Gioie da dentro la maschera
Abbiamo provato Metro: Last Light in versione PC su una macchina di fascia media e il risultato è stato fenomenale. Il 4A Engine ritorna in tutto il suo splendore, ma sostanzialmente migliorato sia nella resa generale negli ambienti chiusi che all’aperto, con la più realistica illuminazione mai vista in un videogioco, una realizzazione del fumo da lasciare a bocca aperta, un ottimo utillizo del particellare e una distanza visiva senza eguali. L’atmosfera che si respira in Last Light è indescrivibile, ti tocca dentro e a contribuire a tutto ciò c’è un ciclo giorno-notte nelle fasi all’ aperto che è impressionante per utilizzo di cromatismi e realismo. La Mosca post-apocalittica è molto credibile, il lavoro sul design degli ambienti sempre molto curato nei minimi dettagli e alcuni scorci sono sorprendenti. La gestione delle ombre e delle luci è sempre perfetta e il dettaglio delle texture resta per tutta l’avventura a livelli altissimi.
A cadere un po’ sottotono sono alcuni personaggi secondari e le loro legnose animazioni, ma cose di poco conto vista la rarità dell’evento. Tutto questo ben di dio si và a scontrare anche con requisiti hardware abbastanza elevati e framerate ballerini, ma tutto è già stato risolto con una patch che ha stabilizzato il motore regalando ottimi risultati anche su macchine meno performanti. Và segnalata anche una pessima scalabilità e le poche impostazioni grafiche nel menù che non consentono di personalizzare molto l’aspetto grafico.
Sul fronte audio siamo su livelli molto buoni sia come doppiaggio italiano che effetti sonori e ambientali, ma ovviamente per godersi l’esperienza con la massima immedesimazione e coinvolgimento consigliamo di impostare la lingua russa con i sottotitoli italiani. E’ un peccato che questo Last Light non abbia avuto la possibilità di vantare di una colonna sonora emozionante e di spessore perchè se l’ avesse avuta ci avrebbe regalato emozioni ancora più intense.