Recensione Need for Speed: Most Wanted


Tutta mia la città

Dopo un breve filmato introduttivo, il giocatore si troverà ad essere catapultato direttamente a bordo di un’autovettura, proseguendo quanto anticipato dalla scena, con l’obiettivo iniziale di raggiungere il primo punto di destinazione segnato dal GPS.

Esplorare Fairhaven, una metropoli strutturata da panorami fatti di montagne, colline, zona portuale e industriale, grattacieli immensi, e molto altro ancora, da subito la sensazione innegale di grande libertà di movimento, una prerogativa necessaria per fregiarsi diell’appellativo free-roaming. Le strade della città offrono varie alternative alle quelle canoniche indirizzate dalla segnaletica stradale, infatti offre rampe improvvisate, vicoli ciechi, curve insidiose e scorciatoie nascoste, parchi e scalinate, cancelli da abbattere, tangenziali trafficate. tutto questo al fine di scovare autovetture sempre differenti ed elaborate, pronte per essere sfruttate nelle gare clandestine.

Il sistema di gioco messo in piedi da Criterion, non si discosta molto dall’acclamato Burnout Paradise, infatti questo nuovo Most Wanted ricalca moltissimo le varie tipologie di sfide che mirano tutte a permettere al giocatore di eleggersi miglior pilota della città, con la differenza sostanziale della presenza adesso della polizia a sconvolgere ogni situazione.

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