SERIE A. Sciopero, ufficiale non si gioca.

serie_a-logo La Lega di A dice no alla proposta di contratto-ponte che sarebbe stata avanzata dal presidente dell’Aic per scongiurare lo sciopero nella prima di campionato. La risposta di Beretta arriva subito: “Non si capisce perché dovremmo firmare un accordo che ricalca quello ipotizzato all’origine da Campana”

La Lega Calcio di Serie A respinge la proposta di contratto-ponte  che sarebbe stata avanzata dal presidente dell’Assocalciatori, Damiano Tommasi, per scongiurare lo sciopero nella prima giornata di campionato.
Il presidente Beretta lo ha comunicato a quello della Figc, Giancarlo Abete, e allo stesso Tommasi.
Non si capisce perchè secondo Beretta si dovrebbe firmare un accordo-ponte che ricalca quello ipotizzato all’origine della vertenza da Campana.
D’altra parte secondo le parole di Beretta: “la nostra assemblea è stata chiara:, noi possiamo siglare un accordo solo se contiene i due punti in discussione, quello sul contributo di solidarietà e quello sugli allenamenti dei fuori rosa”.

“La prima giornata di serie A non si gioca, ci abbiamo provato fino in fondo ma tutti i tentativi sono andati vani”, si è limitato a commentare Tommasi.  “L’assocalciatori prende atto della risposta negativa della Lega alla sua ultima proposta, e conferma pertanto l’intenzione di non scendere in campo per la prima giornata di campionato”: è il comunicato ufficiale dell’Aic, che proclama lo sciopero. “Abbiamo fatto di tutto, ma la Lega dice no a prescindere”.

Ma quale sarebbe la “pazza” idea dell’Assocalciatori? La seguente. “Firmiamo un contratto valido fino al 30 giugno 2012, sulle basi dell’accordo raggiunto con Campana. Così il campionato comincia e subito cominciamo a discutere per un nuovo accordo”. E’ questa la nuova proposta lanciata dal presidente dell’Aic Damiano Tommasi, che questa mattina ha telefonato prima al presidente federale Giancarlo Abete e poi a quello di Lega Maurizio Beretta, che si è riservato una risposta a breve.

“Ho l’impressione  (ha detto Tommasi) che, diversamente, non basteranno 15 giorni ma ci vorranno mesi. Ho cioè l’impressione che se non sblocchiamo subito la situazione, non basteranno i giorni che ci dividono dalla seconda giornata, ma ci vorranno mesi”, ha aggiunto Tommasi, spiegando la sua proposta di un contratto ponte fino al 30 giugno 2012. “Da parte dei club sono arrivate nuove istanze, alcune ufficiali, molte altre espresse dai presidenti attraverso i giornali. Per questo noi facciamo un passo indietro: accettiamo di ridiscutere tutto, ma dopo la firma dell’accordo così come era uscito dall’intesa Beretta-Campana del 30 maggio, con l’allegato di Abete sull’art. 7 valido.

Le speranze di Abete: “E’ imminente la notizia che non si giocherà la prima giornata di campionato. Mi sono preso ancora un paio d’ore per ricontattare il presidente dell’Associazione italiana calciatori Damiano Tommasi e il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta. Entro mezzogiorno ci sarà la comunicazione”.
Così Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, a margine della conferenza stampa di presentazione della gara tra Italia e Slovenia del prossimo 6 settembre, che si e’ svolta presso Palazzo Vecchio a Firenze.

Negli ultimi tempi la Federcalcio si è trovata costretta a dover affrontare problemi come il nuovo caso del calcio scommesse, la diatriba sull’ assegnazione dello scudetto 2006 dopo Calciopoli e ora lo ‘sciopero’ dei calciatori per il mancato rinnovo del contratto collettivo.
Sono tutte situazioni difficili che potrebbero mettere in difficoltà la presidenza di Giancarlo Abete. “Non mi sento sotto attacco ha detto Abete non lo sono, ma sono amareggiato. Stiamo cercando di trovare soluzioni a tutte le problematiche”.

Abete conclude con queste parole:
“E’ certo, che nella dialettica delle situazioni di tutti i giorni ci possono essere pareri a volte diversi. Ma comunque continuiamo a lavorare e siamo sempre disponibili a qualsiasi dialogo sperando che il nostro campionato possa partire senza problemi dalla seconda giornata”.


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