Recensione Turtle Beach Stealth Pro

Turtle Beach è un marchio piuttosto noto tra i gamers; le sue cuffie sono infatti apprezzate da milioni di giocatori per l’ottimo rapporto qualità prezzo e per l’ampia varietà di combinazioni di colori e specifiche che ben si adattano ai gusti e al portafoglio di ogni giocatore. Le Turtle Beach Stealth Pro oggetto di questa prova, però, rappresentano forse il primo tentativo della compagnia di lanciarsi nel pericoloso terreno delle cuffie high-end da gaming, sino ad ora dominato dai soliti noti (Logitech e SteelSeries).

Tentativo riuscito? Decisamente si.

Specifiche tecniche e contenuto della confezione

Turtle Beach Stealth Pro
Connessioni Trasmettitore wirelessconsole Xbox, console PlayStation®, PC, Mac® e Nintendo Switch™
Connessioni Bluetooth®iOS, Android, PC e Mac®, Nintendo Switch™ e altri dispositivi dotati di Bluetooth®
Cuffie Driverdriver Nanoclear™ da 50 mm con magneti al neodimio
Eliminazione del rumoreriduzione attiva del rumore variabile, Riduzione del rumore >25 dB a 100 Hz
Risposta in frequenza10 Hz – 22 kHz
Microfono Tipoeliminazione del rumore unidirezionale
Microfono Riduzione del rumore>30 dB a 3 kHz
Microfono Risposta in frequenza100 Hz – 8 kHz
Microfono Sensibilità: boom: -22 dBFS/Pa/predefinito: -26 dBFS/Pa
WirelessDoppia connessione: connettività simultanea a 2,4 GHz e Bluetooth
Connettività wireless per il gamingconnessione wireless da 2,4 GHz
Portatafino a 15 m
Cuscinetti Auricolari Design padiglioneOver-Ear (chiuso)
Materiale dei padiglionimemory foam rivestito in similpelle

La confezione delle Turtle Beach Stealth Pro rende immediatamente chiara l’ambizione “premium” del prodotto al suo interno. La scatola cartonata rigida con apertura a libro, contiene infatti, oltre alle cuffie  e al microfono removibile, il dock trasmettitore che funge anche da stazione da ricarica per le due batterie da 850MhA incluse, un cavo USB-C da 90cm (solo per la ricarica) e un secondo cavo più lungo da 2M per il dock. E’ inoltre incluso un comodo sacchetto felpato per il trasporto delle cuffie, la manualistica, compresa quella di sicurezza e un adesivo Turtle Beach

Le Turtle Beach Stealth Pro sono disponibili sia in versione PlayStation 5 che in versione certificata Xbox. In realtà, le cuffie sono identiche per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, ma il modello da preferire a nostro parere è quello Xbox poiché nonostante la dicitura, risulta compatibile sia con Xbox series X|S e PC che con PlayStation 5, tramite il dock receiver.   

Design e Caratteristiche

Le Turtle Beach Stealth Pro presentano un design completamente rinnovato rispetto ai precedenti modelli della serie Stealth. Il design minimalista scelto da Turtle Beach per le sue cuffie flagship, è dominato infatti da una combinazione di nero opaco e dettagli in metallo canna di fucile che non lascia spazio a nessuna divagazione RGB.

Rispetto ad altri headset da gioco, quindi, Stealth Pro ha un aspetto più sofisticato e meno da “gaming” il che è sicuramente un Pro ai nostri occhi. La struttura di base è un mix di alluminio e plastiche gommate di ottima fattura estremamente ben accoppiate che rendono questo headset totalmente privo di scricchiolii anche se maltrattato. I due grandi driver da 50mm possono essere ruotati in senso antiorario (verso l’interno) e sono protetti, cosi’ come l’archetto superiore, da un abbondante strato di memory foam (2 CM sui padiglioni e 1 Cm sull’archetto) rivestito in una ecopelle di buona qualità

I comandi sono tutti posizionati sul padiglione destro. In particolare la cover esterna del padiglione funge da manopola “analogica” per la regolazione del volume, mentre sul basso sono presenti tre pulsanti fisici, uno per l’attivazione/disattivazione del “SuperHuman Hearing” , un pulsante centrale per l’accensione (con relativo led spia) e uno per l’attivazione del bluetooth e il pairing. Al centro del padiglione destro, inoltre, un altro pulsante fisico può essere personalizzato tramite l’app, ad esempio per attivare o disattivare il monitor del microfono, disattivare l’ANC ecc. Tutti i pulsanti sono estremamente semplici da raggiungere e da memorizzare, anche perché il pulsante del Superhuman hearing (una funzionalità di cui vi diremo nei prossimi paragrafi) è caratterizzato da una texture più ruvida rispetto agli altri due e questo ne rende più facile l’individuazione. Dall’app, inoltre, come vedremo, è possibile personalizzare il comportamento dei pulsanti differenziandoli sulla base del dispositivo collegato.

