Recensione Pokémon Rubino Omega/Zaffiro Alpha: 9 ½ motivi per comprare un remake

Sommersi dal potere dei Pokémon archeorisvegliati!

Versione testata Nintendo 3DS.

Undici anni fa, proprio come Iperio, siamo partiti con il nostro piccolo Treecko per un viaggio attraverso Hoenn. Il nostro sogno era quello di ripetere le imprese compiute a Kanto e a Johto, fare amicizia con tanti nuovi mostriciattoli sconosciuti e conquistare il titolo di Campione sconfiggendo anche i Superquattro locali. Nel corso delle tre avventure (RZS: Rubino, Zaffiro e Smeraldo), abbiamo così incontrato tanti nuovi amici e, tra una gara Pokémon e l’altra, salvato il mondo dalla minaccia di due nuovi Team, Magma e Idro.

Dopo una lunga attesa, grazie a Zaffiro Alpha e Rubino Omega siamo di nuovo tornati teenager, abbiamo viaggiato sul camion dei traslochi per trasferirci da Johto e abbiamo ritrovato quel mondo che ci aveva incantato su Game Boy Advance. Ecco perciò i nove motivi (e mezzo) per i quali, secondo noi, Pokémon Oras è un remake assolutamente tutto da giocare.

#1: la regione di Hoenn

#Hoennconfirmed è l’hashtag che ha accompagnato (e accompagna tuttora) il ritorno di Rubino e Zaffiro sulle console Nintendo. E non è un caso che questa regione sia rimasta nei cuori di tanti pokéfanatici di inizio millennio. Il Gba permetteva per la prima volta di avere un mondo di gioco non solo più colorato, ma anche più vasto e complesso, con l’esplorazione del territorio che, grazie alla MN Sub (causa principale del #toomuchwater), poteva vantare una nuova dimensione, quella delle profondità marine. Avevamo poi le gare Pokémon, con le Pokémelle, e le condizioni atmosferiche variabili. La terza generazione, insomma, fu memorabile e lasciò un segno indelebile nella serie.

Tenendo fede a questa fama, Zaffiro Alpha (che abbiamo giocato in lurgo e in largo) e Rubino Omega (che, al momento della recensione, abbiamo appena iniziato) riporta il giocatore a navigare vasti fondali marini, ma non si limita ad una mera riproposizione della mappa vista nel 2003. Tutta Hoenn è stata per l’occasione ridisegnata per adeguarsi agli standard grafici di X e Y: tratto piuttosto nitido e pulito su 3DS e 2DS, un po’ più pixelloso su XL, anche se ne guadagna la leggibilità e la facilità di utilizzo, soprattutto nel touchscreen. I veterani, poi, apprezzeranno alcuni dettagli retrò inseriti qua e là, a partire dalla feccetta del menù. Le città si sono evolute (Hoenn è l’unica parte del mondo in cui il gioco d’azzardo proprio non decolla, ndr), rimanendo comunque familiari ai giocatori di vecchia data e proponendo nuove attività a chi arriva dalla sesta generazione. 

Ma, ed è questa una delle novità che rende Hoenn speciale anche questa volta, in Rubino Omego e Zaffiro Alpha la terra assume una verticalità tutta da ammirare. Grazie al Flauto Eon e all’Ipervolo (che non è una mossa, ndr) potremo sorvolare la regione in groppa al nostro Pokémon, esplorare zone altrimenti inaccessibili, incontrare Pokémon di tipo volante e raggiungere tutti i punti di interesse della regione. Risulta un po’ forzata l’impossibilità di arrivare in città e percorsi standard non ancora visitati, ma nel complesso sfrecciare nel cielo guardando tutto dall’alto è decisamente una bella soddisfazione. Volo rimane, comunque, la scelta migliore per gli spostamenti rapidi, visto che ogni percorso, grotta o città è ora raggiungibile in pochi secondi. Pensiamo che molti, come noi, lo abbandoneranno per un po’ per godersi il panorama.

