Impressioni sulla open alpha di Among The Sleep

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Krillbite Studio rilascia una versione alpha

Da anni il panorama dei videogames indipendenti ci riempie di tante interessanti idee, a volte anche molto originali, come Dear Ester, Limbo, Journey e molti altri ancora.

Nel 2012 un prodotto principalmente ha catturato l’attenzione degli amanti dei survival horror, ossia Among The Sleep, prodotto dai giovani ragazzi norvegesi di Krillbite Studio in esclusiva PC e che proprio in questi giorni sono riusciti ad ottenere i duecentomila dollari, tramite campagna kickstarter, per finalizzare il gioco entro fine anno.

Ad aiutare la campagna è stata complice anche la coinvolgente versione alpha rilasciata dal team, che non fa altro che affermare le potenzialità di questo prodotto, senza però lasciare anche qualche piccola perplessità.

Andiamo a scoprire insieme le nostre considerazioni.

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Le paure di un infante

Tutti da bambini vivono con la paura del buio e della comparsa di oscure entità durante la notte, tutti ci creiamo mondi immaginari fantasiosi e che di reale hanno ben poco per sfuggire alla inquietudine dell’oscurità visiva, tutti i bambini trattano i loro peluche e giocattoli come loro migliori amici, come se fossero esseri viventi. Among The Sleep ci spedisce in questo originale contesto, dove impersoneremo un infante di appena due anni che, dopo essere stato lasciato solo da sua madre avendogli dato la buonanotte, cade dalla culla e si ritrova solo a vagare in questa casa oscura nel cuore della notte.

I punti di forza del prodotto risiedono appunto nell’immedesimazione del giocatore nella mente del bambino, cercando di captarne la psicologia e le immagini disturbanti che la sua debole e fragile mente potrebbe proiettare nel contesto in cui si trova. Il gioco riesce nell’intento di farci tornare bambini ricordandoci come eravamo, cosa ci spaventava tanto e facendoci ritornare in mente la ricerca della luce per sfuggire alle tenebre, che fissavamo con tanto timore. L’ambientazione è tormentata da rumori di oggetti che cadono a terra o che si muovono, tanto per simulare i molteplici rumori notturni dalla provenienza sconosciuta che ascoltiamo durante il sonno, arricchiti poi da tuoni e fulmini, che riescono a ricreare una atmosfera tesa e spaventosa dentro la casa, complice anche un comparto sonoro incisivo, caratterizzato da sottofondi claustrofobici e pieni di tensione. Il buio unito a tali fenomeni scatena nella mente del bambino apparizioni oscure di entità immaginarie dalle quali ci dovremo nascondere, come ad esempio sotto un letto accovacciandoci camminando a gattoni sul pavimento, rifugiandoci sotto le coperte o dentro credenze o armadietti.

A quanto pare, però, Among the Sleep non sarà unicamente ambientato nella casa, ma il nostro neonato sarà soggetto a creazione di mondi paralleli nella sua piccola mente, che di tanto in tanto abbandonerà il mondo terreno, trasportandoci completamente in tempo reale, senza caricamenti – presenti, almeno al momento, soltanto quando si accede a nuove aree della casa – in questi luoghi fantasy dove addirittura il suo amato orsacchiotto prende vita e lo aiuterà a superare degli ostacoli ardui per il bambino.

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Il gioco si presenta come un survival horror accompagnato anche da fasi platform e adventure. Nel mondo di Among the Sleep l’interazione con l’ambiente è molto corposa, infatti potremo interagire con quasi tutti gli oggetti presenti in casa: dai giocattoli ed oggetti di vario tipo sparsi sul pavimento ai cassetti, dalle credenze alle porte, agli armadi. Peccato che proprio l’interazione, dal nostro punto di vista, è risultata, almeno in questa prima fase di gioco, priva o quasi di obiettivi ben precisi. Infatti, il piccolo potrà ad esempio spostare delle sedie per arrivare alle maniglie delle porte e sbloccare una nuova area o staccare la presa della lavatrice per raccogliere il suo peluche o ancora aprire dei cassetti in modo da formare una scala per raggiungere un altra maniglia, però il resto sembra gettato li solo per pura interazione e niente di più, quindi ci aspettiamo nel gioco finale un ampliamento di possibilità ed enigmi più stimolanti, che diano un senso a tutto il ben di dio con il quale Krillbite Studio ci fa interagire. Controllare l’infante è molto semplice e intuitivo, infatti, con CTRL possiamo accovacciarci, con SPAZIO arrampicarci o camminare stando in piedi, con SHIFT correre (si può fare sia stando a gattoni che in piedi) e tutte le interazioni vengono svolte con il tasto sinistro del mouse, che deve essere tenuto premuto e poi roteare in contesto all’azione che dobbiamo svolgere. La visuale è sempre in prima persona ed è giusto così, perchè in terza non si sarebbe raggiunto lo stesso livello di immedesimazione, inoltre saremo in grado di visualizzare anche il nostro minuto corpetto e le mano mentre sgattaioliamo per la casa, dando così una percezione del corpo umano e della fisicità.

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WARNING! Lavori in corso!

Dal punto di vista tecnico Among The Sleep già al momento si presenta piuttosto bene con una buona dose di poligoni a dettagliare gli ambienti e un ottima gestione di luci ed ombre. Ci sono tanti elementi, però, a dimostrarci che ci troviamo ancora in territorio alpha version. Le compenetrazioni poligonali sono presenti ovunque, infatti ci siamo imbattuti in poligoni completamente attraversabili fisicamente o in oggetti che sprofondano nel pavimento di casa mentre interagiamo. Altro difetto riscontrato è sugli effetti di luce che in varie situazioni appaiono statici, come appiccicati su schermo. Comunque di tempo per ottimizzare e testare il prodotto ce ne è in abbondanza e siamo sicuri che il team apporterà moltissime modifiche non deludendo i fan.

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Un esperienza unica

Among the Sleep ha tutto il potenziale per diventare un prodotto coinvolgente e sicuramente unico nel suo genere, visto che presenta un concept iniziale davvero immersivo e originale. Si..il prodotto sputa originalità da tutti gli aspetti e non ci sorprenderebbe se diventasse gioco indie dell’anno, perchè a quanto pare offre un esperienza mai vissuta nella storia dei videogames. L’atmosfera che si respira è magnifica e la sensazione di sentirsi nei panni del povero ragazzino in preda a incubi, sinistre apparizioni, alla paura, ma anche a simpatici sogni lontani dalla realtà è assolutamente ben trasmessa. Rimangono purtroppo perplessità a causa di un’interazione ambientale molto ricca, ma al momento poco valorizzata, che speriamo possa evolversi e rendersi utile nel prodotto definitivo.

Pro
– Aspetti psicologici perfettamente realizzati
– Ci sentiamo davvero nei panni di un bambino spaurito
– Atmosfera horror e sonoro coinvolgenti
– Tanta interazione e idee interessanti..
– Il gameplay in fondo lascia ben sperare
– Buona grafica…

Contro
– …ma ancora poco valorizzate e sviluppate
– …ma con molti difetti da perfezionare
– Saprà essere un avventura varia e non troppo semplice?
– Il finale forse sarà scontato e prevedibile


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