Tra alti e bassi!
Tecnicamente Resident Evil 6 è un titolo di estrema dualità. Il gioco se analizzato con molta attenzione, sembra stato sviluppato da due differenti team, uno competente e uno da gente alle prime armi.
La realizzazione di filmati, personaggi e mostri è di ottima qualità ma nel contempo inseriti in location spoglie e poco dettagliate con texture sgranate. Non si può colpevolizzare allo stesso tempo l’hardware perchè altre software house e la stessa Capcom in passato sono riusciti a sfornare titoli decisamente migliori sotto l’aspetto grafico.
Inconcepibile è la presenza di muri invisibili che limitano la possibilità di muoversi all’interno della struttura di gioco già lineare di suo e la presenza di cali di frame rate che intaccano non poco l’esperienza di gioco.
Insufficiente anche la componente sonora, con un doppiaggio in Italiano riuscito in parte dove in più occasione manca di credibilità e lontano anni luce da produzioni di altri titoli dello stesso genere; buona invece la soundtrack che svolge discretamente il suo lavoro.
Ottima è la longevità del gioco: per completare le quattro campagne, senza dedicarvi alla ricerca di piccoli extra, vi occuperà la bellezza di 20 ore di gioco, che aumentano poi con i vari livelli di difficoltà e le componente online/multigiocatore.