#2: l’effetto nostalgia

Altro punto forte di RZS era senza dubbio la presenza di personaggi dalla spiccata personalità e Oras non è certo da meno: Ivan, Adriano, Lyris, sono solo alcuni degli Npg di cui vi ricorderete con affetto e che vi faranno dimenticare, al contempo, lo scarso carisma di Vera/Brendon e del nostro alter ego. Al fianco del character design, poi, spicca anche una grande cura nella creazione degli enigmi, soprattutto nelle palestre, che tengono il giocatore impegnato e lo distraggono dal necessario grinding e dagli incontri casuali con i vari Pokémon presenti nel gioco. A ciò si aggiunge una ritrovata difficoltà generale degli scontri, che rappresenterà una sfida interessante soprattutto per i neofiti. Continuiamo a ritenere utile, comunque, inserire un selettore di difficoltà a inizio gioco, visto che ormai la serie vanta anche numerosi giocatori pienamente adulti, i quali potrebbero gradire incontri più impegnativi e qualche visita forzata al Pokémon Center.

La storia, che si incentra sul confronto tra due team rivali ed è completata a pieno solo con l’Episodio Delta (di cui parleremo più avanti), mantiene il carattere idilliaco ormai tipico della serie: nessuno dei Team lotta solo per il proprio tornaconto, ma pretende di servire ideali più alti e, una volta sconfitto, si ravvede e ritrova la retta via. Il tutto, però, va ad intecciarsi con la storia di X e Y, facendo dei capitoli usciti finora su 3DS un tutt’uno che aspetta ancora di trovare risposta ad alcune domande sugli avvenimenti di 3000 anni fa. 

Il gameplay base non presenta alcuna innovazione, manentendo la struttura di quel jrpg che proprio la terza generazione aveva rivoluzionato: combattimenti a turni tra innumerevoli mostriciattoli, con forze, debolezze, abilità e nature uniche, in grado di fornire un quantitativo sempre più vasto di combinazioni di gioco. Le variabili in passato nascoste, come gli Evs, sono state “rivelate” al grande pubblico nella sesta generazione, squarciando anche per i più piccoli quel velo di Maya che noi, figli del Game Boy, all’epoca non immaginavamo nemmeno. La componente esplorativa, come detto, rimane marcata proprio grazie alla profondità offerta dal territorio di Hoenn, in cui acqua, terra e cielo rivestono un ruolo certamente di rilievo.

Chiude il quadro complessivo un ottimo comparto audio, veramente un piacere per l’udito: la colonna sonora di Rubino, Zaffiro e Smeraldo è da sempre una delle migliori della serie (indimenticabile la theme song del Monte Pira) e, con il nuovo arrangiamento, è stata rinfrescata senza togliere assolutamente nulla del fascino originale.

#3: NaviDex

Nonostante la natura di remake, Game Freak ha deciso, con nostro sollievo, di mantenere tutto quanto implementato nel PokéNav di X e Y, dal Pss al Poké Io & Te, passando per l’ormai indispensabile Super Allenamento Virtuale. Quest’utile strumento, però, in Pokémon Oras si aggiorna con un nuovo, fantastico upgrade: il NaviDex. Si tratta di un radar per la ricerca avanzata dei pokémon selvatici, che migliora la sua efficacia in base al numero di incontri di una stessa specie: oltre ad essere un valido aiuto per capire quando abbiamo catturato tutte le specie Pokémon in un determinato percorso, il NaviDex è in grado di trovare un Pokémon specifico e di informarci sul suo livello, sull’abilità posseduta, su alcune mosse e, soprattutto, sul suo potenziale. Quest’ultimo parametro è in grado di dirci esattamente quante IV (Individual Value) a 31 possiede, permettendoci di catturare a colpo sicuro Pokémon in possesso di almeno tre statistiche con valore massimo (l’unità di misura sono delle stelline, per un numero variabile da 0 a 3; resta impossibile sapere se l’esemplare avrà 4, 5 o 6 IV perfette). Inutile sottolineare quanto ciò sia utile per il breeding e per la creazione di una squadra da utilizzare online (dove ogni allenatore può misurare le proprie reali capacità).