Sul lato sinistro trova posto l’archetto del microfono (removibile) e il vano batteria con il suo sportellino magnetico, a cui è possibile accedere solo rimuovendo il microfono. 

L’archetto del microfono è del tipo Flip to mute, ciò significa che puo’ essere ruotato in basso verso la bocca dell’utilizzatore per attivarlo e in alto per mutarlo, lo stato di disattivazione o attivazione sarà comunque segnalato da un bip direttamente in cuffia.

Una delle caratteristiche più interessanti delle Turtle Beach Stealth Pro è la presenza delle batterie removibili, in precedenza un marchio di fabbrica di Steelseries e della sua linea di cuffie flagship.  

Le Stealth Pro sono fornite con due batterie da 850mAh che garantiscono circa 12 ore di autonomia ciascuna e possono essere ricaricate tramite il dock-trasmettitore wireless che funge anche da caricabatterie. Questo permette di caricare una batteria mentre si utilizza l’altra e di non rimanere mai a secco anche nelle sessioni di gioco più lunghe, o se ci si dimentica di ricaricare l’headset.

Il Turtle Beach Stealth Pro supporta sia la connettività wireless a 2,4 GHz che Bluetooth 5.1, permettendo così di collegare il headset a due dispositivi contemporaneamente. Questo è particolarmente utile per i giocatori che vogliono rimanere connessi sia alla console che allo smartphone durante le sessioni di gioco.

Ci sarebbe piaciuto vedere anche un connettore da 3,5 mm anche considerando il fatto che le cuffie non possono essere collegate al PC via cavo nemmeno attraverso il cavo USB fornito, utile solo per la ricarica, o almeno un dongle secondario più piccolo in modo da poter trasportare le cuffie con un notebook, senza dover per forza collegare il tutto via bluetooth o via dock.

Qualità costruttiva

Come vi abbiamo accennato nel precedente paragrafo, la qualità costruttiva di queste cuffie è davvero molto alta. Ciò è chiaramente visibile dai materiali utilizzati per l’archetto e per il microfono, e dall’abbondante strato di memory foam che garantisce una presa decisa, ma mai affaticante sulle tempie anche per chi utilizza gli occhiali.  Perfino il cavo di collegamento dei due driver dx e sx, visibile sul padiglione sinistro è rivestito in tela: un dettaglio all’apparenza insignificante, che però può darvi un’idea della cura riposta da Turtle Beach nella costruzione di questo headset.  Sotto questo punto di vista, l’unica pecca è il sistema di regolazione del volume. La manopola sul padiglione destro, infatti, sembra un po’ troppo “leggera” anche a causa di un piccolo giogo tra il padiglione la manopola stessa e la sua rotazione inoltre è chiaramente avvertibile in cuffia. Una soluzione a scatti sarebbe stata sicuramente più in linea con la qualità del prodotto.  

Audio e Qualità del Suono

Turtle Beach Stealth Pro offre un’esperienza audio di altissimo livello per i gamers.  I driver dinamici da 50mm forniscono un suono potente e preciso, offrendo un’ampia risposta in frequenza che va dai 10 Hz ai 22.000 Hz. L’impostazione di base è piuttosto bass and high oriented, come si addice ad un headset essenzialmente pensato per i videogiocatori e in cui l’elemento “immersività” è sicuramente prevalente su quello dell’analiticità.

Tuttavia, Turtle Beach Stealth Pro,  grazie ad una app interamente rinnovata per l’occasione  la “Turtle Beach Audio Hub V2”, offre anche una serie completissima di opzioni di personalizzazione ( di alcune di queste parleremo più avanti nel paragrafo dedicato all’app).  Grazie all’applicazione è possibile regolare l’equalizzazione su di un grafico a 10 bande per adattarlo alle proprie preferenze personali, oppure utilizzare i preset EQ: “Suono caratteristico” “Potenziamento Bassi”, “Potenziamento Alti e Bassi” e infine “Potenziamento voci”.

