Recensione WWE 2K15

Il ring vi aspetta anche quest’anno.

Versione testata: PlayStation 4.

Anche quest’anno 2K Games torna ad occuparsi della prima federazione al mondo di wrestling o sport entertainment che dir si voglia. Questa volta, però, il titolo arriva su una next gen che ha oramai compiuto il suo primo anno di età  e che comincia a diventare, finalmente, matura; ecco perché, non lo nascondiamo, eravamo parecchio curiosi di comprendere le novità e i cambiamenti apportati dalla software house. Scopriamoli insieme.

Vecchie glorie

Appena entrati in gioco, ci troveremo di fronte ad un menu abbastanza semplice e lineare che ci illustrerà le varie modalità di gioco di cui vi parleremo in seguito. Il roster è composto da 60 lottatori e include quasi tutti quelli attuali presenti negli show WWE oltre ad alcune leggende, sebbene non siano tutti immediatamante utilizzabili in quanto dovranno essere sbloccati tramite obiettivi nelle modalità “Showcase”, “Universe” o “Carriera”. Sfortunatamente e un po’ incomprensibilmente, il roster non è aggiornato agli ultimi sviluppi delle lega e personaggi che oramai hanno abbandonato il ring come Rey Mysterio sono ancora presenti. Altri lottatori, arene e mosse verranno aggiunti in seguito mediante DLC già programmati.

Iniziando un match nella modalità “Esibizione”, è sin da subito possibile notare dei miglioramenti in termini di giocabilità nella versione next gen di WWE 2K15 che, a nostro avviso, rendono finalmente giustizia agli adrenalici scontri dei veri ring di wrestling. Andando più nello specifico, la principale novità di questo capitolo è l’introduzione della stamina, che influenzerà sempre più la stanchezza del nostro giocatore impedendoci di concatenare mosse una dopo l’altra. Ciò contribuisce a migliorare il realismo, anche strategico, dei match.  Proprio sotto questo punto di vista, il fattore stamina ci costringerà a risparmiare le forze per il knock out finale senza dover poi dirigerci verso il nostro avversario “strisciando” per la fatica.

Passando alle modalità di gioco, il ritorno della carriera farà nuovamente felici moltissimi fan della serie anche se, purtroppo, resta tanto amaro in bocca per il fatto di essere stata realizzata senza concentrarsi al massimo su di essa e, di conseguenza, non è ciò che sarebbe potuto essere. Si inizia creando un nostro alter ego, dopodiché dovremo farlo lottare a NXT, il che significherà partire dal basso al Performer Centre della WWE e migliorare sempre di più grazie alle vittorie. Aumentando la nostra fama, inoltre, potremo anche promuovere il nostro lottatore come superstar in alcuni show e main events fino ad arrivare agli spettacoli principali e più conosciuti come RAW e SmackDown. La nostra ascesa alla notorietà, oltretutto, prevederà l’assegnazione di punti esperienza ad ogni nuovo livello raggiunto.

Descritta in questo modo, la modalità parrebbe essere piuttosto soddisfacente e al livello dell’ottima modalità carriera di NBA 2K15, ma non si rivelerà così: il tutto, infatti, si ridurrà ad una serie di match intervallati da frasi quasi tutte uguali dei general manager. Di certo questo non appagherà pienamente gli appassionati che si aspettavano varie faide dovute ad intrusioni di altri wrestler nei vostri match o a segmenti nel backstage, i quali avrebbero dato vita a svariati avvenimenti nella carriera sicuramente interessanti.

I nostalgici, invece, potranno rifarsi nella modalità “Showcase”, che ripercorre le lotte più importanti della WWE con match, obiettivi da finalizzare e sequenze video tratte direttamente dagli archivi di Stanford. Infine, la modalità “Universe” permette di vivere gli show contemporanei giocando direttamente o simulando gli scontri. Già presente l’anno scorso, questa modalità ricalca gli spettacoli che vediamo ogni settimana in TV con tutto ciò che è accaduto realmente. Diciamo che unire la modalità “Carriera” con quella “Universe” non sarebbe stato per nulla male e, anzi, avrebbe creato un cocktail esplosivo che avrebbe fatto ricredere gli appassionati di questo sport-spettacolo delusi dalle ultime uscite e speranzosi ogni anno di trovarsi di fronte il gioco definitivo.

Altro punto discutibile è la modalità in cui possiamo creare wrestler non presenti nel gioco: sono state eliminate svariate opzioni rispetto ad un tempo, ma è stata aggiunto un editor dei volti reali davvero considerevole a fronte, però, di una perdita di slot in cui salvare i vari personaggi, portando il totale a soli 25 contro i 100 dell’altr’anno. Peccato per l’impossibilità di creare arene o storie con cui divertirsi ulteriormente e, magari, caricare online per permettere alla community di giocarci.

Un’ultima considerazione  va fatta riguardo il Season Pass, che nei 25€ di prezzo non comprende tutti i DLC che arriveranno in futuro: saranno infatti esclusi due DLC con nuovi personaggi e storie e la scelta del publisher ci pare francamente incomprensibile.


Dal punto di vista tecnico, il lavoro di 2K Games è buono, soprattutto per quanto riguarda lo scan dei volti dei personaggi più noti del circolo della WWE; tutto ciò è reso possibile grazie alla tecnologia head-scanning. Il comparto grafico del titolo è più che buono e vanta una risoluzione a 1080p, mentre anche le animazioni dei personaggi risultano finalmente più realistiche rispetto al passato.

wwe2k15 image review 

Commento finale

WWE 2K15 rappresenta sicuramente un buon prodotto per il wrestiling targato 2K Games sulle console next gen. Un comparto tecnico migliorato e l’aggiunta dell’interessante modalità Carriera, oltre ad un gameplay finalmente più realistico, sono sicuramente innovazioni di rilievo, tuttavia alcune gravi mancanze ed inspiegabili downgrade rendono palese la differenza da una vera simulazione quale è NBA 2K15. Nonostante tutto, comunque, resta un titolo ancora molto consigliato per gli appassionati della WWE.

Pro Contro 
– Gameplay migliorato
– Grafica e head-scanning ottimi
– Tagli incomprensibili rispetto al passato
– Una certa ripetitività di fondo
– Due DLC a pagamento anche con Season Pass
  Voto Globale: 70 
 
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Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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