Recensione Starcraft II: Heart of the Swarm


Nuova espansione, vecchi problemi di setup

Diciamolo subito… Blizzard, pur mantenendo standard altissimi su quasi tutto il comparto produttivo dei suoi giochi si sta spesso lasciando andare su dettagli che prima non sarebbero sfuggiti agli occhi vigili dei suoi tester.

Iniziamo quindi con un consiglio su di un campo che raramente trova spazio nelle recensioni: Il Setup del gioco. Se, come me, avete fatto vostra la versione boxata del gioco (nel mio caso una sontuosa collector’s edition) farete meglio a non lanciare neppure il setup che avete sul dvd ma fate meglio a procedere direttamente al download del client digitale da battle.net e a procedere all’installazione via rete…

Ovviamente se avete aggiornato SC2 pochi giorni prima del lancio di HOTS questo passaggio sarà molto veloce (i 4 e passa giga di dati erano compresi in una delle ultime patch) e vi basterà registrare il vostro codice sul sito per avere accesso al contenuto dell’espansione.

Se invece tenterete di lanciare il setup di HOTS da supporto ottico non avrete molto da divertirvi visto che ha la tendenza conclamata (date uno sguardo ai forum di supporto) a non concludersi correttamente e a lasciare i giocatori abbandonati davanti ad terne schermate di attesa.

avvio

Ma il problemi non sono finiti qui… anche installando via rete spesso si va incontro a grossi bug in-game che comportano il freeze del caricamento delle missioni o a fastidiosi difetti audio che costringono i protagonisti dei dialoghi di intermezzo a ripetere ossessivamente la stessa parola come dischi incantati per interi minuti. Se si dovessero verificare questi problemi dovrete lanciare l’utility di riparazione dal launcher e, se non dovesse bastare, procedere ad una disinstallazione totale e nuova installazione da client web.

Chiariamo, non che questi problemi vadano ad inficiare il valore del gioco ma da Blizzard sarebbe più che lecito non aspettarsi certi terribili fastidi. Verrebbe quasi voglia di dire che i problemi simili incontrati durante la prima fase di Diablo 3 non hanno insegnato quasi nulla alla Blizzard, del resto quando si può contare su brand con un nome tanto potente diventa facile contare sulla bontà d’animo dei giocatori…

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