In prova lo smartphone-mini pc di HP: iPaq Data Messenger
Smartphone by HP
Il mercato della telefonia mobile sta attraversando un periodo di grande rinnovamento, l’ondata oceanica dei touchpad, anzi multi-touchpad, sta investendo i produttori disorientandoli e spingendoli verso scelte spesso azzardate, questi sentono il bisogno di costruire terminali con quante più caratteristiche possibili fornendo risultati a volte meravigliosi altre appena sufficienti. E’ così che il mercato viene assalito da apparecchi originali e innovativi da una parte e da imitazioni stentate dall’altra, solitamente senza alcuna via di mezzo.
L’iPAQ Data Messenger costituisce una delle poche vie di mezzo con cui siamo venuti a contatto, diremo subito che il nuovo smartphone di HP, tornata sul mercato con una ventata di freschezza nel design, non eccelle nel settore soprattutto a causa del prezzo che lo pone su una fascia alta di mercato già occupata da terminali meglio congegnati pur potendo annoverare tra le note caratteristiche la presenza del sistema GPS integrato.
iPaQ Data Messenger è il successore di iPAQ 914c Business Messenger da cui ha non ha mutuato alcunché per quanto riguarda l’estetica; dotato di un processore Processore Qualcomm 7201A 528 MHz che gli consente di ottenere eccellenti prestazioni con Windows Mobile 6.1 Professional, è un terminale quad-band GSM/GPRS/EDGE (850/900/1800/1900 MHz) UMTS con funzionalità HSDPA e HSUPA (con velocità massima di 7,2 Mbps nel trasferimento dati) e, se ancora non bastasse, connettività a Internet garantita anche dal sistema Wi-Fi 802.11 b/g.
iPaq Data Messenger
La scocca dello smartphone è realizzata con piacevole plastica lucida che gli conferisce un’aria da professional device ponendolo direttamente in competizione con i blasonati Blackberry, da un po’ i preferiti dei business-men; la parte frontale attira completamente l’attenzione dell’utente grazie allo schermo da 2,8 pollici con risoluzione 320×240 pixel e 65,000 colori, ovviamente touchscreen, il quale, anche se all’inizio rappresenta uno degli elementi che vi spingono all’acquisto di questo smartphone dopo un po’ non potrete non accorgervi della mediocrità nella resa dei colori e della reattività nell’utilizzo dei comandi touch (a tal proposito il Data Messenger è dotato di un pennino che si inserisce al lato del terminale scomparendo quasi del tutto alla vista). Le dimensioni, 114 x 57 x 17,4 mm per 160 g di peso, sulla carta sono in linea con la media degli smartphone in commercio, ma alla prova del palmo della mano e della tasca dei pantaloni risulta un tantino ingombrante.
Superato l’impatto con il display l’attenzione viene catalizzata dagli unici comandi “a vista” ossia il tasto per la chiamata e quello per il rifiuto e uno tasto multi direzionale (pad ottico) decisamente utile per tutti coloro che, superata l’entusiasmo iniziale relativo all’acquisto di questo tipo di terminali, hanno bisogno di riprendere un controllo “materiale” con il proprio telefono; in poco tempo ci si scopre a chiedersi come inserire in modo diretto lettere e numeri, ma saremo pienamente soddisfatti facendo scorrere lateralmente la parte inferiore della scocca che con un movimento servo-assistito rivelerà una comodissima tastiera qwerty, orientata orizzontalmente, con l’unico neo di avere i tasti numerici impostati come secondari.
Naturalmente il prossimo passo nella disamina del terminale è quello di rimuovere il compri batteria e verificare la capacità di quest’ultima oltre alla presenza di vani inserimento memoria e sim; per il vano memoria HP ha puntato sulle collaudate MicroSD che permettono di incrementare lo spazio di storage sul Data Messenger sostanzialmente ad libitum (fino a 8 Gb), la batteria invece nonostante la molteplicità di funzioni nel campo della telefonia e della multimedialità è di fascia medio-alto, con i suoi 1140 mAh, riesce ad assicurare l’alimentazione al terminale senza grossi fastidi di continue ricariche.