#4: le nuove basi segrete

Straordinario il lavoro svolto per rinnovare le basi segrete, una delle caratteristiche probabilmente meno riuscite nei titoli originali. Grazie all’integrazione con Internet e lo StreetPass, in Rubino Omega e Zaffiro Alpha si può condividere la nostra dimora con il mondo e con i nostri amici, combattere contro di loro come Npg e realizzare delle vere e proprie abitazioni personalizzate, con tanto di enigmi ambientali. Una caratteristica che strizza l’occhio ai fan di Animal Crossing, ma che riesce ad inserire anche una componente creativa, che permette agli utenti più fantasiosi di costruire vere e proprie palestre, con tanto di trappole e regole di combattimento specifiche (lotta a rotazione, in singolo, inversa, ecc). Si possono stabilire basi segrete in tantissimi luoghi diversi e, in poco più di una settimana, ne abbiamo già viste alcune decisamente ben realizzate. 

#5: il Team Magma e il Team Idro

Ivan, del Team Idro, e Max, del Team Magma, nonostante il buonismo di fondo delle produzioni Game Freak, sono due leader con idee chiare quanto opposte. I loro scopi vanno oltre il tornaconto personale e toccano tematiche ecologiste, in parte applicabili anche al mondo reale, che però finiscono inevitabilmente con estremizzarsi ed andare a risvegliare un potere che loro stessi non sono in grado di controllare. La possibilità di scontrarci con l’uno o l’altro team nei due diversi titoli di “terza” generazione fu all’epoca un’intuizione straordinaria per diversificare le esperienze in Rubino e Zaffiro, nonché un’ottima mossa commerciale, che si rivela efficace ancora oggi. Nonostante abbiamo visto ancora poco delle versione Rubino Omega, è chiaro che le dinamiche differiscano in maniera molto simile (scusate il gioco di parole) a quanto avveniva nei titoli originali, con alcune piccole aggiunte autoreferenziali che, completata la storia in Zaffiro Alpha, ci hanno davvero incuriositi sugli sviluppi dello scontro con il Team Magma. Curato, anche in questo caso, il background dei personaggi, con la possibilità di scoprire interessanti dettagli sul passato dei leader soffermandoci ad esplorare i loro “covi”.

#6: Pikachu Cosplay

OfficialPikachuPopStar 300dpiNei remake di Rubino e Zaffiro non potevano certo mancare le gare Pokémon, ovvero le sfide non violente a colpi di classe, bellezza, grazia, acume e grinta nelle Arene delle Virtù sparse in alcune città di Hoenn. Il filone narrativo dedicato a Orthilla, la stella delle gare, non è  molto avvincente, ma è comunque un’aggiunta carina in grado di distrarre il giocatore dalle solite palestre. Il meccanismo generale, così come i livelli delle competizioni (normale, super, iper e master), non sono in realtà cambiate di molto. Aggiunte di rilievo da segnalare sono però la possibilità di far mega evolvere il nostro pokémon quando la folla raggiunge il massimo grado di entusiasmo e, per gli amanti dell’elettricità, una Pikachu cosplayer

A meno che non odiate il fidato amico di Ash, difficilmente riuscirete a resistere ai cinque costumi che verranno confezionati per lei, i quali aggiungono, tra l’altro, anche delle mosse specifiche per ciascuna categoria. Come lo starter di Ash, anche questa Pikachu non può però evolversi, nonostante l’utilizzo dell’Elettro palla (si trova in una ball durante il viaggio) possa renderla un discreto pokémon elettrico da utilizzare anche per la lega.


