Recensione MadWorld

In prova il nuovo visionario, pulp e soprattutto pazzo titolo Sega in esclusiva Nintendo Wii: Madworld

Platinum Games, buona la prima!

Siamo circondati. Forse un normale essere umano sarebbe senza scampo. Ma noi non siamo normali. Il nostro nome è Jack, Jack e basta e siamo stati mandati qui a massacrare. Senza pietà. E allora via, quel cartello stradale sembra fatto apposta per noi. Uno, due e tre! Dentro il cranio del nemico, ma non è finita. Quel pneumatico è utile: via, regaliamo un bel salvagente a quest’altro bastardo. E gli altri? Bè, in fondo la nostra mano destra è dotata di una motosega, perché non usarla?

Signore e Signori, questo è Madworld. Un titolo folle, controverso, sopra ogni limite del resto non se ne vuole affatto porre. E’ la prima opera del dream team Platinum Games, formata da ex-clover studio e capitanata dai papà di Resident Evil e Devil May Cry. Esclusiva Wii, quasi a voler urlare prepotentemente che questa non è solo la console degli esercizi ginnici o delle partite a tennis con Panariello. E’ in bianco e nero. Quasi a voler essere il Sin City dei videogiochi. Ma in tutto questo, MadWorld è semplicemente una nuova perla che siamo felici, onestamente, di potervi raccontare.


Mettetevi comodi comunque, MadWorld non è solo sangue e violenza. A supportarlo c’è anche una story-line originale e abbastanza intrigante. Protagonista è la città di Varrigan City, colpita da un gruppo terrorista che, dopo aver bloccato tutti gli accessi possibili ad un quartiere importante del centro abitato, costringe gli abitanti degli stessi a partecipare ad un raccapricciante reality show: uccidersi, in ogni modo, a vicenda. Nostro alter-ego è Jack, apparentemente arrivato sul quartiere per far parte del gioco – e vincere – ma, come presto scoprirete, il suo obiettivo ha fini più etici e soprattutto non è il classico forzuto che uccide a destra e a manca senza pietà solo per il gusto di farlo. Oddio, siamo sicuri che un po’ di piacere alla fine lo prova.


Attenzione al cartello stradale

Ovvero quando il cartello stradale recita:”Attenti, possono ficcarvelo in testa”
E si, perché in fondo del piacere perverso lo proviamo e lo proverete anche voi durante le fasi di gioco. Strutturalmente, MadWorld vi mette di fronte a diversi livelli della durata di 30 minuti ciascuno ove l’obiettivo è semplicemente quello di ottenere più punti possibili e far fuori il boss finale. Come? Ma come vi pare! Il nuovo nato di Platinum Games ha infatti il merito di lasciare al giocatore la più ampia e libera scelta su come affrontare i livelli di gioco.

Il tutto funziona infatti come un enorme sand-box. La mappa, sempre varia nel design e ricca di stile, mette a disposizione del giocatore praticamente quasi tutto per poter far fuori i malcapitati nemici. Utilizzare un cartello stradale per infilarlo nella testa del poverino, prendere dei copertoni e imprigionare lo stesso e, infine, appenderlo su di uno spuntone, infilandocelo magari tre volte con una potenza e una ferocia inaudita. Il sistema dei controlli per fortuna è abbastanza funzionale e sfrutta perfettamente, specialmente grazie ai soliti “Quick-Time Events” le potenzialità intrinseche del Wiimote.


Mad World ovviamente non si limita a questo, potete infatti anche alzare un nemico (dopo avergli dato una testata scuotendo semplicemente il nunchuck) e farlo strisciare su un treno in corsa o mandarlo dritto all’interno di una trita carne. Il risultato è comunque macabro e molto pulp in ogni caso, ma non genera certo un livello di crudezza tale da far concorrenza a Manhunt. No, perché lo stile scanzonato di Mad World che richiama fortissimamente la fumettistica, fa apparire il tutto come un semplice gioco (come lo è in fondo) e la violenza delle situazioni viene limata dunque da un certo “appeal” allegro e ironico che, di fatto, ha salvato l’intero prodotto da una censura, la quale sembrava praticamente certa.


