È difficile pensare che The Witcher 3: Wild Hunt sia uscito ben sette anni fa, soprattutto perché le avventure e le “gesta” del “Carnefice di Blaviken“, sono più attuali che mai. Dalla sua uscita, infatti, è stato pubblicato un adattamento Netflix dei libri di Andrzej Sapkowski da cui prende ispirazione il gioco, con Henry Cavill (che ha recentemente annunciato di aver “passato il testimone” a Liam Hemsworth) nel ruolo del protagonista. Senza trascurare l’imminente miniserie prequel Blood Origin. Per rendere questo gioco leggendario, CDPR ha pubblicato l’aggiornamento di nuova generazione per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC di The Witcher 3: Wild Hunt (denominata per l’occasione “Complete Edition”), che va ad aggiungere notevoli miglioramenti rispetto all’originale. Naturalmente alcuni elementi iniziano a mostrare (inevitabilmente) l’inesorabile scorrere del tempo anche se tutto sommato la produzione si difende ancora bene. Detto ciò, ecco cosa ne pensiamo, in quella che vuole essere più una “celebrazione” dell’opera dello studio polacco che una vera e propria recensione delle mirabolanti avventure di Geralt di Rivia, le quali risultano essere avvincenti ora come lo erano allora, con la spettacolare scrittura dei personaggi del gioco, la superba costruzione del mondo e le incredibili missioni (principali e non).
Versione testata: PlayStation 5
Cosa include la Complete Edition di The Witcher 3: Wild Hunt?
Si tratta di una riedizione migliorata per PS5 di The Witcher 3 e delle sue due espansioni, Hearts of Stone e Blood and Wine, anche se è necessario possedere già le suddette espansioni se si desidera aggiornarle gratuitamente sulle console di ultima generazione. È essenzialmente una remastered, con elementi visivi aggiornati e prestazioni potenziate, ma introduce anche una serie di modifiche al gameplay che aiutano a migliorare l’esperienza videoludica e udite udite, include anche una modalità foto (che permette di immortale i propri scatti in game e modificarli interagendo con determinati parametri)!
Miglioramenti grafici
Graficamente, questa Complete Edition è un bel passo in avanti. Si tratta di miglioramenti tangibili (e non di un porting – sebbene altrettanto impressionante – come quello pubblicato per Nintendo Switch nel 2019); infatti, basta mettere fianco a fianco le versioni PS4 e PS5 per notarli, in particolare nei dettagli. La “draw distance”, ad esempio, è di gran lunga migliore e le texture hanno una risoluzione più elevata. La vegetazione è più fitta, l’illuminazione del mondo è più dinamica e ci sono persino nuovi effetti meteorologici. Tutto, dal mondo ai dettagli dell’armatura e dell’equipaggiamento di Geralt, è impressionante con implementazioni magistrali. Guardare il cielo e vedere il realismo nel modo in cui le nuvole si muovono e come si propaga la luce, lascia davvero senza fiato. Con l’aggiunta della personalizzazione dell’interfaccia utente, è possibile modificare vari indicatori e il display HUD per apprezzare ancora di più ogni dettaglio.
Su PS5 è possibile scegliere fra due modalità grafiche: “Qualità/Ray-Tracing” e “Performance“. Entrambe presentano la risoluzione 4K; la differenza sostanziale è che in modalità “Ray-Tracing” abbiamo i 30 fotogrammi al secondo (con qualche lieve calo al termine delle missioni), mentre in quella “Performance” si arriva fino a 60 fps (piuttosto stabili salvo situazioni concitatissime). Inutile dire che i 60 fps possono fare una differenza significativa durante i combattimenti, ma vi garantiamo (e vi invitiamo) a provare anche l’impostazione “Qualità”.
Il motivo? La Complete Edition ora supporta (come si evince anche dal nome della sopracitata modalità grafica) il ray-tracing, che fa risaltare ulteriormente la grafica con riflessi migliorati, sull’acqua e sulle superfici di oggetti luccicanti, come finestre e armature. L’occlusione ambientale offre una migliore ombreggiatura, radicando ogni singolo frammento dell’ambiente nel realismo.
Miglioramenti al gameplay
Per quanto riguarda invece i miglioramenti del gameplay, questo risulta (di base) essere rimasto invariato. Il sistema di combattimento è lo stesso, e il movimento di Geralt è ancora un po’ “macchinoso” sebbene risulti essere leggermente più fluido e naturale. Nello specifico, il nostro protagonista può muoversi a velocità diverse mentre cammina e scattare facendo clic sulla levetta analogica sinistra (L3). O ancora, è possibile raccogliere le erbe senza passare dal menù dedicato.
