corrispondenza di un pentagramma che scivola dall’alto verso il basso, esattamente come nei titoli più famosi del genere. Le diverse difficoltà disponibili permettono di aumentare o diminuire il numero di tasti impiegati, regalando una buona sfida per tutti i giocatori. A voler essere scrupolosi, forse alcuni passaggi ci sono sembrati sbilanciati a prescindere dal livello scelto, complici alcune combinazioni abbastanza intricate.
Finora vi sembra un titolo tutto sommato ordinario e senza particolari guizzi? Benissimo: preparatevi a scoprire dov’è la parte realmente stupefacente.
Non è ancora il tempo giusto
Anzitutto, partiamo dicendo che in SUPER CRAZY RHYTHM CASTLE non vi limiterete a snocciolare le canzoni della soundtrack alla ricerca del punteggio perfetto. Tutt’altro.
L’avventura vi calerà in mondi hub in cui risolvere piccoli incarichi e semplici enigmi che vi daranno l’accesso a veri e propri livelli. Sorprendentemente, saranno tutti profondamente diversi gli uni dagli altri. In ciascuno di essi, la parte musicale rivestirà solo una parte della sfida ludica. Si divideranno infatti spesso in altre attività collaterali che spazieranno dalle sfide di abilità a rompicapi articolati.
La varietà in questo senso è enorme e ci siamo ritrovati, ad esempio, a dover gestire una battaglia tra eserciti di vivande, ad effettuare un rito esoterico su un ortaggio, ad affrontare un’opera di demolizione gestendo diversi strumenti e molto altro. La commistione tra musica ed attività è sempre frutto di una interconnessione funzionale: una buona performance con il pentagramma permetterà, richiamando alcuni esempi citati, di ricaricare gli attrezzi utili per abbattere una parete o di disporre di più tempo per la buona riuscita di un rituale magico.
Ovviamente, meglio riuscirete a gestire gli incarichi in multitasking, più alto sarà il punteggio e maggiori saranno le stelle in premio. Queste ultime saranno indispensabili per proseguire nell’avventura e sbloccare i livelli successivi. Il senso di urgenza dettato dal compiere tutte le azioni richieste conferisce un ritmo indiavolato, prendendo le distanze dalla “staticità” di un titolo puramente ritmico.
Ma come funziona SUPER CRAZY RHYTHM CASTLE in single player? La verità è che funziona straordinariamente bene. Sebbene il titolo sia stato pubblicizzato prevalentemente sulle sue indiscutibili tendenze verso il multiplayer cooperativo, abbiamo riscontrato con molto piacere che la produzione Konami è altrettanto godibile anche in solitaria. Anzi, sotto certi aspetti è forse la modalità di fruizione che più ci ha convinto, per una motivazione molto semplice. Mentre in cooperativa ciascun player potrà occuparsi di un incarico distinto e lavorare sinergicamente, tutto questo non è possibile giocando da soli. In questi casi, infatti, dovrete gestire tutto con le vostre forze. Dovrete impiegare al meglio il tempo a disposizione e scegliere con cura i momenti giusti per abbandonare un compito per passare all’altro. La frenesia dell’equilibrio ludico in single player ci ha davvero sorpreso, a differenza della schematicità della suddivisione dei ruoli prevista nel caso di più giocatori.
It’s more than a feeling
Ok, quindi a questo punto non ci sarà tanto altro che Second Impact Games possa aver aggiunto alla formula no? Sbagliato!
Nella sua permanenza nel folle castello del ritmo, il player scoprirà che SUPER CRAZY RHYTHM CASTLE nasconde un bel po’ di chicche.
Anzitutto, il laboratorio musicale. Andando avanti nell’avventura avrete infatti accesso ad un hub secondario che vi permetterà di affrontare le sfide musicali. Si tratta di prove nude e crude, libere dal vincolo degli incarichi dei livelli ordinari. Questa diventa a tutti gli effetti una modalità secondaria più tradizionale, in cui dare il meglio per eseguire alla perfezione ciascun brano presente nel gioco. Maggiori saranno i vostri risultati, maggiori saranno i forzieri del laboratorio che sarete in grado di aprire per accaparrarvi il loro prezioso contenuto.
Tra i premi troverete personaggi extra ma, soprattutto, interessanti cartucce vintage. Visitando il garage limitrofo, troverete una vecchia console sulla quale usarle. Ecco che vi ritroverete alle prese con brani bonus che omaggiano la storia videoludica della software house giapponese. Da Castlevania a Gradius, preparatevi ad un viaggio nel tempo con alcune delle selezioni musicali più famose delle migliori serie Konami, remixate con gusto. Un extra da leccarsi i baffi, sul serio.
Ma esiste solo la modalità cooperativa in SUPER CRAZY RHYTHM CASTLE? Ovviamente no. Esistono infatti sfide opzionali che vi metteranno gli uni contro gli altri, in inedite competizioni all’ultima nota. Sono presenti una manciata di opzioni, tutte molto divertenti, ma forse fin troppo tradizionali. Sarebbe stato bello trovare lo stesso sforzo creativo anche negli stage dedicati al competitivo. Ma a nostro avviso, vista l’offerta della produzione (che vi terrà impegnati oltre una decina di ore per un completamento totale), non c’è proprio di che lamentarsi.
Commento finale
Ci sono titoli che a volte volano così sotto i radar che finiscono col presentarsi con un punto esclamativo all’appuntamento con pubblico e critica: questo è il caso di SUPER CRAZY RHYTHM CASTLE. Apparentemente poco più di un party game, il titolo Konami è invece una folle avventura ritmica capace di fondere buona musica ed irresistibili enigmi, regalando tante ore di divertimento e sorprese. Non importa se avete intenzione di giocarci in solitaria o con gli amici: la produzione riesce ad essere sempre all’altezza della situazione. Persiste qualche sbavatura ed una difficoltà non sempre perfettamente bilanciata, ma fidatevi: se cercate un titolo ritmico ed imprevedibile da vivere sorridendo, questo è il titolo giusto da considerare.