Nuova campagna pubblicitaria contro l’odio di Benetton, ma scoppia la polemica

united-colors-of-benetton_thumbSi intitola “UnHate”.

Precedendo la consueta presentazione alla stampa, la campagna pubblicitaria di United Colors of Benetton intitolata UnHate invade il web ed è polemica.

I cartelloni pubblicitari ritraggono, grazie all’abile mossa del foto ritocco computerizzato di Fabrica, i maggiori leader politici e religiosi baciarsi in modo esplicito per simboleggiare il gesto più nobile contro l’odio: il bacio.

Benetton non è nuovo a questo genere di forma pubblicitaria forte, contro tendenza. Basta ricordare come nel ’91 una medesima soluzione fu adottata per immortalare un bacio tra una suora e un prete. Dal kit distribuito alla stampa, sono state escluse le fotografie con riferimento al Papa.

Vi lasciamo alle foto e ai vostri commenti.

Il bacio tra il presidente americano Barack Obama e il suo omologo cinese Hu Jintao.

Il bacio tra Nicolas Sarkozy e Angela Merkel.

Il bacio tra il presidente americano Barack Obama e Chavez.

Il bacio tra papa Benedetto XVI e l'imam de Il Cairo.

Il Leader Supremo della Corea del Nord con il Presidente della Corea del Sud.

Presidente della Palestina con il Primo Ministro di Israele.

La somiglianza è forte con la pubblicità del 1991.

benetton-1991-bacio-prete-suora

Di seguito il comunicato ufficiale sulla fondazione UnHate:

FONDAZIONE

La Fondazione UNHATE, voluta e costituita dal Gruppo Benetton, si propone di contribuire a creare una nuova cultura della tolleranza per contrastare l’odio, a partire dai valori fondanti di Benetton. Si tratta di un altro passo importante nella strategia di responsabilità sociale del Gruppo: non un’operazione di facciata ma un contributo che avrà un forte impatto sulla comunità internazionale, soprattutto attraverso lo strumento della comunicazione che può raggiungere gli attori sociali. La Fondazione, infatti, organizzerà iniziative che coinvolgeranno i vari stakeholder, dalle nuove generazioni alle istituzioni, alle organizzazioni internazionali e non governative, alla società civile. La Fondazione intende anche essere un think tank che attrae personalità e talenti della cultura, dell’economia, del diritto e della politica, e persone che da semplici cittadini sono diventati leader di movimenti, distinguendosi nel mondo per pensieri e azioni contro le manifestazioni e le cause dell’odio.

ACTIONS

Secondo lo spirito di partecipazione attiva e azione concreta che anima il progetto UNHATE, le immagini della campagna United Colors of Benetton sono protagoniste anche dell’operazione affissione: un piano di live actions a sorpresa. Gruppi di giovani allestiranno e attaccheranno i manifesti con i baci tra leader sui muri di alcuni luoghi simbolici del necessario processo di pace: Tel Aviv, New York, Roma, Milano, Parigi.

FILM

Il film UNHATE del regista francese Laurent Chanez, racconta il precario equilibrio e il fitto intreccio tra la spinta all’odio e le ragioni dell’amore. E’ costruito con un crescendo di immagini volutamente ambigue: occhi che flirtano o si guardano in cagnesco, persone che si abbracciano o lottano, sommosse o festeggiamenti, zuffe o balli scatenati. Momenti estremi di scontro o di amore: due combattenti dopo un round, una coppia che ha appena fatto sesso … o, forse, era battaglia anche questa. Il film, oltre che nel web dove sarà visibile sul sito UNHATE, su benetton.com e Youtube, verrà proiettato nei migliori cinema.

WEB

Il sito della Fondazione UNHATE raccoglie tutte le immagini della campagna United Colors of Benetton e dei vari eventi, ad esempio le immagini delle live action nei punti caldi del mondo. Sono fotografie e video che andranno a comporre un ampio palinsesto disponibile on-line. Nel sito UNHATE sono attive anche due applicazioni ad hoc: UNHATE KISS WALL, che sceglie in modo casuale le immagini caricate sul web dalle persone e le unisce in un bacio appassionato (ogni istante un nuovo bacio). E UNHATE LIST, una lista (basata su Twitter) delle cose e delle persone che non si odiano, costantemente aggiornata dai visitatori.

UNHATE DOVE

L’idea di tolleranza della campagna United Colors of Benetton troverà un’ulteriore applicazione, concreta e simbolica al tempo stesso, nella creazione di un’installazione artistica fatta con i bossoli di proiettile inviati dagli abitanti di zone di guerra del mondo. L’artista cubano Erik Ravelo di Fabrica, già autore della serie di sculture Lana Sutra, riciclerà questi “rifiuti di guerra” per costruire una grande e splendente colomba di pace, UNHATE DOVE, di quattro metri di lunghezza, che porterà con sé il messaggio della Fondazione.

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