Recensione Wolfenstein II: The New Colossus – Le Cronache della Libertà

Si ritorna a sterminare Nazisti.

Wolfenstein 2: The New Colossus è senza ombra di dubbio il migliore sparatutto dello scorso anno. Bethesda è riuscita a proporre un prodotto di livello, grazie ad una trama solida e convincente e a meccaniche di gameplay “old school” semplici ma al contempo davvero divertenti. Ora Wolfenstein 2 si arricchisce di tre DLC inediti, denominati “Cronache della Libertà,”, che ci vedranno nei panni di altrettanti personaggi, Joseph Stallion, l’ex agente OSS Jessica Valiant e il Capitano Gerald Wilkins. Un trittico di personaggi uniti da uno scopo comune, fermare l’arma definitiva dei Nazisti, il Cannone del Sole!

Ognuno dei DLC in questione è suddiviso in 3 brevi capitoli, per un totale complessivo di 9 atti.

Fuga per la Vittoria

Partiamo dal primo DLC, pubblicato nel mese di dicembre 2017, “Le avventure di Pistolero Joe.” L’espansione in questione ci metterà nei panni di un ex Quarterback, Joseph Stallion. Ribellatosi al volere del Reich di favorire la vittoria in finale di una squadra Nazista all’Uberbowl, non viene condannato a morte ma bensì a scontare una severa pena in un carcere di massima sicurezza. Grazie ad un piccolo aiuto, riesce ad evadere dalla sua cella, l’obiettivo? Roderick Metze, un dentista dall’aria stranamente familiare.

La particolarità di ogni protagonista dei tre DLC è data dal fatto di avere abilità specifiche, le stesse che abbiamo già avuto modo di ammirare (e utilizzare) nel corso della Main Quest nei panni di B.J Blazkowicz. Il nostro ex Quarterback essendo dotato fisicamente, grazie al “Potere dell’Ariete,” può letteralmente demolire muri, distruggere casse e scaraventare i nemici contro le pareti. Una forza bruta e letale che ci permetterà non soltanto di trovare percorsi alternativi ma anche di sfruttare opportunità ambientali uniche. Dal punto di vista del gameplay, non cambia assolutamente nulla rispetto a The New Colossus. Il buon Joe, si farà strada trucidando crucchi a non finire (divertentissima la parte in cui potremo cavalcare un Panzerhund) e ritrovandosi ad affrontare l’epilogo finale su Venere.

Tutto procede all’insegna della continuità. Ambientazioni già viste, nemici soliti, come ad esempio i Supersoldaten e gli UberSoldat, qualche situazione più ardua da affrontare, data dalla presenza dei Commander e nulla più. Oltre alla possente forza fisica, potremo contare sulle nostre fedeli bocche di fuoco. È stata aggiunta una potente pistola lanciarazzi e alcune granate. Le armi potranno essere potenziate trovando il relativo potenziamento all’interno dello scenario di gioco.

Fumetto vintage

Le magnifiche sequenze di intermezzo che abbiamo avuto modo di apprezzare in Wolfenstein 2: The New Colossus, sono state inspiegabilmente sostituite da cutscenes in stile fumetto americano anni 30. Tale scelta, in termini qualitativi, è davvero discutibile. Infatti, le cutscenes a fumetto, oltre a banalizzare la storia, la quale sicuramente meritava maggiore attenzione e approfondimento, risultano essere un po’ bruttine a vedersi e sono fin troppo statiche. Anche il doppiaggio della voce narrante, a dire la verità non è entusiasmante, risultando poco avvincente e finendo per essere noioso. Un plot narrativo che quindi sembra fine a se stesso, non riuscendo mai a decollare, trasformandosi in un mero pretesto per qualche ora in più di gioco. Infatti la durata è fin troppo striminzita, circa una paio di ore, che aumenteranno se cercate ogni documento e lingotto d’oro presente.

