Recensione Xbox 360, Viva Pinata Guai in Paradiso

Dopo due anni di riposo è tempo di rimettersi a lavoro con vanghe e annaffiatoi.

Ma non erano di cartapesta?

C’erano una volta a Pinata Central tante colorate Pinata alla ricerca di un giardino tranquillo nel quale trascorrere una vita caratterizzata da amore e vivacità. Se non fosse per il malefico Dr. Pester, il guastafeste di turno deciso a impossessarsi del contenuto degli importanti archivi di Pinata Central. Il suo scagnozzo però commette un grave errore e perde ogni dato del database. A noi il compito di recuperare tutte le informazioni allevando ogni tipo di Pinata, in un’esperienza che, dopo due anni, ci farà vestire nuovamente i panni di un giardiniere. E’ questa la trama che accompagna Viva Pinata Guai in Paradiso, la nuova fatica di Rare.


Viva Pinata: Trouble in Paradise


Vita da giardinieri

Per chi non lo sapesse, Viva Pinata è un gestionale dove al posto di persone, vi sono pignatte, simpatici e colorati esseri di cartapesta che, come gli esseri umani, hanno tutte le loro esigenze e preferenze.

Appena avuto accesso al menu principale del gioco, avremo la possibilità di creare un nuovo giardino, di accedere a quello di altre persone o di cimentarci in divertenti minigiochi. Proseguendo così alla creazione del proprio giardino, saremo fin da subito messi alla prova in due missioni nelle quali il nostro “consigliere” Langston ci indicherà le azioni da eseguire allo scopo di perseguire il più velocemente possibile il completamento dell’incarico che, come nell’episodio precedente consiste nel portare al massimo la caramellosità delle Pinata per spedirle alle feste di tutto il mondo. Ed è qui che entrate in gioco voi e la vostra capacità di pianificatore. Prima di poter spedire una Pinata infatti, bisogna far si che essa visiti il nostro giardino, che ci si stanzi e che in seguito si innamori. Sarà a quel punto che facendo nutrire la Pinata, aumenteremo il suo indicatore di caramellosità, avendo così finalmente la possibilità di spedirla nell’angolo del mondo da cui proviene la richiesta. Ma la salute dei propri animali, in Viva Pinata, ha senza dubbio la priorità.

Ed è cosi che dovremmo imparare ad ottimizzare gli strumenti ma soprattutto gli spazi in modo da garantire una miglior organizzazione del nostro giardino per edificare case e ampliare terreni fertili. Dapprima il nostro giardino vanterà modeste dimensioni ma con l’aumentare del livello d’esperienza esso si ingrandirà consentendoci di accudire più Pinata, riservare più spazio alla semina o eventualmente, all’arredamento della propria opera botanica.

Con l’aumentare dell’esperienza inoltre, verranno resi disponibili nuovi strumenti e nuovi accessori, come una nuova vanga, un più efficiente annaffiatoio o più semplicemente un nuovo tipo di recinzione. Senza dimenticare i negozi che vanno dal semplice emporio vendi-tutto, alla cacciatrice di Pinata, passando per Willy Builder, la cui denominazione lascia senza dubbio intendere la propria professione di operaio. Tutto ciò costituisce quindi una parte importante del gioco in quanto ogni Pinata, come accennato in precedenza, richiede la sussistenza di condizioni ben precise, come ad esempio la presenza di cinque margherite o quella di un laghetto. Progredendo nel gioco ci si chiede se Rare abbia introdotto qualche sostanziale novità all’interno nel gameplay e nell’aspetto delle features. Ebbene, la risposta è si: la casa curatrice di Banjo Kazooie infatti, ha realizzato aggiunte importanti a partire dalla presenza di due nuove ambientazioni: il deserto e il paesaggio artico (rispettivamente Deserto Dolce e Pinartico). Seppur non “lavorabili”, in tali luoghi potremo catturare alcune Pinata caratteristiche del posto attraverso delle trappole e rilasciarle di peso nel nostro giardino. Ulteriore novità è rappresentata dalla possibilità di poter utilizzare la fotocamera per catturare scorci di paesaggio o espressioni buffe di una Pinata. Così facendo starà poi a noi decidere se caricare la foto su www.vivapinata.com e condividere quindi con altre migliaia di utenti la propria galleria.