Ma come suonano davvero?

Abbiamo avuto modo di provare le Turtle Beach Stealth Pro per alcuni mesi soprattutto con giochi come Modern Warfare III e Starfield, e le abbiamo apprezzate soprattutto per il loro imaging, ovvero la capacità di “disegnare” l’immagine sonora di un oggetto all’interno di uno spazio 3D.

Si tratta di una caratteristica fondamentale per il gaming poiché permette di posizionare accuratamente gli oggetti nello spazio, e nel caso specifico, colpi di arma da fuoco, passi ecc. Questo aspetto inoltre può essere ulteriormente amplificato grazie all’opzione “Superhuman Hearing” attivabile nell’app, che aumenta la risposta proprio sulle frequenze che più interessano i videogiocatori come i rumori dei passi di un nemico che si avvicina, la ricarica dell’arma, il rumore dei veicoli, e garantendovi un piccolo vantaggio competivo.

Le cuffie, hanno ricevuto ad agosto e settembre un paio di aggiornamenti firmware che hanno risolto alcuni problemini che avevamo riscontrato anche noi, in particolare su PlayStation 5, dove il volume risultava eccessivamente basso e sembra aver migliorato anche la latenza in modalità wireless 2,4Ghz dove avevamo rilevato qualche ritardo nell’uso su PC. Per la verità qualche inspiegabile ritardo in questa modalità su PC sussiste ancora, ma sembra essersi leggermente ridotto. Nessun problema invece in modalità BT.

Dal punto di vista musicale, le cuffie si comportano piuttosto bene, anche se il soundstage è un po’ carente e l’enfasi eccessiva sugli alti, le rende talvolta imprecise e un po’ troppo analitiche per i nostri gusti (la audio signature, se ci permettete il paragone piuttosto azzardato, ricorda quella delle Sennheiser HD600). Con queste caratteristiche risultano quindi adatte a musica EDM ed elettronica, un po’ meno con musica dove è richiesta una buona presenza dei midrange, come quelle con con una linea vocale chiara e prominente o con molte armonie vocali.

Molto buona invece la resa con i film, grazie come abbiamo detto all’ottimo imaging e agli ottimi bassi sempre precisi e controllati.

Cancellazione del Rumore

Uno degli aspetti sicuramente più interessanti di Turtle Beach Stealth Pro è il suo sistema di cancellazione del rumore attivo (ANC) che utilizza i due microfoni integrati (uno per ciascun lato) per rilevare il rumore ambientale e produrre un suono opposto per “cancellare” quel rumore. L’ ANC funziona piuttosto bene e può essere regolata attraverso l’app, dove è possibile anche scegliere di utilizzarle in modalità Ambiente (trasparenza per chi è abituato a questa dicitura), che riproduce in cuffia i rumori esterni. Sulle Stealth Pro si tratta di una aggiunta fondamentale perché nonostante la notevole imbottitura e la presa decisa di queste cuffie, l’isolamento passivo non è eccezionale rispetto ad altri headset che ci è capitato di provare.

Microfono

Il microfono removibile delle Turtle Beach Stealth Pro offre una qualità di registrazione molto buona, forse solo leggermente nasale, ma soprattutto un’eccellente cancellazione attiva dei rumori. Come potete notare nelle nostre tradizionali registrazioni caricate su Soundcloud, il suono della voce è piuttosto naturale (per avere un metro di paragone comparatele con le registrazioni effettuate con altri microfoni e in particolare con il ProCaster di Rhode che rappresenta il nostro punto di riferimento) e resta pienamente udibile anche attivando la funzionalità ANC nonostante si noti il taglio di certe frequenze per far fronte ai forti rumori della stazione di Milano, o del ventilatore che abbiamo posizionato alla massima velocità proprio di fianco alla nostra postazione (circa 40cm). Abbiamo apprezzato particolarmente, inoltre, la funzione di monitoraggio del microfono, con la quale è possibile ascoltare la propria voce attraverso l’headset: gli streamers ringraziano. (Per ascoltare le traccie scorrete nella playlist qui sotto le diverse registrazioni)

Autonomia

Le Turtle Beach Stealth Pro come abbiamo detto sono dotate di due batteria ricaricabile agli ioni di litio da 850mAh che garantiscono al volume di gioco massimo,  circa 12 ore di autonomia ciascuna. Non sono tantissime, ma considerando la presenza di due batterie, non possiamo di certo lamentarci.

