Alla fine del mese scorso Nintendo aveva intentato causa contro i produttori di Yuzu, un popolare emulatore che elude la crittografia dei software della console ibrida della casa di Kyoto permettendo non solo che questi girino su Switch in versione pirata, ma che funzionino anche su altri dispositivi. L’accusa di Nintendo era proprio quella di favoreggiamento della pirateria.
Ebbene, siamo già arrivati alla conclusione della vicenda: Tropic Haze dovrà pagare 2.4 milioni di dollari in danni a Nintendo per chiudere la causa legale. Inoltre, Tropic Haze non potrà mai più lavorare su Yuzu, in qualsiasi forma. Perfino il dominio yuzu-emu.org dovrà essere ceduto a Nintendo, sulla base dell’accordo. Per concludere, il produttore dell’emulatore dovrà cancellare anche “tutti gli strumenti di elusione usati per sviluppare o usare Yuzu, come TegraRcmGUI, Hekate, Atmosphère, Lockpick_RCM, NDDumpTool, nxDumpFuse e TegraExplorer”, e consegnare a Nintendo tutti i “dispositivi fisici di elusione” e “hardware Nintendo modificato”.
Anche Bunnei, lo sviluppatore, ha confermato sia nel proprio canale Discord che sulla pagina ufficiale di X, che il supporto a Yuzu (e a Citra, l’emulatore di Nintendo 3DS) cesserà con effetto immediato:
Ovviamente esistono tanti fork e con tutta probabilità lo sviluppo “sulle ceneri” di Yuzu continuerà per effetto di altri sviluppatori/produttori, oltre al fatto che l’alternativa Ryujinx sembra continuare a resistere, tuttavia è in dubbio che questo è un grosso colpo di Nintendo, da sempre attiva sulla questione, contro il mondo della pirateria e affini.