Per fortuna ogni cosa è rimasta immacolata cosi come gli sviluppatori l’avevano pensata, e quindi via con la vostra motosega a tagliare e tagliare in continuazione, e scoprirete come il bianco e nero dello schermo offrirà, alla fine di ogni livello, una terza variazione di colore rosso molto acceso.

Tuttavia, è proprio quando il gioco sembra dare il meglio di se che si perde letteralmente in un bicchiere d’acqua. La mancanza di extra (tolta la possibilità di ottenere armi speciali se raggiunto un certo numero di punti) mina fortissimamente la giocabilità. Pensate inoltre che il ranking dei punti è solamente locale, e quindi non c’è alcun senso di sfida contro i giocatori di tutto il mondo e il fascino di migliorare sempre il proprio punteggio è solamente una mera soddisfazione personale che farà calare immediatamente l’attenzione verso le fasi giocate.

Inoltre, il numero di combo non è propriamente elevato e sembra quasi che la struttura ludica permetta forse fin troppo al giocatore, senza però invitarlo a personalizzare il proprio personaggio con armi e armature speciali di cui come abbiamo detto non vedrete nemmeno l’ombra.


La durata inoltre è veramente scarsissima. In poche ore – a meno che non utilizziate sempre tutti i trenta minuti effettivi di ogni livello – avrete già terminato il gioco, e, vista la mancanza di extra e altro già accennate, il fattore rigiocabilità ne risente parecchio. Migliorarsi è bello, ma non è un attività particolarmente gratificante e duratura specie se il giocatore non può confrontare i propri punteggi con quelli degli altri.


Siamo in onda, signori

Peccato perché Mad World sprizza stile da tutti i pori. La scelta azzeccata di realizzare una palette cromatica completamente in bianco e nero in stile inchiostro di china, contornata dai soliti rumori “scritti” come nei fumetti, dona al prodotto un carisma eccezionale che farà impazzire i vostri occhi di gioia. Soprattutto perché il level design è veramente ispirato e soprattutto mai ripetitivo, e rende perfettamente l’idea di come ci siano menti geniali dietro lo sviluppo.

Il comparto tecnico è fluido e mai soggetto al minimo scatto nemmeno nelle situazioni più concitate, e la realizzazione varia dei nemici e delle ambientazioni non è praticamenete mai soggetta a sbavature di rilievo il che rende Mad world uno dei migliori prodotti, graficamente parlando, mai sviluppati per Nintendo Wii. Ad accompagnarlo delle musiche stile hip-hop veramente azzeccate ad ogni occasione e una telecronaca (è pur sempre un wrestling più violento) completamente in italiano veramente divertente e ben realizzata, sebbene soffra anch’essa come la colonna sonora di una certa ripetitività


Madworld non è dunque il capolavoro che forse molti si aspettavano ma sicuramente è un prodotto ricco di stile e ben fatto che consigliamo senza riserve a chi volesse provare un gioco diverso rispetto alla piattezza e alla monotonia che sta colpendo il mondo dei videogiochi negli ultimi tempi. Un buon comparto tecnico, stiloso al massimo, è accompagnato tutto sommato da una ottima giocabilità che vi renderà letteralmente padrone di ogni situazione. Come uccidere lo deciderete voi. Tuttavia, la mancanza di extra e di qualsiasi tipo di modalità online e una durata in single player veramente scarsa minano fortemente la votazione finale che, con qualche accorgimento in più da parte del team sviluppatore, sarebbe stata sicuramente più alta. In ogni caso, buona la prima Platinum Games, a risentirci con Bayonetta, su Playstation 3 e Xbox 360.

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