Scoperte frodi Iva per 7 milioni di euro in Campania

Scoperte in Campania due frodi Iva da 7,5 milioni di euro: giro di fatture false nei settori dei computer e dei detersivi

Fatture false

La scoperta di due frodi all’Iva intracomunitaria per un valore di oltre 7 milioni e mezzo di euro è uno dei risultati raggiunti dall’ufficio Controlli fiscali della direzione regionale della Campania attraverso una constante attività di verifica dei soggetti di medie e grandi dimensioni. Le frodi sono state messe in pratica da società operanti nel settore del commercio all’ingrosso di software e pc e in quello del commercio all’ingrosso di saponi e detersivi.

Entrambe le società operavano con le tipiche strategie evasive attuate per questo tipo di violazione, vale a dire emettendo fatture non imponibili a soggetti che presentavano dichiarazioni di intento senza averne i requisiti e che fungevano da interposti fiscali.
I clienti si sono rivelati, nella totalità dei casi, attraverso controlli incrociati e interrogazioni all’Anagrafe Tributaria, privi di strutture commerciali e inesistenti sotto il profilo dell’identità fiscale.

La prima frode Iva scoperta dai funzionari delle Entrate ha riguardato la vendita all’ingrosso di prodotti di elettronica (telefonia cellulare, televisori Lcd, telecamere digitali ed altro). La società in questione ha frodato il Fisco, nell’anno 2004, per una somma pari a oltre 6,5 milioni di euro, parte della quale, inoltre, veniva indebitamente detratta con l’utilizzo di fatture emesse a fronte di operazioni inesistenti.

Per la seconda società, operante nel settore dei saponi e dei detersivi, le frodi Iva hanno interessato gli anni 2004, per un imponibile contestato superiore ai 2 milioni di euro, e 2005, con un imponibile contestato di circa 3 milioni. L’Iva omessa da recuperare è pari a oltre un milione di euro.

La novità di quest’ultimo caso riguarda proprio il settore nel quale la frode è stata attuata, ossia la distribuzione di prodotti per la casa. Solitamente, infatti, tali violazioni caratterizzano il mercato delle automobili, dei computer e dei telefoni cellulari, settori nei quali il prezzo elevato del bene oggetto di commercializzazione e la sua produzione in un Paese estero giustificano la costituzione fraudolenta di una rete commerciale finalizzata alla evasione dell’Iva intracomunitaria.

Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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