Recensione The Walking Dead Saints and Sinners – Chapter 2: Retribution (PSVR 2)

Se frequentate da un po’ il mondo della VR conoscerete di certo Skydance Interactive e il loro capolavoro The Walking Dead Saints & Sinners, unanimemente riconosciuto come uno dei giochi fondamentali della VR insieme a mostri sacri come Alyx (sempre sia lodato) o Boneworks.

Il secondo capitolo di The Walking Dead Saints and Sinners, uscito originariamente su Quest 2, arriva ora in una versione ottimizzata per PlayStation VR2, definita dagli stessi sviluppatori come la versione migliore del gioco.

Dove eravamo rimasti?

In The Walking Dead Saints and Sinners – Chapter 2: Retribution vestiremo nuovamente i panni del “Turista” riallanciando i nodi della nostra storia proprio li’ dove si era interrotta nel Chapter 1. Quindi, se questa è la prima volta che mettete piede nella New Orleans post apocalittica dominata dai walkers, questo riassunto vi rinfrescherà la memoria.

Nei panni di un misterioso personaggio, denominato dai locali come il turista, vi siete ritrovati in una New Orleans dilaniata, letteralmente, oltre che dagli zombie da due fazioni in lotta tra loro per il controllo della città. Solo, ma non così spaurito, avete messo radici in un vecchio scuola-bus parcheggiato in un cimitero e, grazie ad una vecchia radio, siete riusciti a mettervi in contatto con altri sopravvissuti per i quali avete iniziato a svolgere missioni di diversa natura. Tutte però con lo stesso leit-motiv: fracassare crani zombie. Le vostre giornate trascorrono così, tra scavenging, zombie, crafting, zombie, alcohol e ancora zombie fin quando le vostre gesta non generano una vera e propria “guerra civile”.

Posso giocarlo senza aver giocato il precedente capitolo?
Durante il corso del gioco i riferimenti al primo capitolo saranno piuttosto frequenti; Chapter 2: Retribution prosegue esattamente dove si era interrotto il primo capitolo. Tuttavia, considerando che la trama ha uno spazio marginale rispetto al gameplay, potete tranquillamente giocare al secondo capitolo senza aver giocato al primo. Se invece volete godervi fino in fondo il gioco, potete mettervi in pari acquistando il primo capitolo in versione PSVR2 a 39,99 euro.

“Ogni cosa è cibo per qualcos’altro.”

Come avrete capito, a differenza del fumetto originale e dell’adattamento televisivo di HBO, l’impianto narrativo non è mai stato al centro dell’offerta ludica di Saints & Sinners e, allo stesso modo, questo Chapter 2 non porta alcuna novità sotto questo profilo.

Il vero cuore dell’opera di Skydance Interactive è il gameplay, modellato intorno ad un’esperienza survival horror intensa ma allo stesso tempo ragionata, anche e soprattutto in quelle attività notoriamente più tediose, come lo scavenging e il crafting.  

Il merito è di un sistema di inventario e una distribuzione delle risorse che vi costringerà a pensare a quello che state facendo. Scordatevi quindi la raccolta indiscriminata di tutto ciò che trovate nell’immondizia o di ogni loot. In Retribution gli oggetti inutili abbondano mentre quelli di valore e i materiali di consumo sono piuttosto rari, soprattutto al livello di difficoltà più alto, il vostro spazio nello zaino è limitato e le armi si distruggono un po’ troppo facilmente, creando una sensazione di “urgenza” che è difficile ritrovare in altri giochi VR Zombie Oriented.

Su tutto si erge un combat system “straordinariamente fisico” che vi restituisce tutta la sadica soddisfazione di infilzare la testa di un walker con un coltello fabbricato da voi, o di affettare uno zombie con una motosega.

Anche il gun system appare studiato e solo apparentemente un po’ ingessato. Il tutto risponde infatti alla logica di non trasformare il tutto in caciara alla prima occasione.

More of the same

The Walking Dead Saints and Sinners – Chapter 2: Retribution (ma un titolo più corto no?) è quello che siamo soliti definire come un more of the same. Abbiamo già detto che, come nel primo capitolo, anche qui la trama è solo un contorno al sontuoso gameplay fatto di esplorazione, scavenging e crafting. Persino le poche biforcazioni narrative e scelte di dialogo presenti nel Chapter 1 qui sono ancora più marginali e prive di conseguenze.