Le caratteristiche multimediali rivelano un apparecchio attento a qualsiasi esigenza degna di nota, dalle molteplici tecnologie di connessione, al Bluetooth 2.0 con EDR, alla porta USB posizionata sul lato destro in compagnia del tasto di attivazione della fotocamera, ai tasti, posizionati sul lato sinistro che consentono diverse scorciatoie: una personalizzabile, l’altra che blocca i tasti, altri ancora che regolano il volume (con uno “dedicato” posto alla sommità della scocca e che consente di passare alla modalità silenziosa). Restando nell’ambito multimedialità la riproduzione dei contenuti è affidata al software Windows Media Player integrato in Windows Mobile che consente la lettura della stragrande maggioranza dei formati audio e video in circolazione; il vostro occhio sul mondo sarà invece una fotocamera da 3,1 megapixel con risoluzione massima 2584 x 1536 pixel, munita di autofocus ma purtroppo senza flash, mancanza quest’ultima che penalizza decisamente la cattura di immagini in ambienti con scarsa illuminazione. Inoltre pur essendo uno smartphone dotato di connettività UMTS non è presente una fotocamera secondaria per poter effettuare le videochiamata, scelta che continuiamo a condividere poco.
iPaq Data Messenger è infine dotato dell’A-GPS integrato, una feature davvero utile in qualsiasi occasione, il GPS integrato, infatti, con l’ausilio di Google Maps, consente di localizzarvi ovunque in maniera piuttosto puntuale, putroppo la tecnologia A-GPS, come noto, è a pagamento e il mese di navigazione gratuita di certo non appagherà la vostra voglia di movimento. La funzionalità del navigatore invece è tutta da ricondurre al software di Google Maps e alle sue collaudate features.
Indugiando sul versante multimedialità è certamente superfluo citare le possibilità di invio di ogni sorta di messaggio (dagli sms alle e-mail) piuttosto utile è invece soffermarci sulla modalità di inserimento del testo; tralasciando la comodissima tastiera a scorrimento che vi permette di avere un mini ufficio in tasca, quando questa non è estratta il display ci permette l’inserimento “touch” del testo. A questo scopo il Data Messenger è dotato sia di una tastiera qwerty a schermo che può essere utilizzata con qualche difficoltà anche con le dita, sia di un pad d’inserimento testo-grafico che permette di riconoscere la vostra scrittura sia corsiva che sillabata (per quest’ultima modalità è però necessario il pennino e il riconoscimento non sempre risponde con puntualità).
Web e Conclusioni
Le innumerevoli modalità di connessioni di questo terminale non ci consentono di glissare sulla possibilità di connessione ad internet e sulla gestione della chiamata; per quanto riguarda quest’ultima non ci sono problemi di sorta, il solito tasto verde di chiamata messo bene in vista sulla scocca, la digitazione dei numeri direttamente a display (con un buon feedback del touch), l’audio discreto in chiamata (un po’ metallico in vivavoce) la ricezione ragionevolmente affidabile, lo rendono uno smartphone che non ha dimenticato il proprio ruolo principe: quello di permettere la comunicazione telefonica.
La navigazione internet invece permette all’utente di sbizzarrirsi nel vero senso della parola, ovunque sarete potrete connettervi al web grazie alla tecnologia più adatta al gestore telefonico cui siete agganciati con velocità fino a 7,2 Mbps, certamente quella preferita e più economica, se utilizzata in casa o in ufficio, sarà la connessione Wi-Fi 802.11 b/g che, grazie al browser integrato (si Explorer Mobile di Windows Mobile che Opera), la gestione mail e un po’ di capacità di adattamento allo schermo e al pennino, potrebbe indurvi a non sentire la mancanza di uno schermo da 19″ pollici wide con colori brillanti e tutti i crismi. A questo scopo degne di nota sono la modalità tutto schermo delle pagine web e la possibilità di selezionare un’area con conseguente zoom-in.
In conclusione, come accennato in apertura, l’iPaq Data Messenger, pur rappresentando quanto di più simile ad un notebook in miniatura ci possa essere sul mercato, nonostante sia un device completo sotto diversi punti di vista non ci permette di raggiungere la piena soddisfazione nel suo utilizzo: il touch non ai massimi livelli, la vetustà del sistema operativo nonostante sia una versione recentissima, l’audio non all’altezza di un terminale di fascia alta, la mancanza di una memoria interna di grandi dimensioni, lo rendono uno smartphone che non raggiunge con maturità il prezzo richiesto dall’azienda per l’acquisto.