Disponibile da oggi al cinema, John Wick 4 segna il ritorno sui grandi schermi del sicario interpretato da Keanu Reeves.
Il film, diretto ancora una volta dal regista Chad Stahelski, arriva a ben quattro anni di distanza dal precedente episodio. Tuttavia, il tempo non sembra affatto aver scalfitto la potenza adrenalinica della pellicola, a giudicare dalla risposta della stampa internazionale, che ha premiato il quarto capitolo della serie con un altisonante 94% su Rotten Tomatoes.
La sinossi ufficiale del capitolo ci informa sulla direzione della trama del film. Sappiamo dunque che “John Wick (Keanu Reeves) trova una via per sconfiggere la Grand Tavola. Ma prima di guadagnare la libertà, Wick deve affrontare un nuovo nemico che ha potenti alleanze in tutto il mondo e ha mezzi tali da tramutare vecchi amici in nuovi nemici.“
Prima di precipitarvi al cinema per assistere al nuovo massacro, può tuttavia essere utile fermarsi un attimo e fare il punto della situazione. Nonostante siamo sicuri che i fan della serie ricordano perfettamente la storia finora, è anche vero che il primo capitolo risale all’oramai lontano 2014 e qualche passaggio della trama potrebbe essersi perso nelle nebbie della memoria.
Se non avete tempo di rivedere la trilogia, questo articolo fa al caso vostro!
John Wick (2014)
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John Wick è un ex assassino che ha deciso di ritirarsi per vivere con la moglie. Purtroppo, quest’ultima muore per un male incurabile: come ultimo regalo, la donna affida a John una cagnolina, alla quale l’uomo si affeziona molto.
Un giorno, mentre si ferma a fare rifornimento con la sua Ford Mustang Mach 1 del 1969, John viene notato da un losco ragazzo russo. Questo si propone di acquistare la vettura ma John rifiuta in maniera netta, a causa dei ricordi legati alla vettura. Quella stessa notte, tuttavia, il giovane, rivelatosi un malvivente, si intrufola con i suoi compagni in casa di John. Preso di sorpresa, viene malmenato brutalmente e derubato dell’auto. Non soddisfatti, gli spietati criminali uccidono a sangue freddo la cagnolina.
John, ripresosi e pianta la perdita dell’amato animale, scopre che ad aggredirlo è stato Yosef Tarasov, figlio di Viggo Tarasov, il principale boss della città. Quest’ultimo conosce personalmente John: infatti, pochi anni prima l’assassino, noto al tempo come Baba Jaga, aveva sterminato su commissione tutti i clan rivali, prima ritirarsi. Dovendo a John la propria posizione, Viggo è consapevole che il sicario si vendicherà e che Yosef è spacciato, nonostante le suppliche del boss. Viggo decide dunque di mettere sulla testa di John una taglia da due milioni di dollari, mentre fa nascondere Yosef in un luogo sicuro.
John si trasferisce al lussuoso hotel del suo amico Winston, il Continental di New York, frequentato esclusivamente da assassini. Si tratta di un porto franco all’interno del quale vige la regola della nonviolenza ed in cui l’unica forma di pagamento consentita è una particolare moneta d’oro esclusiva degli assassini di alto livello. Mentre ha inizio la ricerca di Yosef, nel frattempo Viggo si rivolge a Marcus, un sicario amico stretto di John.
Marcus, nonostante l’ingaggio di Viggo, si rivelerà essere dalla parte di John, tentando di aiutarlo direttamente ed indirettamente nella sua vendetta. John rintraccia il nascondiglio dove sono nascoste le risorse economiche di Viggo e lo distrugge. Tuttavia, al termine del conflitto seguente, viene catturato. Viggo si confronta personalmente con John, furioso perché le preziose risorse perdute, minimizzando il torto commesso dal figlio in confronto alla reazione di John. Quest’ultimo, però, chiarisce che la cagnolina che Yosef ha ucciso era l’unica speranza di mantenere vivo il ricordo della moglie e di non soffrire la solitudine: uccidendola, Yosef gli ha tolto tutto ciò che gli fosse rimasto. L’intervento provvidenziale di Marcus permette a John di salvarsi e di ottenere l’informazione della posizione di Yosef direttamente da un Viggo oramai sconfitto. John riesce dunque ad eliminare il ragazzo. Nel frattempo tuttavia il tradimento di Marcus viene scoperto e un ristabilito Viggo lo uccide, suscitando nuovamente le ire di John. Winston decide di aiutare indirettamente John facendogli intuire la posizione di Viggo e questi lo raggiunge, sterminando i suoi uomini.