L’unica differenza, rispetto al precedente capitolo è ancora una volta da rintracciarsi sul fronte del gameplay. Se nel Chapter 1 potevamo visitare una sola destinazione al giorno, ora è possibile effettuare due fermate, la prima di giorno e la seconda al crepuscolo dove sopravvivere diventa ancora più difficile ma il loot diventa decisamente più interessante. Ed è proprio su questo pericoloso equilibrio tra rischio e ricompensa che si gioca tutto il divertimento di Retribution.

Le novità della versione PSVR2

Per l’arrivo su PSVR2 e PC, Skydance Interactive ha deciso di fare le cose in grande. Lo stile toon shading caratteristico del primo capitolo è esaltato ora da un nuovo sistema di lluminazione dinamica e da un dettaglio grafico che ha davvero pochi rivali sulla piattaforma Sony ed è direttamente paragonabile alla versione PC del primo capitolo. Texture in alta definizione, dettagli altissimi e nuove animazioni per gli NPC, uniti ad un frame rate granitico a 90FPS, ci regalano una New Orleans misteriosa e terrificante. Gran parte del merito va sicuramente dato anche al pannello OLED di PSVR2 che proprio in giochi come questo, dove il buio e i chiaroscuri sono gran parte dell’esperienza, dà il meglio di sè.

Resta purtroppo l’annoso problema dei testi, ad esempio quelli del diario, che, complice uno sweetspot ridottissimo di PSVR2, sono spesso difficili da leggere.  

Sulla console di Sony non manca il supporto ai grilletti adattivi e al feedback aptico dei controller Sense che soprattutto con le nuove armi come la motosega o il lanciagranate funzionano alla grande.

Abbiamo particolarmente apprezzato inoltre la possibilità di trasferire i salvataggi dal primo al secondo capitolo anche su piattaforme diverse (Da PSVR 1 a PSVR 2 ad esempio, ma anche da PCVR a PSVR2) grazie ad un “codice salvataggio” e all’aggiornamento dayone.

Comfort
Le opzioni di comfort sono ridotte all’osso, essendo possibile esclusivamente selezionare la presenza della vignettatura durante i movimenti e uno strano indicatore “motion sickness” con una percentuale che indica il grado di comfort che volete. Avremmo preferito opzioni più tradizionali, come teletrasporto, regolazione dello snap turn ecc. E’ possibile comunque selezionare l’opzione “da seduti” anche se questo potrebbe comportare qualche problema con l’accessibilità di alcuni oggetti attivabili con le gesture (dietro la spalla destra o sinistra, alla vita ecc.). Segnaliamo, infine, qualche problema nella posizione dei sottotitoli. Una volta attivati nel menù opzioni audio, questi vengono collocati direttamente sulla faccia del personaggio che sta parlando, risultando piuttosto fastidiosi anche perchè al centro della vostra visuale.

Commento finale.

The Walking Dead Saints and Sinners – Chapter 2: Retribution è un more of the same del primo capitolo, e questo non è affatto un male, anzi. Il primo capitolo è considerato ancora oggi uno dei migliori giochi VR in circolazione e questo Retribution non è da meno. La versione PSVR 2 gode inoltre di un eccellente comparto grafico e sonoro esaltato dal pannello OLED del visore di Sony. In definitiva, se state cercando un gioco con cui passare un discreto numero di ore, siate o meno fan di The walking dead, questo è un gioco che dovreste assolutamente mettere nella vostra wish list.

8.8

The Walking Dead Saints and Sinners - Chapter 2: Retribution


The Walking Dead Saints and Sinners - Chapter 2: Retribution è un more of the same del primo capitolo e questo non è affatto un male, anzi. Il primo capitolo è considerato ancora oggi uno dei migliori giochi VR in circolazione e questo Retribution non è da meno. La versione PSVR 2 gode inoltre di un eccellente comparto grafico e sonoro esaltato dal pannello OLED del visore di Sony. In definitiva se state cercando un gioco con cui passare un discreto numero di ore, siate o meno fan di The walking dead, questo è un gioco che dovreste assolutamente mettere nella vostra wish list.

PRO

Comparto tecnico di primissimo livello | Gameplay estremamente soddisfacente | Buona implementazione delle caratteristiche di PlayStation VR2

CONTRO

Poche novità rispetto al primo capitolo | Trama ancora troppo secondaria | qualche problema nei sottitoli e nella leggibilità dei testi
Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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