Tuttavia, i maggiori fotogrammi per secondo della modalità performance fanno una grande differenza, eliminando del tutto il leggero input lag che era presente nella versione PS4 e pertanto offrendo un controllo maggiore sull’azione. La maggiore reattività (da sola) rende questa edizione per PS5 molto più piacevole da giocare.
Anche la nuova opzione “lancio rapido dei segni” è una significativa aggiunta che migliora ulteriormente la “qualità della vita”. Ora è possibile tenere premuto semplicemente R2 e premere il corrispettivo pulsante a schermo per “scatenare” i poteri magici di Geralt durante la battaglia. In precedenza, al giocatore era richiesto di aprire un menu completo per passare da un segno all’altro, il che dava al combattimento una maggiore componente RPG, ma al contempo “spezzava” il ritmo di gioco. Il giocatore – se lo desidera – può però ancora utilizzare la ruota radiale insieme alla nuova (aggiornata) impostazione.
Miglioramenti alla telecamera
Dulcis in fundo è stata migliorata anche la telecamera; ora è possibile posizionare la telecamera molto più vicino a Geralt, proprio accanto alla sua spalla destra (il che conferisce al gioco anche un aspetto più cinematografico). Nell’originale, la camera predefinita era posizionata in modo scomodo, soprattutto quando si era alle prese con spazi angusti. Potrebbe sembrare una piccola aggiunta, ma un cambiamento di prospettiva può avere un profondo impatto su come viene percepito il mondo di gioco.
La telecamera ravvicinata può essere utilizzata anche durante il combattimento ma potrebbe essere un’arma a doppio taglio. In battaglia, avere un campo visivo più ristretto può dare alcune difficoltà. La vecchia impostazione probabilmente funziona meglio, in quanto offre una visione più ampia dell’azione.
Detto questo, se state cercando una sfida maggiore, potete utilizzare costantemente la nuova impostazione della telecamera in una prospettiva che ricorda molto da vicino il più recente God of War Ragnarok.
Non c’è da stupirsi, ma grazie a tutte queste aggiunte e miglioramenti, questa Complete Edition è la migliore versione di The Witcher 3 Wild Hunt giocabile oggigiorno. E questo senza menzionare i nuovi contenuti, che includono armi, armature e una nuova Quest ispirata alla serie The Witcher disponibile su Netflix (ma non vi faremo spoiler a riguardo).
Cosa non funziona?
Tuttavia, ci sono aspetti del gioco che non hanno superato la prova del tempo. E ci riferiamo al sistema di combattimento. Anche con i 60 fps, non c’è modo di evitare che i combattimenti possano sembrare ingombranti (e macchinosi) a causa di animazioni eccessivamente elaborate e di un insidioso targeting dei bersagli (quasi in stile Assassin’s Creed II). È un peccato che il combattimento non sia cambiato di una virgola in questo aggiornamento, ma sappiamo che CDPR non voleva alterare il “cuore” del gioco.
Inoltre, come era prevedibile, alcuni modelli poligonali risultano essere troppo squadrati e “innaturali”.
In compenso, su PS5 sono supportati sia i trigger adattivi e sia il feedback aptico del DualSense così come l’audio tridimensionale. Fulminei anche i caricamenti grazie all’SSD equipaggiato su PS5. Grazie ai caricamenti rapidi, l’avventura di Geralt sarà ancora più scorrevole ed immersiva!
Commento finale
Dopo oltre sette anni dalla sua uscita originale, The Witcher 3: Wild Hunt è ancora un assoluto capolavoro. Senza tornare sulla scrittura dei personaggi e dei dialoghi (ancora incredibili), questa Complete Edition è il miglior modo per godersi le avventure di Geralt. Due opzioni grafiche (qualità e performance) fra cui scegliere, telecamera migliorata, l’aggiunta del “lancio rapido” valgono il prezzo dell’intero pacchetto. Peccato che il sistema di combattimento sia rimasto pressoché invariato, ma sapevamo che CDPR non voleva stravolgere la sua creatura e ci sta bene così. Il lavoro fatto su questo aggiornamento di nuova generazione fa sì che rappresenti un must have sia per i vecchi che per i nuovi giocatori.