Il duello finale tra i due termina con la morte di Viggo. John si allontana e, introdottosi in una clinica veterinaria, dopo aver preso del materiale medico per curarsi le ferite, libera un cagnolino e lo porta a casa con sé.
John Wick – Capitolo 2 (2017)
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Dopo la vendetta nei confronti della famiglia mafiosa russa dei Tarasov, John Wick recupera la sua auto nell’officina del fratello di Viggo, Abram, sgominandola da ogni malvivente.
Tornato a casa, Jack auspica di potersi finalmente riposare ed archiviare i suoi giorni da killer. Purtroppo ciò non è possibile, perché c’è qualcosa che lo lega ancora al suo passato: un “pegno”, una sorta di medaglione con cui ogni sicario, in cambio di un favore ricevuto da qualcuno, può offrire i propri servigi a quest’ultimo. Diversi anni prima infatti, John aveva chiesto l’aiuto della famiglia camorristica D’Antonio per compiere la sua ultima missione in favore di Viggo Tarasov. A presentarsi alla sua porta è proprio il giovane ed ambizioso Santino D’Antonio che desidera riscattare il pegno assegnando a John una nuova missione. John rifiuta, pur sapendo che il pegno costituisce un obbligo vincolante: come conseguenza, Santino gli fa esplodere la casa.
John torna all’Hotel Continental di New York, per lasciare il suo nuovo cane in un posto sicuro e parlare col direttore Winston, custode del registro di tutti i pegni. Nonostante il disprezzo per Santino, Winston gli ricorda che è tenuto a onorare il suo pegno. John si reca quindi dal camorrista per accettare con sofferenza l’incarico. John scopre che il boss desidera l’assassinio della propria sorella Gianna, al fine di ereditarne il posto alla “Grand Tavola”, l’associazione della malavita globale a capo di ogni cosa.
Wick si reca a Roma per eliminare Gianna: la malavitosa, sapendo di essere spacciata, decide di togliersi la vita da sola, tagliandosi le vene all’interno di una piscina. John la finisce e riesce a fuggire dopo aver eliminato gran parte degli inseguitori. Tuttavia viene rintracciato ed aggredito da Cassian, la guardia del corpo personale di Gianna. Finiti dentro al Continental, interrompono le ostilità in ossequio alle regole del posto: dopo un dialogo tra i due, Cassian comprende le ragioni di John, ma confessa di non potersi sottrarre alla ricerca della vendetta per la propria protetta.
John scopre tuttavia l’inganno di Santino, nel frattempo diventato membro della Grand Tavola. Nonostante il pegno onorato, il camorrista ha istituito sulla testa di John una taglia di sette milioni di dollari, per salvare l’onore della famiglia e sviare i sospetti di essere il mandante dell’omicidio. Immediatamente, tutti i killer di New York tentano di assassinare John, fino ad un nuovo confronto con Cassian, dal quale il primo emerge vincitore.
Stremato dalle lotte, John chiede aiuto al “re di Bowery”, un boss che comanda il mondo dei senzatetto di New York. Quest’ultimo, inizialmente titubante, si lascia convincere, conscio della pericolosità di Santino per il controllo della città. Il re decide di aiutarlo, indicandogli dove può trovare il camorrista.
John raggiunge quindi Santino e ne scaturisce un inseguimento fino al Continental di New York. Winston ricorda a John il divieto di spargere sangue sul suolo dell’hotel, pena la morte. Inoltre, eliminare un membro della Grand Tavola equivarrebbe a essere ricercato per il resto della vita. John sembra esitare, ma davanti all’atteggiamento spavaldo di Santino il killer lo elimina con un colpo solo. John è infatti consapevole di trovarsi di fronte ad una scelta impossibile: risparmiare Santino ma subire la taglia messa dal camorrista, oppure ucciderlo ed essere ricercato a vita dalla Grand Tavola.