#7: i Pokémon leggendari

Una volta conquistato il titolo di Campione di Hoenn, Oras va a rispondere a quanti (noi compresi) avevano criticato il post end-game di X&Y e lo fa, innanzitutto, inserendo un numero spaventoso di leggendari da catturare. Nelle varie aree segrete (aree miraggio) di Hoenn, oltre ai classici Groudon/Kyogre/Rayquaza che si incontrano durante la storia, sono nascosti i solenni spadaccini, i cani leggendari, i guardiani dei laghi ed il trio dei Kami, oltre a Cresselia ed Heatran. E poi i Regi, Deoxys, Latios e Latias, Lugia e Ho-Oh, Dialga e Palkia, Zekrom e Reshiram. Ovviamente non sarà possibile averli tutti in un’unica cartuccia, ma non ricordiamo un altro titolo della serie che permettesse di incontrare un così elevato numero di leggende.

#8: nuove Megaevoluzioni

In quanto remake, Rubino Omega e Zaffiro Alpha non aggiungono nuovi esemplari inediti al Pokédex, riproponendo i “soli” 719 pokèmon presenti nel dex nazionale di X e Y. A questa carenza, tuttavia, Oras rimedia con molte nuove mega evoluzioni e mega pietre che, aggiunte a quelle viste in X/Y, andranno in breve tempo a riempire il nostro zaino. Da Steelix a Glalie, da Pidgeot a Diancie, sono 20 le nuove forme introdotte e, in totale, sono quasi 50 le megapietre ora disponibili.

#9: Episodio Delta (spoiler)

Dopo i titoli di coda, che consigliamo di far scorrere fino alla fine senza cadere nella tentazione del soft reset, partirà immediatamente l’Episodio delta, ovvero la seconda risposta di Game Freak alle critiche sulla longevità della sesta generazione. Quest’avventura inedita, infatti, non solo ci permetterà di incontrare Rayquaza e Deoxys, ma getterà anche nuova luce su molti avvenimenti delle leggende narrate in Pokémon X e Pokémon Y. Viene poi introdotto il personaggio di Lyris, uno dei migliori del gioco a nostro parere, oltre ad una minaccia tutta nuova che incombe su Hoenn ed il mondo intero. Abbiamo impiegato circa 10 ore, forse qualcosa meno, a completare anche questa parte, che ci ha poi permesso di mettere le mani su uno starter di seconda generazione e ci ha dato libero accesso al Resort Lotta (isola sede della Villa lotta), dove si possono incontrare molti dei personaggi dell’avventura principale, oltre ad una nostra vecchia conoscenza.

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#9½: Gotta catch’em all!

Eventi esclusi, chi possiede X, Y, Rubino Omega e Zaffiro Alpha, potrebbe teoricamente completare il Pokédex ed è probabilmente la prima volta che un così vasto numero di Pokémon di diverse generazioni siano catturabili in “sole” quattro cartucce di gioco. Stando poi alle dichiarazioni ufficiali, è lecito aspettarsi che nei prossimi mesi molti pokèmon evento vengano distribuiti in tutto il mondo, per completare il Pokédex anche senza l’utilizzo del Pokétrasferitore.

Commento finale

Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alpha sono in definitiva degli ottimi remake e ci è impossibile non consigliarne l’acquisto. Sia che vi facciate travolgere dall’effetto nostalgia, sia che non abbiate mai attraversato i mari di Hoenn, Pokémon Oras rappresenta una tappa obbligata per tutti i fan della serie, nonché un ottimo titolo (se non il migliore) per avvicinarsi per la prima volta a questo complesso mondo di gioco, spesso ingiustamente definito per bambini. Alcuni limiti tecnici, come il proseguire dei problemi di frame rate (con o senza 3D) visti in X e Y, non minano una produzione portatile eccellente in tutti i settori.

Pro Contro 
– Un tuffo nel passato
– NaviDex, ipervolo e nuove mega evoluzioni
– Tante attività ed una nuova avventura per i novelli Campioni
– Persistono i problemi tecnici in 3D 
  Voto Globale: 95 

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