TopSpin 2K25 segna il ritorno della celebre serie tennistica a distanza di ben tredici anni dalla sua ultima, gloriosa, apparizione. Era infatti il 2011 quando su PlayStation 3, Xbox 360 e Wii usciva Top Spin 4, osannato a suo tempo come il miglior titolo in circolazione per gli amanti della racchetta (tralasciando la deludente versione Nintendo). Da quel momento, la disciplina sportiva non ha goduto di particolari fortune in ambito videoludico. Oltre all’abbandono dell’IP da parte di 2K, negli anni si sono avvicendati tentativi apertamente fallimentari come Tennis World Tour e prodotti carenti come AO Tennis 2. Gli unici barlumi di luce sono stati quelli forniti da piccoli indie, Full Ace Tennis e Tennis Elbow, capaci di restituire ai fan un divertimento autentico (grazie anche allo strenuo supporto del mondo del modding) seppur al netto di diversi anni sulle spalle.
In questo scenario, l’annuncio del ritorno di TopSpin è stato un fulmine a ciel sereno, reso ancor più sorprendente da una release molto ravvicinata e dal nome degli sviluppatori incaricati di questo revival. Si tratta infatti di Hangar 13, un team noto per aver lavorato principalmente alla serie di Mafia: non esattamente un palmares capace di rassicurare. Dopo aver testato TopSpin 2K25, possiamo fugare molti dubbi: la serie è finalmente tornata. Tuttavia, l’operazione non è così impeccabile come speravamo.
TopSpin 2K25 è disponibile dal 26 Aprile per PC (via Steam anche in sconto su Instant Gaming), PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One ed Xbox Series.
Versione testata: PlayStation 5
Batti… lei?
Insomma, di anni ne sono passati parecchi dall’ultima volta che i fan hanno potuto mettere le mani su un capitolo della serie. E le perplessità che circondavano questa nuova release erano non poche. In un certo senso, il biglietto da visita di TopSpin 2K25 non è dei migliori. Anzi.
Dopo un’attesa di questo tipo, la prima cosa che è saltata all’occhio al momento dell’annuncio è stata il comparto grafico della produzione. Non ci possiamo tanto girare attorno: TopSpin 2K25 conferma tutte le incertezze che erano purtroppo già emerse prima facie. Se da un lato la riproposizione di arene famose e campi da gioco è scrupolosa ed attenta, non altrettanto si può dire per ciò che riguarda i tennisti presenti.
Sono infatti presenti i principali campi del circuito tennistico, dai quattro tornei del Grande Slam a tutte le sedi degli ATP Masters 1000 (compresi i vari Indian Wells, Internazionali BNL d’Italia, ecc.) ed altre ancora. Tutte le superfici sono fedelmente riprodotte, per un totale complessivo di ben 48 campi unici. Su questo versante, praticamente nulla da eccepire. Il problema sorge tuttavia nel roster degli atleti. TopSpin 2K25 ospita infatti solamente ventincinque tennisti divisi tra uomini, donne e leggende. Un numero estremamente ridotto che ha portato Hangar 13 a registrare dolorosissime (e a tratti inconcepibili) assenze. Assurdo vedere che tra i giocatori contemporanei figurano Shelton, Tiafoe e Fritz mentre mancano Djokovic, Sinner, Nadal e molti altri. Altrettanto discutibile la selezione di leggende che ospita tra gli altri Federer, Sampras e Serena Williams per poi dimenticare Borg, Connors e Venus. E il problema viene aggravato dalla riproposizione poligonale degli atleti che, tolte le star di copertina, lascia parecchio a desiderare.
Un approccio iniziale, quello a TopSpin 2K25, non dei migliori. Il team di sviluppo, in questo senso, ha promesso aggiornamenti costanti tali da supportare il titolo ed inserire nuovi tennisti su licenza e contenuti gratuiti. Tuttavia non sappiamo in che termini riusciranno a soddisfare tale promessa, considerando che, ad esempio, proprio il nostro Jannik sarà una esclusiva di Tiebreak, titolo Nacon con licenza completa ATP in uscita entro fine anno che ospiterà ben 100 giocatori del circuito.
Occhi sulla pallina
Fortunatamente, ciò che delude in TopSpin 2K25 viene ampiamente bilanciato dalla bontà del suo gameplay.
La simulazione proposta da Hangar 13 recupera le caratteristiche fondamentali dei suoi illustri predecessori, per puntare ad un realismo solo minimamente edulcorato da influenze arcade. Il tennis 2K infatti richiede non solo una perfetta conoscenza dei fondamentali, ma anche di ogni componente di questo sport che coniuga atletismo, nervi d’acciaio e riflessi fulminei. In questo senso, l’Academy è il primo appuntamento indispensabile: un completo tutorial in cui verrete guidati dalla voce di John McEnroe per apprendere ogni aspetto del gameplay. Tutto, a partire dalla differenza tra i diversi tipi di risposta fino alla potenza da imprimere alla pallina, dal posizionamento a fondo campo alle tipologie di servizio, senza dimenticare tutte le tipologie di approccio al game. Apprendendo al contempo il tempismo perfetto per ciascun colpo, che i giocatori potranno assimilare grazie alla presenza di un indicatore che suggerisce il momento esatto per una ribattuta perfetta.