Con molto dispiacere, Winston comunica a John che, per le sue azioni, è “scomunicato” dalla casta dei sicari ed è condannato a morte. Tuttavia, in memoria della loro amicizia gli concede un’ora di vantaggio per fuggire. Prima di allontanarsi, però, John dichiara che ucciderà tutti coloro che si metteranno contro di lui.
John Wick 3 – Parabellum
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Dieci minuti dopo la conclusione del secondo capitolo, John Wick è un uomo ricercato ed in fuga a Manhattan. John raggiunge la New York Public Library, dove recupera un crocifisso e un medaglione “marcatore” da una pagina segreta in un libro.
Wick incontra quindi il Direttore, una donna che lo accolse quando era un piccolo orfano in Bielorussia, sua terra natìa. La donna, seppur riluttante all’idea di dover aiutare uno “scomunicato”, accetta il crocifisso come “biglietto” per un passaggio sicuro a Casablanca, in Marocco, e marchia a fuoco Wick per indicare che il suo biglietto è stato utilizzato. Nel frattempo, una Giudicatrice della Grand Tavola incontra Winston ed il re di Bowery: la donna ammonisce entrambi per aver aiutato John, costringendoli a rinunciare ai loro incarichi entro sette giorni.
In Marocco, John incontra Sofia, direttrice del Casablanca Continental e sua vecchia amica, a cui presenta il medaglione ricevuto anni prima in segno di debito per averle salvato la figlia. John chiede a Sofia di onorare il debito portandolo da Berrada, un membro anziano della Grand Tavola. Sofia accetta e, giunti a destinazione, John chiede di poter incontrare l’unica persona che è al di sopra della Grand Tavola, il Reggente. Ne emerge una colluttazione in cui cui Berrada viene ferito mentre John e Sofia si trovano costretti a lottare per fuggire nel deserto.
Dopo aver adempiuto al suo pegno, Sofia lascia John nel deserto. Egli vaga fino a quando non collassa per la stanchezza, venendo trovato e portato al cospetto del Reggente. John, interpellato su cosa lo spinga a combattere, risponde di voler continuare a vivere per non dimenticare sua moglie e il loro amore. Il Reggente ammira la caparbietà di John e accetta di perdonarlo, cancellando taglia e scomunica, se ucciderà Winston e continuerà a lavorare per la Grand Tavola fino alla sua morte. Per dimostrare la sua fedeltà, John si amputa l’anulare con uno scalpello e offre la sua fede nuziale al Reggente.
Nel frattempo, la Giudicatrice recluta l’assassino giapponese Zero per imporre la volontà della Gran Tavola. Ella accusa il Direttore ed il re di Bowery per i loro atti di ribellione. Entrambi vengono costretti a giurare nuovamente fedeltà e come penitenza vengono feriti, il re di Bowery quasi fatalmente. John torna a New York e viene inseguito dagli uomini di Zero fino all’arrivo all’hotel Continental. Qui Winston riceve John: nonostante la consapevolezza del suo nuovo incarico, il direttore lo incoraggia a non morire come un assassino schiavo della Grand Tavola, bensì come un uomo libero che ha conosciuto l’amore. Quando Winston rifiuta di rinunciare al suo ufficio, anche John si rifiuta di ucciderlo. Di conseguenza la Giudicatrice sconsacra il Continental, revocando il suo status di terra neutrale protetta, permettendo di uccidere al suo interno. John difende l’hotel dalle forze della Grand Tavola fino allo scontro con Zero. John riesce a sconfiggerlo, trafiggendolo con la sua stessa spada.
La Giudicatrice negozia allora un incontro con Winston: il direttore rinnega l’amico, dicendo di avere agito solo per difendere l’albergo e offre la sua fedeltà alla Grand Tavola. Sopraggiunge John e, quando la Giudicatrice lo identifica come una minaccia, Winston gli spara ripetutamente senza esitazioni, facendolo cadere dal tetto dell’albergo. L’hotel viene ri-consacrato e Winston re-integrato al suo ruolo. Poi la Giudicatrice scopre che il corpo di John è scomparso: Wick, ferito, viene consegnato al re di Bowery, pesantemente sfregiato, che gli spiega di essere arrabbiato con la Gran Tavola. Entrambi arrabbiati, pianificano la vendetta finale.