Recensione Starcraft II: Heart of the Swarm

Commento finale

Forte di una campagna single-player facile ma avvincente e con delle innovazioni non da poco anche nel multi, Starcraft II: Heart of the Swarm riesce ancora ad essere molto più avanti degli altri pretendenti al trono. Molto del vantaggio è dato dall’universo narrativo e dall’attentissimo bilanciamento delle unità che, anche in questa occasione, è stato il risultato di una lunghissima beta che ha visto fasi alterne con marcie indietro e ripensamenti, ma che ha condotto ad uno status quasi perfetto in cui nessuna delle 3 fazioni gode di vantaggi rispetto ad altre a nessun livello. Proprio questo aspetto costituisce il punto di forza si HOTS e che sicuramente lo porterà ad essere il nuovo punto di riferimento degli RTS multiplayer. È ancora presto per dire se questa espansione bisserà il successo di WOL per numero di partite giocate e per il numero di nuovi utenti attirati ma i presupposti sono davvero ottimi. Quasi mi spiace per tutti quei pro-gamer che non giocheranno nemmeno la campagna single player ma, come appare chiaro, il single non aiuta in nessun modo ad acquisire le tecniche, nemmeno quelle di base, necessarie a giocare in modo produttivo in multi. Anzi molte delle customizzazioni delle unità presenti nella campagna sono assolutamente fuorvianti. Adesso arriverà la parte peggiore… gli almeno due anni di attesa che ci separano da Legacy of the Void e dalla conclusione della saga spaziale di Blizzard.

Voti

Pro

– Trama avvinciente

– Grande bilanciamento

– Buona customizzazione degli eserciti

– Graficamente pregevole

Contro

– Alcuni buchi di sceneggiatura per chi non ha letto libri e racconti

– Troppo potenti le unità eroiche

– Missioni semplici e brevi

– Nessuna missione single in cui sia possibile giocare con Protoss e Terran

Il titolo è disponibile dal 12 Marzo 2013 su piattaforma PC.

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