Software

Turtle Beach Stealth Pro è fornito con un’ottima companion app “Turtle Beach Audio Hub V2”, utile non solo per regolare alcune funzionalità su PC ma anche su console e altri dispositivi collegati in BT. Una volta regolate le varie impostazioni, ad esempio di equalizzazione, tramite l’app è infatti possibile inviarle alle cuffie e memorizzarle sulla stessa, in modo da poterle utilizzare anche una volta che si è chiuso il programma oppure si è collegato l’headset ad un dispositivo diverso dal PC. Oltre alle già menzionate capacità di equalizzazione dell’audio, l’app consente di effettuare una serie di regolazioni per il chat mix (un recente aggiornamento ha migliorato decisamente le cose sotto questo aspetto), regolare l’ANC, la sensibilità del microfono e la cancellazione del rumore. Abbiamo inoltre apprezzato enormemente la possibilità di personalizzare il funzionamento di tutti i pulsanti fisici presenti sulle cuffie, prevedendo anche un funzionamento diverso degli stessi se collegate a console o a PC. Si può così ad esempio utilizzare la manopola di regolazione del volume per regolare l’ANC quando si è collegati in BT allo smartphone, oppure utilizzarla per modificare le impostazioni della chat ingame.

L’app inoltre consente di attivare una serie ulteriore di shortcut (solo su PC) per attivare o disattivare alcune funzionalità con una combinazione di tasti dalla tastiera.

Commento finale

Come abbiamo detto in apertura, Turtle Beach Stealth Pro rappresenta il primo vero tentativo di Turtle Beach di insidiare il settore delle cuffie da gaming high end, fino ad ora dominato da Logitech con le G PRO X 2 e SteelSeries con le sue ARCTIS NOVA PRO. L’esperimento è pienamente riuscito: le Stealth Pro infatti sono ottime cuffie da gioco con una resa dei bassi e degli alti davvero ottima e un imaging ideale per quei titoli che richiedono una fedele rappresentazione spaziale. Dal punto di vista musicale si comportano meglio con alcuni generi come l’EDM, meno con altri, dove forse mancano di un po’ di corposità, che è possibile comunque recuperare grazie all’ottimo equalizzatore grafico fornito dall’app, uno dei veri punti di forza dell’offerta Turtle Beach. La compatibilità con praticamente tutte le console e PC e la presenza di una doppia batteria ricaricabile, le rendono in definitiva un acquisto consigliato per chi è alla ricerca di un headset da gaming dal design sobrio ed elegante e può mettere in conto di spendere i 279 euro necessari per portarselo a casa.

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Turtle Beach Stealth Pro


Come abbiamo detto in apertura, Turtle Beach Stealth Pro rappresenta il primo vero tentativo di Turtle Beach di insidiare il settore delle cuffie da gaming high end, fino ad ora dominato da Logitech con le G PRO X 2 e SteelSeries con le sue ARCTIS NOVA PRO. L’esperimento è pienamente riuscito: le Stealth Pro infatti sono ottime cuffie da gioco con una resa dei bassi e degli alti davvero ottima e un imaging ideale per quei titoli che richiedono una fedele rappresentazione spaziale. Dal punto di vista musicale si comportano meglio con alcuni generi come l’EDM, meno con altri, dove forse mancano di un po’ di corposità, che è possibile comunque recuperare grazie all’ottimo equalizzatore grafico fornito dall’app, uno dei veri punti di forza dell’offerta Turtle Beach. La compatibilità con praticamente tutte le console e PC e la presenza di una doppia batteria ricaricabile, le rendono in definitiva un acquisto consigliato per chi è alla ricerca di un headset da gaming dal design sobrio ed elegante e può mettere in conto di spendere i 279 euro necessari per portarselo a casa.

PRO

Qualità costruttiva eccellente| Ottimo imaging sonoro | Altamente personalizzabili grazie al software Audio Hub | Compatibilità totale | Doppia batteria

CONTRO

Non adatte a tutti i generi musicali | Prezzo elevato | dock un po' ingombrante
Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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