Ancora novità

I possessori di Xbox Live Vision poi, avranno modo di gioire. Microsoft e Rare hanno infatti stretto un accordo per ospitare sul sito ufficiale della console dei banner mostranti una rarissima Pinata che, una volta cliccati, indirizzeranno ad un file PDF. Attraverso la webcam di Xbox 360 basterà quindi fotografare l’immagine e salvarla direttamente nel gioco. La Pinata rappresentata sulla figura si trasferirà quindi nel proprio giardino e garantirà sicuramente un motivo di vanto per il padrone visto che ogni card si presenterà una volta sola.
Tornando al discorso features, i minigiochi sono stati riconfermati e oltre ad offrire quanto mostrato due anni fa, possono vantare, come nel caso dei minigiochi di tipo romantico, una grafica tridimensionale che non puo’ far altro che strappare un sorriso.

Un’altra radicale differenza rispetto al primo Viva Pinata risiede nella presenza delle Pinate Amare, spedite naturalmente dal malefico Dottor Pester per disturbare la quiete del nostro giardino e per diffondere inoltre sui candidi prati del nostro giardino, semi e erbacce inquinanti. Se però esaudiremo le loro richieste soddisfacendo i loro requisiti stanziali, potrebbero riservarci anche qualche sorpresa inaspettata e potremo dire di aver aggiunto al nostro “equipaggio” un nuovo elemento. Una nota dolente da citare riguarda il discorso puntamento che risente ancora di una legnosità che già si era avuta modo di provare con l’episodio precedente: il nostro “mirino” infatti, sarà controllabile unicamente con la levetta analogica sinistra che dovrà quindi gestire lo spostamento e il punto di vista allo stesso tempo.
Ancora presenti i caricamenti che, seppur dimezzati in termini di tempo, fanno storcere il naso a più riprese.


Comparto tecnico e commenti finali

Per quanto concerne le prestazioni tecniche, Viva Pinata Guai in Paradiso non si discosta poi molto dal suo predecessore nel comparto grafico, e come la scorsa volta Rare è riuscita a rendere un’atmosfera simpatica e sublime al tempo stesso. Le ambientazioni sono ben realizzate seppur esplorabili entro certi limiti ma riescono a fare da contorno a dei giardini modificabili in tutto e per tutto che sicuramente riusciranno a mostrare la personalità del giardiniere che è in ognuno di voi. Il tutto unito ad un sonoro che varia a seconda del tempo atmosferico, del momento della giornata e del luogo visitato. La longevità del titolo può attestarsi a seconda del giocatore: chi sarà stregato dalla possibilità di customizzare il proprio giardino rendendolo sempre migliore o chi deciderà di incontrare ogni tipo di Pinata avrà pane per i suoi denti mentre per coloro non molto esperti del genere, finirlo normalmente non sarà un’impresa facile, seppur assolutamente divertente.

Viva Pinata Guai in Paradiso è stata una piacevole (ri)scoperta, capace di entusiasmarci fin dal primo istante nonostante gli iniziali momenti di gioco trascorrano con ritmi piuttosto blandi. La grande varietà di Pinate, una modalità online simpatica e funzionale, il gran numero di arredamenti e accessori, fanno si che l’ultima opera di Rare riesca ad appassionare anche i meno amanti del genere. Inoltre, la possibilità di caricare le card scansionate con la Live Vision è senza dubbio un buon punto di partenza per l’interazione tra la web camera e la console di Microsoft. A coloro che hanno amato il primo episodio e che stanno già sviscerando ogni aspetto “Guai in Paradiso”, ricordiamo inoltre, che Viva Pinata Pocket Paradise è già uscito da tempo e una nuova carrellata di Pinata aspetta solo di animare il vostro giardino!

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