Recensione Under Night In-Birth EXE:Late

Welcome to the Hollow Night!

Versione testata PlayStation 3.

Sviluppato dai creatori di Melty Blood con la collaborazione di Arc System Works (Blazblue, Persona Arena), Under Night In-Birth EXE: Late lascia le sale giochi nipponiche per approdare in Occidente con uno dei titoli più incasinati visti negli ultimi anni. NIS America non si è fatta però spaventare da una siffatta macedonia di parole e ha pensato bene di localizzare in lingua inglese un picchiaduro 2D assolutamente valido, che è arrivato finalmente in Europa il 27 febbraio scorso.

Ma cosa rende questo prodotto differente da tanti altri videogiochi anime-style sviluppati in Giappone? Scopriamolo insieme!

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Una notte… mille notti…

A fare da cornice ai combattimenti abbiamo una storia shōnen appena abbozzata, eppure abbastanza intrigante da donare una personalità ben definita a tutti e sedici i personaggi del roster. Siamo ai giorni nostri, in una regione non precisata del Giappone, dove da secoli, una volta al mese, si verifica un fenomeno noto come Hollow Night: in questa notte gli In-Birth, essere umani che hanno avuto a che fare con oscure creature chiamate Voids, possono sfruttare le capacità acquisite in seguito a questi scontri, che li hanno trasformati in entità sovraumane, poste al confine tra la vita e la morte, e hanno donato loro la possibilità di controllare un potere conosciuto come “Existance” (o EXS).

Nonostante il ruolo di protagonista della vicenda spetti ad Hyde, uno studente la cui vita è cambiata in seguito all’incontro con un Void, tutti i personaggi hanno i propri obiettivi e la propria storia: si può accedere a ciascun racconto, narrato con il classico stile delle visual novel, solo affrontando l’Arcade Mode con ogni In-Birth disponibile. Veniamo così a conoscenza di vari retroscena, compresa l’esistenza di moltiplici organizzazioni al servizio dei poteri che regolano le Hollow Night… Nel mentre, ovviamente, siamo chiamati a menare le mani!

Nessun luogo è sicuro

I comandi alla base dei combattimenti sono piuttosto standard: abbiamo tre tasti del pad deputati a 3 tipologie di attacchi, che si distinguono tra loro per potenza crescente e possono essere utilizzati per concatenare combo più o meno lunghe di colpi (esistono anche delle combinazioni che acquistano maggiore forza se si tiene premuto il pulsante d’attacco). Quando si parla di colpi speciali e barre di potenziamento, però, ecco che il gameplay si complica ed inizia a mostrare tutta la sua profondità. Ogni personaggio, infatti, ha un particolare stile di combattimento ed una sua specifica serie di attacchi speciali, che richiedono una buona dose di pratica per poter essere padroneggiati a dovere. Esistono, è vero, anche delle combo più semplici adatte ai principianti, ma, al livello di difficoltà più elevato e online, l’abuso di queste tecniche non paga.

Due sono allora le barre da tenere in considerazione. Oltre alla barra EXS che si carica ad ogni colpo assestato, anche il Grind Grid (GRD) influenza la lotta: dimostrando la propria “superiorità” si può ottenere uno status temporaneo chiamato Vorpal, che consente di allungare la catena di combo e di infliggere danni maggiori. Particolarissimo il metodo di riempimento di questa barra speciale: la superiorità viene infatti determinata dalle parate e dall’aggressività dei due giocatori. La nostra barra, così, si riempie quando ci muoviamo verso il nemico per attaccarlo e, allo stesso tempo, si svuota dal lato del nostro avversario.

Più semplice, dicevamo, il meccanismo EXS, che permette di attivare mosse speciali ed entrare in una sorta di stato berserk, denominato Veil Off, durante il quale i nostri attacchi saranno decisamente più efficaci. La barra EXS regola anche i due attacchi Infinite Worth (il più potente dei quali richiede anche di essere vicini alla sconfitta, con un quantitativo di HP inferiore al 30%), che con la loro potenza possono ribaltare le sorti di un incontro.

Assieme alle notevoli capacità di movimento dei combattenti e alla scarsa verticalità degli scenari, il Grid Gauge contribuisce infine a rendere frenetici gli scontri, penalizzando i giocatori più attendisti ed obbligandoci a sferrare colpi a ripetizione con i pattern di attacco più disparati. Stimola il gioco offensivo anche l’ampio raggio d’azione di molti attacchi a lunga distanza, che rendono praticamente impossibile trovare un posto sicuro sul “ring”.

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Battaglie d’oltreoceano

Pur non essendo un gioco particolarmente brillante sotto il profilo tecnico, Under Night In-Birth mostra artwork gradevoli e animazioni sempre abbastanza fluide. Buono anche il sonoro, privo, però, di doppiaggio in lingua inglese. Tra gli aspetti apprezzabili del titolo, segnaliamo la presenza di praticamente tutte le modalità che ci si aspettano in un picchiaduro: Arcade, Versus, Time Attack, Sopravvivenza, Allenamento e Multiplayer, anche online… Nessuna modalità presenta in realtà aspetti particolarmente innovativi, ma è apprezzabile che, oltre ai trofei, ci venga permesso di sbloccare anche oggetti in-game come skin, artwork e costumi alternativi, il tutto attraverso dei punti accumulati giocando.

Una menzione particolare merita invece il netcode, capace di mettere a confronto giocatori provenienti da tutto il mondo senza mai tediarli con interminabili code di attesa: pur avendo trovato raramente online più di una dozzina di giocatori contemporaneamente, non abbiamo mai dovuto attendere più di un paio di minuti tra un match e l’altro. Peccato per alcuni problemi di lag nelle fasi iniziali degli scontri, che tuttavia non sono così pesanti da pregiudicare l’esito finale di una battaglia.

Commento finale

Nella marea di picchiaduro che affollano il catalogo della generazione appena trascorsa, è davvero difficile scegliere il titolo più adatto a noi. Con Under Night In-Birth EXE:Late, però, si va sul sicuro: French-Bread conferma quanto di buono già confezionato in Melty Blood e, attraverso un sistema di combattimento tecnico e veloce, assicura diverse ore di divertimento. Tante le modalità a disposizione, un po’ meno numeroso, invece, il roster dei personaggi: una mancanza che viene compensata con la qualità nella caratterizzazione degli stili di combattimento, mai ripetitivi.

Un titolo assolutamente consigliato agli amanti del genere, che può dare belle soddisfazioni sia ai giocatori più navigati, sia a coloro che vogliono avvicinarsi in maniera più graduale a meccaniche complesse.

Pro Contro
– Combat system solido e tecnico
– Personaggi con stili di combattimento unici
– Multiplayer online globale
– Solo 16 personaggi
– Tecnicamente non impeccabile
Voto Globale: 80
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