Recensione The Outer Worlds: Spacer’s Choice Edition

The Outer Worlds, la fatica di Obsidian Entertainment guidata dalle geniali menti dei creatori dell’originale Fallout e Vampire: The Masquerade – Bloodlines, a meno di quattro anni di distanza viene rimaneggiata e tirata a lucido per le nuove generazioni di hardware console e PC, e ora con il nome di The Outer Worlds: Spacer’s Choice Edition.

A portare avanti il lavoro di svecchiamento -se è possibile chiamarlo così- ci pensa Virtuos Games, team con sede a Singapore e già conosciuto per alcuni porting su Nintendo Switch, come quello di XCOM2 e dell’originale edizione di The Outer Worlds.

A causa dell’acquisizione da parte di Microsoft d’Obsidian nel 2018, il coinvolgimento del team sul progetto sembra non essere pervenuto, ma scopriamo assieme se questa controversa riedizione, pubblicata da Private Division, è un’alternativa valida per chi non ha mai giocato a The Outer Worlds, o per chi vuole avventurarsi nuovamente nello spazio a bordo dell’Inaffidabile.

L’universo di The Outer Worlds ci porterà tra mondi alieni e fregate mercantili.

Il Cosmo Finito

The Outer Worlds è un incredibile esponente del genere degli RPG in prima persona, dove le nostre scelte cambiano in maniera sensibile l’esperienza di gioco, consentendoci -o privandoci- d’accedere a missioni, incontri con personaggi, equipaggiamenti, e intere aree di gioco.

Risvegliati da un sonno criogenico lungo 400 anni dall’eccentrico scienziato Phineas Welles, ci ritroveremo catapultati su un pianeta alieno con l’obbiettivo di salvare i rimanenti passeggeri della Speranza, ancora congelati e dimenticati da tutto e tutti, prendendo il controllo della navicella chiamata l’Inaffidabile.

La comicità e la grande maestria nella scrittura sono un caposaldo delle produzioni Obsidian, e The Outer Worlds è forse il più grande esponente a loro favore. Fin dalle prime battute il gioco non nasconde la sua tematica dissacrante sul mondo delle multinazionali, il capitalismo, e il fallace senso di libertà in un universo dove tutto viene controllato e gestito dal vile denaro.

Assieme a un equipaggio di altri 6 pittoreschi personaggi, come il Vicario Max con un passato burrascoso o l’unità di pulizie SAM, visiteremo le zone più recondite di Alcione, una galassia dominata dalle 10 industrie che formano la Holdings Corporation. Un agglomerato le cui industrie sono capaci di gestire ogni più piccolo dettaglio dell’esistenza dei suoi dipendenti.

I pianeti che compongono la galassia sono suddivisi in macro aree con all’interno città, centrali infestate da robot impazziti -o gli occasionali predoni-, e segreti pronti per essere scoperti. La quantità di attività secondarie porta con sé una gran mole di contenuti, e il completamento delle missioni comporta un cambio dell’allineamento delle popolazioni, e corporazioni, presenti sul pianeta; rendendo quindi l’esplorazione del titolo non solo incentivata ma cardine per un’esperienza sempre nuova.

Potremo portare fino a 2 compagni nelle nostre avventure, ogni uno con un attacco speciale unico.

Proseguendo nell’avventura il titolo offre al giocatore anche una serie di difetti, generati dopo costanti sbagli o brutti vizi -come cadute da grandi altezze o consumo di alcol-, che se accettati andranno a modificare ulteriormente le statistiche del nostro personaggio, in modi a volte anche inattesi.

Le armi e armature che incontreremo durante il giocato potranno poi essere migliorate sfruttando diversi perks acquistabili in uno dei tantissimi distributori automatici o dai negozianti, e installabili tramite i banchi da lavoro. Persino scoprire queste location comporterà un guadagno in esperienza.

Il team di 4News ha già recensito The Outer Worlds, lodando a più riprese il lavoro svolto dal gruppo Obsidian, e i parallelismi con la serie Fallout portano l’idea che il titolo, seppur di buona fattura, non riesce a migliorare quanto offerto dai capitoli del gruppo Bethesda. Ma quindi cosa offre in più, o di diverso, questa versione del gioco?

Non è il meglio…

The Outer Worlds ha visto anche l’uscita di due espansioni narrative, acquistabili singolarmente o all’interno dell’Expansion Pass, ma questa Spacer’s Choice Edition le include entrambe nella sua confezione.

Pericolo su Gorgone ci catapulta tra i canyons di un asteroide proprietà della ditta Soluzioni Spaziali, ora abbandonato e pullulante di mostri e banditi, nel tentativo di recuperare la Dottoressa Olivia Ambrose.

Assassinio su Eridano ci mette nel ruolo d’improvvisati detectives, chiamati a far luce sulla morte della diva dell’etervisione Halcyon Helen con l’aiuto dell’Amplificatore di discrepanze, uno strumento che in maniera intradiegetica introduce nuove meccaniche di analisi degli ambienti.

Virtuos Games in questa edizione ha voluto anche aumentare il cap del livello del personaggio, che ora si può portare fino al livello 99. Questa introduzione comporta una maggiore flessibilità durante la costruzione e progressione del proprio alter ego, ma il livello delle armi droppate non sembra essere stato ribilanciato di conseguenza.