Una donna letale

Il secondo DLC, I Diari dell’Agente Morte Silenziosa, è stato pubblicato lo scorso mese di febbraio. Una coppia letale, Jessica e Jack, capaci di sterminare silenziosamente orde di Nazisti. Purtroppo non tutto va come sperato e Jessica, dovrà ben presto fare i conti con la morte dell’amato marito. Fra alcol e il dolore per la perdita, la nostra Jessica si trasferisce in Brasile. Ricostruirsi una vita non è affatto facile, soprattutto se tuo marito ti è stato strappato via e non se ne conoscono né i motivi né tantomeno i carnefici. Ma non tutto viene per nuocere, alcune misteriose lettere rivelano alla nostra ex agente OSS, tre nomi. Finalmente l’amato marito potrà essere vendicato.

Jessica, ritorna nuovamente ad indossare l’abito che più le si addice, l’uniforme, impugnando la pistola silenziata e via, si ritorna negli States. Anche in questo DLC, abbiamo 3 mini atti, dalla durata complessiva inferiore alle due ore di gioco.

Non si tratta soltanto di vendetta

I bersagli che dovrà uccidere la nostra ex agente sono: Hans Stiglitz, specializzato in torture; Chuck Lorentz, l’attore che ha tradito il marito Jack in cambio di un posto da protagonista dietro alla macchina di propaganda del Reich; e infine Gerhardt Dunkel, il vero e proprio mandante dell’assassinio. Non essendo particolarmente dotata fisicamente, Jessica Valiant, dovrà affidarsi alla sua amata pistola silenziata, senza però disdegnare l’utilizzo di mitragliatrici e fucili in caso di necessità, e alla sua particolare abilità, ovvero quella di poter comprimere il torace, avvalendosi del Costrittore e passare per i condotti presenti negli ambienti di gioco.

Una soluzione che abbiamo già visto in Wolfenstein 2, che però qui offre qualche piccola aggiunta al gameplay. Uscire di soppiatto dal condotto, accoltellare l’ignaro nemico e magari ritornare nel condotto aspettando la ronda del Nazista successivo non ha davvero prezzo. Purtroppo c’è un problema. L’IA nemica non sembra idonea ad un approccio furtivo. I soldati infatti non cercheranno di stanarci in nessun modo, limitandosi a “passeggiare” nei pressi del condotto e dandoci la possibilità di ammazzarli con le armi pesanti senza alcuna possibilità di difendersi. Non sarebbe stato difficile dare la possibilità ai soldati di lanciare granate, oppure di evitare di ammassarsi nei pressi del condotto.

Un’altra abilità utilizzabile è quella del “Bullet Time,” un breve lasso di tempo che avremo una volta scoperti. Per circa un secondo, una volta che il nemico ci avrà avvistato, avremo la possibilità di sparare un colpo e nasconderci in qualche buco o semplicemente per trovare riparo.

Breve ma per niente intenso

Purtroppo, anche in questo caso si è lasciato alle vignette in stile fumetto la narrazione. Narrazione che è praticamente assente. Troppo banale che si limita ad un “run, hide & gun” generale. Non male l’epilogo finale, ma non è sufficiente per farci apprezzare questo DLC. Davvero un peccato, in quanto il personaggio di Jessica Valiant aveva tutte le basi per una sicura riuscita e invece finisce per essere fin troppo scontato. Inoltre la presenza di diversi asset e scenari riutilizzati non ci pongono nella posizione di poter giudicare positivamente il lavoro svolto da MachineGames. Forse mancava l’ispirazione, chissà!

