Xbox 360 prova a cambiare il mondo dei videogiochi
Cambia il modo di intendere i videogiochi?
Avete mai immaginato di essere voi i protagonisti di un videogioco? Di controllare voi tutto quello che accade senza l’ausilio di controller e pseudo-WiiMote? La conferenza Microsoft dellíultimo E3 è stata capace di spingere i giocatori di tutto il mondo verso un sogno, verso una rivoluzione che in casa Redmond chiamano Project Natal ed intendono lanciarla entro e non oltre la fine del 2010.
Natal è molto più di una semplice videocamera. Il dispositivo realizzato da Microsoft (lo sviluppo del progetto nasce però da una intuizione di 3DV compagnia israeliana recentemente acquisita dalla stessa big M), con tanto di software dedicato, è equipaggiato con una potentissima telecamera RGB la quale lavora in cooperazione con un rilevatore di profondità, un microfono multi direzionale e un processore incaricato ad eseguire il programma realizzato dagli studi di Redmond.
La cosa sorprendente di Natal, o meglio una delle cose più sorprendenti e forse quella più importante, è la possibilità di poter giocare senza alcun controller in mano utilizzando solamente il corpo del giocatore. Natal rileva infatti i tratti somatici del giocatore, compresi i lineamenti del viso e diventa cosi in grado di riconoscerlo quasi come un fratello. Immaginate quindi di posizionarvi davanti la console, ordinare l’accensione tramite un comando vocale e ‘magia!’ il dispositivo vi riconoscerà all’istante e dopo un simpatico saluto connetterà automaticamente il vostro account e vi chiederà che attività desiderate intraprendere.
Inoltre, Natal riconosce perfettamente la voce del giocatore, registrando il timbro attraverso il microfono inserito all’interno. In termini pratici esso si traduce in una comodità non da poco, nonchè di alcune funzioni letteralmente tratte da film come Minority Report. Potrete spostare il menu della vostra Xbox semplicemente con la mano, così come accade nella pellicola con Tom Cruise, e soprattutto ordinare in modo vocale cosa volete fare. Se ad esempio avete intenzione di vedere il Cavaliere Oscuro in alta definizione, vi basterà portarvi sulla scheda ed ordinare alla console di riprodurlo tramite la vostra voce. Il film partirà senza alcun intoppo.
Naturalmente però, una tale periferica è si complementare per tutte le funzioni tipiche di questa console ma deve anche necessariamente rendersi utile per i giochi, il vero cuore pulsante di Xbox 360.
La prova dei giochi
Qualche ora dopo la conferenza E3, Microsoft ha allestito una stanza segreta nel quale pochi fortunati giornalisti hanno avuto la fortuna di provare le funzionalità di Natal attraverso due giochi portati per l’occasione. Il primo era completamente inedito e praticamente una sorta di misto tra il vecchio Arkanoid e lo Squash. L’obiettivo del giocatore era infatti quello di colpire, tramite una palla, parti colorate del muro poste di fronte ad esso con l’intento di farlo crollare senza perdere però la sfera che, naturalmente, una volta colpito l’obiettivo ritornerà al giocatore con una velocità ancora più elevata. Praticamente un Arkanoid in 3D, orizzontale e nel quale il protagonista è proprio l’utente.
Prima di iniziare infatti, Natal effettua una scansione rapida dei tratti fisici e somatici del giocatore riproducendoli abilmente a schermo. A quel punto qualunque movimento sarà realizzato come se realmente foste all’interno del videogioco: il personaggio poligonale creato riprodurrà tutte le vostre azioni. Vi state allacciando le scarpe? Lo farà anche lui. State facendo uno spuntino? Lui riprodurrà i vostri movimenti e cosi via. Il tutto quindi va a donare un vantaggio enorme non appena parte il gioco. Questo particolare ibrido tra Arkanoid e Squash ha infatti funzionato alla perfezione. Le movenze venivano realizzate con una naturalezza che ha stupito l’intera platea e il funzionamento era tanto semplice quanto divertente, destando quindi la curiosità e l’entusiasmo della stampa specializzata.
Altro giro, altra corsa. Questa volta però si tratta di corsa vera e propria. L’altro titolo presente infatti era nientepopodimenoche Burnout Paradise, riadattato per l’occasione attraverso i controlli Natal. Anche qui il dispositivo effettua prima una scansione del giocatore per riprodurla poi su schermo, colorandolo questa volta di arancione. Il motivo è presto spiegato: trattandosi di un incontro stampa era naturale ci fosse anche altra gente all’interno della stanza che, preoccupando qualcuno, avrebbe potuto disturbare il giocatore. Per fortuna Natal non si crea nemmeno questo problema, isolando completamente i non-giocatori che non possono interferire con chi è stato registrato per la partita nemmeno posizionandosi davanti, restando letteralmente ignorati dal dispositivo.
Burnout Paradise funzionava in questa maniera: mani sul volante in stile Mario Kart Wii (solo che… il volante non c’era!) e piede destro in avanti per accelerare e indietro per frenare. In termini teorici può sembrare molto complicato e faticoso, ma se anche faceste una prova adesso vi accorgerete che dopo un paio di giri il sistema è dannatamente preciso e funzionale e crea un coinvolgimento senza pari superiore, forse, anche a quello che è capace di regalare la console Nintendo.
Aspettative ed impressioni generali
I rischi di una periferica del genere sono ovviamente elevati. Non si limita come fanno Wiimote e PsMote a regalare un’ esperienza differente solo in termini ludici, ma ha anche l’ingrato compito di dare una seconda vita a Xbox 360. Le dichiarazioni dei dirigenti Microsoft lasciano intende infatti che Natal prima di tutto non può essere usato sempre senza controller: titoli più classici necessiteranno sempre di un qualcosa in mano, e il Natal sarà semplicemente un completamento strepitoso. Già immaginiamo in un GDR di essere noi a conversare con un personaggio, senza dover scegliere una serie di righe di testo predefinite da una lista.
Inoltre, la casa di Redmond vuole rendere Xbox 360 una console decennale che duri almeno fino al 2015, e Natal potrebbe aiutarla in questo. Le intenzioni sono infatti quelle di lanciare sul mercato la periferica proprio come se fosse una nuova console, con una massiccia campagna pubblicitaria in tutto il mondo che faccia conoscere alla gente le potenzialità di Natal.
Permane ancora qualche dubbio sull’effettiva funzionalità con alcune tipologie di titoli (ad esempio talvolta vi è ancora ritardo nella riproduzione dei movimenti, tanto da mancare il sospirato 1:1), e soprattutto quanto il pubblico sarà disposto in ogni caso ad accettare un simile cambiamento. C’è da precisare che al momento Microsoft non si è sbilanciata sui costi che avrà tale periferica, ma si è limitata ad affermare che uscirà entro e non oltre il 2010, magari proprio il prossimo Natale in modo da ottenere con Halo: Reach una testa di ponte che potrebbe prolungarsi per moltissimi mesi.
Quel che è certo è che Project Natal pone il mondo dei videogiochi di fronte l’ennesimo bivio. Innovazione o classicità? O semplicemente un misto di entrambe? Da qua alla sua uscita, Microsoft ha tanto tempo per convincere anche i più scettici di stare rivoluzionando il settore. Forse ancora più di Nintendo. Impresa ardita forse, ma se le potenzialità sono queste perchè non crederci?