TopSpin2K25 è quanto di più vicino alla simulazione di questo sport, ma un tale traguardo arriva non senza chiedere qualcosa in cambio ai giocatori. Proprio per questa sua natura estremamente realistica, preparatevi infatti a dover faticare. Non tanto per la taratura base dell’intelligenza artificiale (ad onor della cronaca abbastanza permissiva), ma soprattutto per le difficoltà maggiori e contro gli avversari umani. L’esperienza pad alla mano è tutti gli effetti quella di dover imparare non solo a gestire ogni situazione di gioco, ma anche di indirizzare tatticamente ogni partita cercando di prender dinamicamente le misure ad ogni avversario.
L’allenamento dunque, in TopSpin 2K25, diventa un elemento imprescindibile dell’esperienza ludica… e cosa tremendamente affascinante, vedrete i frutti dei vostri sforzi match dopo match. Coglierete le differenze tra le diverse superfici, come e quando tentare un serve & volley, le occasioni migliori per sventagliare un inside-out e molto altro. Le sensazioni sono davvero fantastiche e mettono bene in chiaro quanto l’intuizione originaria del team di sviluppo PAM fosse avveniristica e praticamente perfetta anche a distanza di tantissimi anni.
Vittoria al tie-break
Acclarato che il gameplay di TopSpin 2K25 farà l’assoluta felicità di tutti i fan del tennis, sul versante delle modalità, la produzione Hangar 13 non eccelle particolarmente limitandosi a fare lo stretto indispensabile.
Accanto ad una modalità esibizione nella quale potrete divertirvi usando il roster dei tennisti presenti, MyPLAYER vi permetterà di creare il vostro alter ego per poi lanciarvi nella carriera. Si tratta della modalità principale di TopSpin2K25, che vi metterà di fronte ad una progressione in stile RPG dalle prime partecipazioni ai tornei 250 fino al sogno del Grande Slam. Potrete assumere allenatori specifici per incrementare alcuni aspetti del vostro gioco, partecipare ad eventi speciali, scegliere i migliori sponsor tra i grandi marchi nonché personalizzare il vostro outfit. In questo senso, MyCAREER è una modalità ricca e longeva che vi terrà impegnati per molto tempo. Peccato che però Hangar 13 abbia stabilito di far partire il giocatore direttamente all’interno della top 100, così come costringerlo a poter scegliere di partecipare ad un unico torneo per ciascun mese di simulazione. Entrambe “forzature” a nostro avviso che potrebbero irritare i fan di questo sport.
Le abilità del vostro alter ego potranno poi essere testate nelle modalità online, grazie soprattutto al Tour Mondiale. Qui potrete sfidare i MyPLAYER di tutto il mondo in tornei settimanali che mettono in palio Punti Torneo, capaci di farvi scalare le Leaderboards ed ottenere ricompense. Con ogni nuova stagione, le statistiche si resetteranno per spingervi a migliorare continuamente le vostre capacità. Alternativamente, potrete scegliere uno dei professionisti e battere i vostri avversari nella modalità Tour 2K. Quello che abbiamo notato è che, contrariamente alla pressante presenza di microtransazioni di alcune produzioni 2K, TopSpin 2K25 calca meno la mano di quanto ci saremo aspettati (anche se resta obiettivamente caro). Una piccola apertura verso i giocatori… ma la strada da fare, a nostro avviso, è lunga.
La sensazione che resta in bocca, dopo aver passato del tempo assieme al revival di Top Spin, è che 2K abbia voluto dar nuova vita ad una serie apprezzatissima ma forse senza troppa convinzione. Se ludicamente nel panorama attuale il titolo si può imporre (e di fatto lo fa) con autorità, dal lato dei contenuti e del confezionamento cede il fianco ad evidenti contestazioni. Quello che speriamo è che 2K25 possa essere un ritorno di successo tale da convincere il publisher a dar fiducia alla serie e, magari, portarla ad una cadenza costante di release con un budget alle spalle sensibilmente maggiore tale da poter risolvere le criticità emerse. I fan del tennis francamente se lo meritano, dopo anni di nulla cosmico e cocenti delusioni.
Commento finale
TopSpin 2K25 segna il ritorno del grande tennis 2K, colpevolmente assente dalle scene per oltre una decade. Gameplay alla mano, la serie splende più che mai con l’equilibrio invidiabile della propria profondità tecnica tale da far esultare per ogni punto portato a casa. Tuttavia, non tutto va per il verso giusto. Il comparto grafico è deludente, i contenuti sono a tratti carenti (soprattutto il roster dei tennisti, che allo stato attuale “vanta” defezioni tragicomiche) ed alcune scelte della carriera potrebbero indispettire i fan più appassionati di questo sport. Nella speranza che possa diventare una serie da poter far crescere nel tempo, per adesso TopSpin 2K25 è un capitolo imperdibile per tutti i fan del tennis: per tutti gli altri, le pecche presenti potrebbero essere oggetto di riflessione.