Recensione Starcraft II: Heart of the Swarm

Amore e guerra nello spazio

A differenza dei suoi antagonisti Stracraft conta su un lore e un universo narrativo ben codificato e con una trama di ampio respiro e quasi mai banale. Proprio la voglia di scoprire “come va a finire” sarà la molla che spingerà molti non solo all’acquisto del gioco ma anche a mettere da parte l’eccesiva facilità delle missioni. Anche su questo fronte però si possono portare alcune critiche. Evitando gli spoiler posso solo fare alcuni accenni ma… E’ possibile che il rapporto tra Jim e Sarah sia tanto “profondo” visto il pochissimo tempo che hanno passato assieme prima che lei venisse mutata dagli Zerg dopo l’abbandono subito da Mengsk ?

Il ruolo di Zeratul è sempre stato quello di investigatore e di supervisore, cosa lo spinge a cambiare improvvisamente modo di agire e divenire, in HOTS, persino l’artefice di una scoperta che modifica drasticamente la direzione evolutiva degli Zerg ?

Ci sono molti punti poco chiari o rivedibili ma tutto trova spiegazione nei racconti usciti su libri e fumetti ispirati a SC e quello che appare poco chiaro adesso (come la sorte di Durand ed il suo ruolo nell’avvento degli Xel Naga) può essere intuito leggendo ATTENTAMENTE i nomi di alcuni avversari J Molto di ciò che adesso non è comprensibile lo diverrà probabilmente nella prossima espansione, Legacy of The Void, che vedrà la luce tra un paio di anni.

Nell’attesa non posso fare a meno di notare come la trama di SC abbia alcuni punti in contatto con quella di WC e alla luce di queste similitudini molti pensano che il destino del brand sia lo stesso che toccò al suo predecessore fantasy… e che forse il “progetto Titan” su cui i dipendenti Blizzard tengono le bocche cucite da anni altro non sia che un nuovo MMORPG ambientate nell’universo di SC. Oppure, e l’ipotesi è molto più “inquietante”, è possibile che Titan porti all’unificazione dei 2 brand principali della Blizzard in un modo che ancora non possiamo comprendere.

Ma queste sono solo ipotesi…