Sono stati apportati poi dei rimaneggiamenti alle sezioni di shooting e il feeling delle armi, che ora paiono rispecchiare maggiormente impatti differenti a seconda delle bocche da fuoco utilizzate, siano esse potenti fucili a ripetizioni, o una delle ambite armi scientifiche alimentate al plasma.

Ogni situazione potrà essere affrontata in maniera diversa, ma alcuni scontri saranno inevitabili.

Posto sulla bilancia del mero contenuto, Spacer’s Choice Edition potrebbe quindi già essere una migliore alternativa per chi si avvicina per la prima volta alla galassia di Alcione, anche se forse risulta poco allettante per tutti coloro che conoscono The Outer Worlds come il palmo della propria mano.

La triste notizia però viene dalla decisione di voler mettere mano all’intero aspetto artistico del titolo, comportando un considerevole calo delle prestazioni durante il giocato, sia su console, che su PC di fascia più alta.

L’aggiunta di nuove geometrie lungo i pianeti, così come il riposizionamento di alcuni oggetti e nuova foschia, oltre il gradito aumento sul lato texture per alcuni personaggi, non hanno giustificato i grossi problemi tecnici al lancio, che specialmente gli utenti su Steam non hanno gradito particolarmente.

Una prima patch correttiva sembra aver limato alcune problematiche, ma restano grossi problemi di frame-pacing e prestazionali, per migliorie poco sensibili. Questa edizione non propone alcun tipo di funzionalità Ray-tracing, e per cercare di mantenere costante l’esperienza di gioco, il team Virtuos si è appoggiato al poco funzionale sistema di risoluzione dinamica offerto dall’Unreal Engine invece che implementare sistemi più avanzati come il DLSS d’Nvidia o l’FSR di AMD.

Strana la scelta di sconvolgere completamente il sistema d’illuminazione globale, andando ad alterare completamente l’aspetto visivo d’alcuni pianeti, oltre che appesantire senza apparente motivo zone precedentemente prive di sbalzi prestazionali. In aggiunta The Outer Worlds: Spacer’s Choice Edition ora mostra nuovi bug mai visti nella sua versione originale.

Mancanza di ombre proiettate da alcuni oggetti, pop-up di assets e texture molto prominenti, strani artefatti generati dal sistema di risoluzione dinamica, sono solo alcuni dei problemi più noti che i giocatori hanno riscontrato in queste prime settimane dall’uscita del titolo.

I cambiamenti effettuati al titolo sono marginali e controversi.

È Spacer’s Choice!

The Outer Worlds: Spacer’s Choice Edition potrebbe essere un’edizione interessante solo per chi non possiede ancora The Outer Worlds -o una delle sue espansioni-, non è molto interessato ad avere un’esperienza di gioco stabile, o non ha alcun modo d’acquisire l’edizione originale del titolo.

Per tutti gli altri, Spacer’s Choice Edition sembra essere un pessimo scherzo; un prodotto voluto da un magnate del capitalismo che cerca di vendere un’opera che si prende gioco del mercato capitalistico stesso, senza offrire nulla di nuovo, e stravolgendo in parte quanto di buono aveva costruito il team originale.

Il nostro consiglio è quello di valutare con cautela l’acquisto di questa versione, forse dargli un’opportunità in futuro, a un prezzo scontato o solo previa arrivo di nuove patch correttive. Specialmente se siete in possesso del titolo originale, su PC e anche su console

Grazie alla retrocompatibilità di PS5 e Xbox Series, potrete godere di alcune delle stesse migliorie grafiche offerte -risoluzione fino a 4K e 60fps– senza la miriade di bug presenti in questa edizione. Non è il meglio, è Spacer’s Choice!

6

The Outer Worlds: Spacer's Choice Edition


The Outer Worlds: Spacer's Choice Edition potrebbe essere un'edizione interessante solo per chi non possiede ancora The Outer Worlds -o una delle sue espansioni-, non è molto interessato ad avere un'esperienza di gioco stabile, o non ha alcun modo d'acquisire l'edizione originale del titolo. Per tutti gli altri, Spacer's Choice Edition sembra essere un pessimo scherzo; un prodotto voluto da un magnate del capitalismo che cerca di vendere un'opera che si prende gioco del mercato capitalistico stesso, senza offrire nulla di nuovo, e stravolgendo in parte quanto di buono aveva costruito il team originale. Il nostro consiglio è quello di valutare con cautela l'acquisto di questa versione, forse dargli un'opportunità in futuro, a un prezzo scontato o solo previa arrivo di nuove patch correttive. Specialmente se siete in possesso del titolo originale, su PC e anche su console Grazie alla retrocompatibilità di PS5 e Xbox Series, potrete godere di alcune delle stesse migliorie grafiche offerte -risoluzione fino a 4K e 60fps- senza la miriade di bug presenti in questa edizione. Non è il meglio, è Spacer's Choice!

PRO

Level Cap alzato a 99 | L'edizione include anche le 2 espansioni | Possiamo ancora comprare la versione originale

CONTRO

Pessima ottimizzazione | Nuova art-direction molto invasiva | Nuovi bug e problemi nel giocato
Bernardo Andres Carvallo Herrera
Bernardo Andres Carvallo Herrera
La "cultura" videoludica non è solo una passione, è un costrutto radicato che nasce e si dipana nella vita di ogni persona che viene a contatto con uno schermo. Amo i fatti, cerco sempre una corretta soluzione, e penso che solo il tempo possa giudicare i nostri sforzi. Il miglior videogioco è quello che vorremmo consigliare.

Rispondi

Ultimi Articoli

Related articles