Nella noia pasquale data dalla quarantena, un fulmine a ciel sereno. Capcom lascia intendere di aver dato vita alla produzione di Resident Evil 4 Remake.
Dopo aver pubblicato le bellissime e entusiasmanti rivisitazioni di Resident Evil 2 e Resident Evil 3, diversi fonti confermano che Capcom abbia ancora qualche proiettile nel suo caricatore dorato. Difatti, nella giornata di oggi 12 aprile 2020, VGC pare confermare che la casa giapponese sia al lavoro su di un nuovo progetto. Nello specifico, Capcom avrebbe messo in piena produzione – con una finestra di lancio stimata per il 2022 – niente di meno che Resident Evil 4 Remake.
La software house M-Two, presieduta da Osaka, ex-direttore generale di PlatinumGames, pare abbia ottenuto il permesso di sviluppare questo remake. Inoltre, pare che lo studio si stia preparando al progetto addirittura dal 2018. Inoltre, come è avvenuto per Resident Evil 3 Remake – il cui lavoro è stato principalmente svolto dalla compagnia Red Works -, Capcom e alcuni studi esterni forniranno il loro supporto e aiuto.
È altresì dato per certo che anche questo remake abbia avuto la “benedizione” del suo vecchio game director, Shinji Mikami. Tuttavia, lo stesso pare abbia rifiutato di supervisionare il progetto nonostante abbia fornito alcune informazioni essenziali. Infine, lo studio che si sta occupando del progetto dal 2018 pare sia formati da ex dipendenti sia di PlatinumGames sia di Capcom.
Dunque, Resident Evil 4 Remake sarà il prossimo remake della serie. In realtà – per onor del vero – M-Two ha lavorato anche a Resident Evil 3 Remake. Tuttavia, il suo contributo è stato perlopiù preliminare, poiché il progetto lo ha diretto e lavorato quasi interamente Red Works.
Un tuffo nel passato.
L’originale Resident Evil 4 è stato ed è ancor oggi il gioco Capcom più apprezzato dalla critica, stando all’accumulatore di recensioni Metacritic, e – in tutte le piattaforme – ha venduto 7,5 milioni di copie. Questo capitolo è considerato come uno dei giochi più influenti dei primi anni 2000; in particolare, la sua telecamera posta dietro il personaggio è considerata una pietra miliare per tutti i TPS che lo hanno succeduto.
Questo capitolo, inoltre, ha sistemato gran parte dei problemi della serie. Ad esempio, ha reso elementi di sopravvivenza come l’avere a disposizione scarse munizioni meno rilevanti e ha reso i ritmi di gioco e della narrazione più tesi e frenetici. Persino gli zombie tipici della serie vennero sostituiti da un culto religioso, i Los Illuminados. Ma non cambiò solo il nome; difatti, questi nuovi nemici tendevano e tenderanno nuovamente a soverchiare il giocatore in grandi gruppi, anziché apparire come lenti, solitari e impacciati zombie. Tutto il contrario, insomma, dei primi Resident Evil.
Dopo 15 anni dalla sua uscita, Resident Evil 4 è stato trasporto e pubblicato tante volte, ma mai completamente rifatto. Infatti, dopo il suo debutto su Nintendo GameCube, venne proposto nella versione per PlayStation 2. Subito dopo, nel 2007, uscì sul mercato una versione per Nintendo Wii, con il sistema di mira completamente affidato ai Remote Control. Nel 2011, Capcom pubblicò una versione HD per PlayStation 3, Xbox 360 e PC, seguita infine nel 2016 dalla controparte per Playstation 4 e Xbox One.
Inoltre, Resident Evil 3 Remake presenta molti potenziali collegamenti con Resident Evil 4 Remake; tra questi, l’introduzione degli zombie parassiti che ricordano i Las Plagas e le nuove meccaniche QTE tanto abusate nel quarto capitolo.
Alcune informazioni tecniche.
Sebbene alcuni membri del progetto originale siamo rimasti in Capcom, non è ben chiaro in che modo saranno coinvolti nel progetto di M-Two. Secondo un informatore di VGC, il remake sarà diretto da una persona aliena alla serie. Infatti, Kiyohiko Sakata – un altro veterano di PlatinumGames -, programmatore del primo Resident Evil 4, non prenderà parte a questo sviluppo poiché si è occupato di dirigere il remake del terzo capitolo. Invece, il produttore Hiroyuki Kobayashi lavora ancora con Capcom e ha collaborato al più recente Resident Evil 6, mentre il designer Kouji Kakae ha collaborato nella produzione di Devil May Cry 5.
Inoltre, il supervisore originale del progetto, Shinji Mikami, ha dovuto rifiutare la partecipazione offertagli da M-Two poiché impegnato nello sviluppo del titolo Bethesda Ghostwire: Tokyo. Un altro informatore rincara la dose affermando che M-Two è un’escamotage per indicare i nomi di Mikami e Minami, colleghi sia in PlatinumGames sia in Capcom.
La serie finora.
Secondo le informazioni offerte da un insider – Dusk Golem – e verificate da VGC, Capcom pubblicherà Resident Evil 8 per la presente generazione e per quella futura. Come Resident Evil 7, il suo predecessore, anche questo titolo avrà una visuale in prima persona e vivrà il ritorno di Ethan Winters come protagonista. Tuttavia, si discosterà dai binari classici presentando nuove meccaniche sia tecniche sia narrative; sembra, infatti, che il titolo presenterà sessioni di gioco con allucinazioni e affronterà il tema dell’insanità mentale. Inoltre, creature mitologiche quali licantropi e altre bestie faranno il loro ingresso nel franchise.
Resident Evil 8, tra le altre cose, è il terzo titolo della serie a essere pubblicato con cadenza annuale, davanti a Resident Evil 3 Remake e Resident Evil 2 Remake. Negli ultimi anni, Capcom ha dimostrato una grande abilità nel creare nuovi giochi su franchise già consolidati. Resident Evil 2 Remake, rilasciato a Gennaio del 2019, ha “superato le aspettative” vendendo ben 6 milioni di copie.
Contrariamente, Resident Evil 3 Remake ha venduto appena un terzo di meno del suo predecessore. Un dato curioso è rappresentato dalla scarsa vendita delle copie fisiche; evento fisiologico, dovuto soprattutto alle chiusure che i vari Stati hanno imposto dopo lo scoppio della pandemia del Covid-19. Al momento in cui sto scrivendo questo articolo, Capcom non ha ancora rilasciato nessun commento a riguardo.