L’arma definitiva

Siamo giunti alla fine. L’ultimo DLC, Le Gesta del Capitano Wilkins, compreso nel pacchetto delle Cronache della Libertà e finalmente disponibile. Il tentativo di Bethesda e MachineGames di espandere l’universo di Wolfenstein non è pienamente riuscito. Ad un discreto primo episodio, nei panni di Pistolero Joe, e susseguito, I Diari dell’Agente Morte Silenziosa. Un episodio, piuttosto scialbo sebbene alla base ci fosse un buon personaggio. Purtroppo, neanche con il terzo e ultimo DLC le cose migliorano, anzi. Forse Le Gesta del Capitano Wilkins riesce a far peggio dei precedenti.

Il buon Capitano, anche dopo il lancio dell’atomica su New York ha continuato a fare la sua parte, nell’estremo tentativo di porre fine al regime Nazista. Richiamato in azione, si dirigerà in Alaska per smantellare l’ennesima operazione della macchina bellica tedesca. Trovare il Cannone del Sole, un’arma devastante. Se Joseph Stallion usa l’Ariete, Jessica Valiant il Costrittore, il Capitano Wilkins si avvale dei trampoli estendibili (il bipode). In questo episodio quindi si predilige la verticalità degli elementi. Fra salti e approcci dall’alto. Far scattare l’allarme significa affrontare numerosi nemici. Sempre i soliti sia chiaro, fra cani, Commander, Unità robotizzate e via discorrendo.

Difficilmente ci daranno filo da torcere, in quanto tenteranno sempre il solito approccio. Armi spianate e colpi a raffica. Se ci troviamo in alto, diventa ancora tutto più semplice. Basterà attendere l’arrivo di un nemico e BOOM, lo spediremo diritto al creatore. Il risultato complessivo è una mezza via fra il primo e il secondo DLC. Un misto fra azione e approccio furtivo, anche grazie alla pistola silenziata. Il grande quantitativo di corazza e di salute, rispettivamente di 100 e 200 punti, permette al buon generale di resistere alla perfezione alle truppe nemiche.

Anche qui, solite cutscenes a fumetti, scarsa inventiva nel level design, che sa di già visto, e narrazione fine a se stessa, portandoci ad un epilogo ai limiti del ridicolo. Basterà infatti premere un tasto per concludere le non avvincenti e indimenticabili vicende del Capitano.

In conclusione, Le Cronache della Libertà è un pacchetto che è partito male ed è finito peggio. Siamo ben consapevoli che espandere l’universo di Wolfenstein non sia semplice, ma qui siamo dinanzi ad un vero e proprio contentino dalla qualità mediocre. Nulla a che vedere con l’ottimo pacchetto stand alone, The Old Blood, quello sì che era un pacchetto di primissimo livello. L’acquisto non è giustificabile dati i contenuti proposti, ma se siete fan del brand e morite dalla voglia di trucidare crucchi, approfittate ora dell’offerta presente ed acquistate il Season Pass alla metà del prezzo originale.

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Wolfenstein II: The New Colossus - Le Cronache della Libertà
6.6 / 10 4News.it
Disponibile suPS4, XBOX One, PC
Pro
    - Solito gameplay
    - Qualche piccola aggiunta
    - Tre nuovi personaggi
Contro
    - IA deficitaria
    - Asset e ambientazioni riciclate
    - Scarso approfondimento della trama
    - Longevità ridotta all'osso
Riassunto
Se espandere l'universo targato Bethesda e MachineGames, vuol dire offrire un prodotto mediocre, non ci siamo affatto. Al solito e convincente gameplay (che riesce a far raggiungere la sufficienza al pacchetto) si contrappone purtroppo una scarsità di idee disarmante. Plot narrativo soltanto abbozzato, IA avversaria deficitaria, durata striminzita e l'insensata scelta di sostituire le solide cutscenes di The New Colossus con vignette stile fumetto. Speriamo che Bethesda e MachineGames non facciano altri passi falsi in futuro. Il costo del Season Pass non vale il prezzo del biglietto, ma se davvero avete voglia di tornare a trucidare Nazisti, approfittatene ora, il Season Pass è venduto alla metà del prezzo originale!
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale

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Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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